Quattro percorsi per celebrare la Giornata mondiale della biodiversità

UMBRIA – Tanti piccoli mondi interconnessi tra loro, realtà differenti spesso lontane ma strettamente legate, equilibri perfetti: è il magico mondo della natura con la sua straordinaria varietà di specie animali e vegetali, la cui giornata si celebra giovedì 3 marzo.
La natura, custode antica della storia del mondo. Dispensatrice di vita dal potere creativo, punto di inizio e termine. La natura predata e saccheggiata ieri e ancor più oggi, che continua a evolvere e a sostenerci nonostante tutto.

La natura che parla a chi sa ascoltare la voce umida dei torrenti che scorrono nascosti nei boschi, il dialogo dei rami che si incontrano mossi dal vento, il volo delle foglie, i differenti versi di milioni di animali che cantano ognuno la propria canzone.

 

La biodiversità, dal greco bios, vita e dal latino diversitas che significa appunto differenza, ossia la differenziazione biologica tra gli individui di una stessa specie in relazione alle condizioni ambientali e la loro coesistenza in uno stesso ecosistema, riguarda tutta la vita sulla terra, dagli animali ai vegetali, dai microorganismi al materiale genico ed è il perno su cui ruota l’intera vita del nostro pianeta.

Andando ad alterare i meccanismi complessi e delicatissimi degli ecosistemi, la perdita di biodiversità comporta danni prima di tutto ecologici, ma anche culturali, di salute ed economici.

 

 

 

Questa giornata di celebrazione di tutta la biodiversità del nostro pianeta, oltre alle dovute riflessioni, può diventare l’occasione perfetta per uscire e andare a conoscere gli innumerevoli tesori naturali presenti nella nostra regione che, con la sua varietà di paesaggi, ambienti e panorami, è sempre una fonte inesauribile di scoperte e meraviglie.

Vediamone qualcuna.

 

Parco del Monte Subasio

Avvolto dalla sua aura di sacralità e misticismo, il monte Subasio trae inizialmente in inganno con l’apparente monotonia della sua cima tondeggiante. Addentrandosi lungo i suoi innumerevoli sentieri si scoprono invece una notevole varietà di ambienti naturali: dagli ulivi tra Assisi e Spello e da Costa di Trex fino ad Armenzano, ai boschi di cerro, roverella, carpino nero, orniello, faggio, acero e sorbo fino alle fustaie di resinose realizzate attraverso i rimboschimenti.

Senza contare che, se si ha voglia di scarpinare fino alla cima, dai suoi 1290 metri di altezza la vista che si apre sull’Umbria è uno spettacolo che nutre anima e spirito.

Per maggiori informazioni: http://www.parks.it/parco.monte.subasio/iti.php

Oasi naturalistica La Valle – lago Trasimeno

Gestita dalla cooperativa L’Alzavola, l’Oasi, situata in località San Savino, è diventata nel corso degli anni un vero e proprio punto di riferimento per tutto il territorio del Trasimeno, porta di accesso alla natura, al paesaggio e agli abitanti del lago.

A metà strada tra il nord Europa e l’Africa, lungo le rotte di migrazione, è una zona ricchissima di fauna che richiama una grande varietà di uccelli che si alternano e variano nell’arco delle stagioni. Folaghe, germani, sgarze, aironi, falchi pescatori e cicogne bianche sono solo alcune delle numerose specie di uccelli, circa 200, che è possibile avvistare nel corso dell’anno.

Per informazioni e visite: https://www.oasinaturalisticalavalle.it/

Parco e paludi di Colfiorito

Il più piccolo parco regionale dell’Umbria, inserito nell’elenco di Convenzione di Ramsar per la conservazione delle zone umide è un vero scrigno di biodiversità.

Qui trovano riparo specie animali e vegetali molto rare, essendo questi habitat quasi del tutto scomparsi lungo tutto l’Appennino.

La fauna più caratteristica del parco è quella degli uccelli ma è presente anche un’incredibile varietà di insetti, pesci, anfibi e rettili oltre che di mammiferi.

Tra muschi, licheni e vari tipi di vegetazione (lacustre, palustre, boschiva, delle praterie e dei pascoli) anche la flora rappresenta una grande collezione di biodiversità.

Un anello di circa 12 chilometri si snoda lungo il parco e permette di ammirare il paesaggio tipico della zona, con i piani carsici circondati dalle colline coltivate.

Si tratta di un’escursione adatta a tutti e molto ben segnalata

Per scaricare la traccia del sentiero: https://www.regione.umbria.it/parco-regionale-di-colfiorito

 

 

 

Fondazione Archeologia Arborea – San Lorenzo di Lerchi

Un archeo frutteto tra le campagne di Città di Castello.

Un patrimonio biologico e culturale di ricchezza inestimabile raccolto e tutelato dalla fondazione diretta da Isabella Dalla Ragione, agronoma di fama mondiale, il frutteto conta oggi 580 piante da frutto rarissime e 130 varietà in estinzione.

Il frutteto ha alle spalle 40 anni di ricerche, antiche varietà recuperate in vecchi poderi abbandonati, orti monastici, conventi, antiche pievi e luoghi di coltivazione distrutti dallo sviluppo industriale. Recuperate, inoltre, anche grazie allo studio minuzioso delle opere d’arte medioevali e rinascimentali intese come archivio prezioso di immagini e tradizioni.

Decine di varietà di frutta dai colori e dalle dimensioni mai viste, oltre 40 tipi di mele e pere e poi ciliegie, fichi, nespole, mandorli e tanto altro ancora.

Per noi abituati ai 3 tipi di mele del supermercato, un viaggio fantasmagorico che spinge di certo a riflettere su quanto sia più che mai importante ascoltare e recuperare quella voce naturale che arriva dal passato.

Per informazioni e visite: https://archeologiaarborea.com/

 

Francesca Verdesca Zain

Redazione Vivo Umbria: