San Gemini Classic, la musica e l’arte che parlano al mondo. Intervista con la direttrice artistica Virna Liurni

TERNI La XXIIesima edizione del San Gemini Classic si avvia a conclusione. Il piccolo Festival di vera arte anche quest’anno ha saputo sorprendere e meravigliare, raccogliendo consensi e circondandosi di un pubblico colto e attento. Ne parliamo con Virna Liurni che ne è direttore artistico.

Questa edizione del Festival sta per terminare. Può fare un primo bilancio?

Abbiamo avuto un pubblico fornito, elettivo e selettivo, eterogeneo. Molti stranieri e molti da fuori regione. Lo spirito di questo Festival è legato alla spiritualità unita ai sensi, intesi come sacralità. Siamo contro la mercificazione dell’arte, scegliamo di realizzare pochi appuntamenti ma ben curati. Abbiamo ospitato artisti di calibro internazionale ma l’elemento essenziale per noi rimane l’umanità. Il San Gemini Classic è un piccolo Festival di vera arte, dove ogni edizione ha un tema specifico e propone musica di alto profilo. Puntiamo alla realizzazione di un evento unico, costruito e curato.

Come descriverebbe l’edizione in corso?

Un’edizione molto soddisfacente e eterogenea. Come Direzione Artistica, cerco sempre di scegliere il luogo e pensare il concerto per quel luogo, valorizzandolo. Anche questo ci caratterizza, perché il luogo non è mai casuale. Il nostro è un pubblico pagante, chi ci sceglie spesso viene da lontano. Non abbiamo un palco, perché ci piace che il pubblico si fonda con il palco stesso. Lo chiamo il Festival di San Francesco, per la povertà e la passione.

Qualche anticipazione sull’evento del 24?

Avremo il Maestro Vincenzo De Filippo con il Marmediterra Trio e l’ensemble vocale Alcanto, una formazione di venti elementi a cappella. Il concerto che si terrà alle 21:30 presso il Duomo di Terni si intitola Soundscapes, un paesaggio sonoro… Tra 8 venti e infiniti canti. Sarà un’interazione di generi musicali che parlano a tante culture perché l’arte parla al mondo. Partiremo dalla polifonia classica, spaziando poi verso il canto a cappella, le sonorità mediterranee e il tango. Ci sarà in anteprima anche l’Ave Maria da me composta, perché la spiritualità è sempre presente. Oltre alla musica, avremo la presentazione del libro del giornalista e scrittore Massimo Colonna “Il Sogno finisce all’improvviso” che è stato selezionato anche alla Fiera Internazionale di Francoforte, un libro anche questo, ispirato da Dio. Possiamo dire che matrice è sempre la musica, dove tante arti si uniscono parallelamente.

Il Festival San Gemini Classic è realizzato grazie al contributo della Fondazione Carit, con il patrocinio di Regione Umbria e Camera di Commercio dell’Umbria e dei Comuni di San Gemini e Terni.

 

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