SAN VENANZO – Un concorso, suddiviso in due categorie (studenti ed adulti), che ha l’obiettivo di promuovere i valori dell’amicizia, della solidarietà, del rispetto dell’altro e della gioia di vivere. E’ quello dedicato alla poesia e narrativa intitolato a Saverio Marinelli ed organizzato dall’Unitre, con il patrocinio del Comune di San Venanzo ed in collaborazione con la Pro Loco. Il concorso, giunto alla sua sesta edizione, è in memoria del giovane studente prematuramente scomparso per una grave malattia.
La partecipazione al concorso è gratuita. Per quanto riguarda la categoria studenti comprende tutti quelli iscritti ad ogni ordine e grado (dalla primaria alla secondaria di secondo grado) e gli adulti dai 18 ai 100 anni. Ogni partecipante potrà presentare un massimo di tre opere e partecipare ad entrambe le sezioni previste (poesia e narrativa). L’argomento è libero e gli elaborati devono essere originali. I testi dovranno essere consegnati entro il primo febbraio 2020 a mano o per raccomandata. Saranno premiati i primi tre classificati di ogni categoria, sia per la categoria studenti, sia per la categoria adulti. Al primo classificato di ogni sezione e categoria andrà un premio in denaro di 100,00 euro; per la categoria studenti il premio in denaro andrà alla scuola di appartenenza del vincitore. Gli altri premi consisteranno in pubblicazioni, produzioni artistiche, targhe e attestati.
Tutti i dettagli del bando sono consultabili accedendo al seguente link: https://www.comune.sanvenanzo.tr.it/2019/11/08/sesta-edizione-per-il-concorso-di-poesia-e-narrativa-saverio-marinelli/
Saverio Marinelli era nato e risiedeva a San Venanzo (Terni). E’ volato in cielo il 23 giugno del 2014, all’età di 19 anni, per una grave malattia genetica. Era un ragazzo speciale con un sorriso stupendo, che amava la vita. In un’intervista aveva detto: “Nonostante le mie difficoltà sono felice. La vita è sempre un dono meraviglioso. Mi piace studiare, esco con gli amici, seguo la mia Juve in televisione e ascolto tanto i Coldplay ma anche i Queen”.
Saverio dall’età di sette era affetto dalla distrofia di Duchenne. Una malattia degenerativa infantile, che colpisce i muscoli del corpo, che lo aveva già portato nella sedia a rotelle e che, nel corso degli anni, aveva colpito il suo giovane cuore. Solo l’equipe dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù gli aveva dato una speranza e lui e la sua famiglia ci hanno creduto. Saverio è stato il primo ragazzo al mondo a cui, nel 2010, è stato impiantato un cuore artificiale, una valvola che, grazie ad una batteria da ricaricare ogni 12 ore, lo ha fatto vivere per altri 4 anni fino a quando è stato colpito da una forte crisi respiratoria. Nonostante la malattia aveva due grandi passioni che ha coltivato fino alla fine: lo studio (sognava di diplomarsi) ed la Juventus (aveva incontrato anche il suo idolo Alessandro Del Piero a Iesolo, nel 2011 era stato ad un raduno della nazionale di calcio a Coverciano ed aveva incontrato Gianluigi Buffon). Lascia a tutti un patrimonio di valori spirituali: forza di volontà, coraggio e soprattutto amore per la vita. Un valore che l’intera comunità di San Venanzo ha il piacere di ricordare ogni anno con questo premio a lui intitolato.