Trasimeno Prog Festival: quattro giorni d’immersione in una bella e magica emozione

Ho atteso qualche giorno prima di raccontare quanto accaduto nei quattro giorni della scorsa settimana all’ombra della Rocca del Leone di Castiglione del Lago.

Ritengo che la seconda edizione del Trasimeno Prog Festival sia stata emozionante e si sia trattato senz’altro di un grande sforzo organizzativo. Ogni sera, per ore, l’atmosfera è stata magica.

Problemi in partenza:  l’improvvisa defezione di Fariselli con il conseguente annullamento del concerto degli Area Open Project aveva creato alcune difficoltà, ma sia Jerry Cutillo, che ha aperto il festival con una solitaria ed apprezzata esibizione, sia gli Arti & Mestieri di Furio Chirico, artefici di uno spettacolare concerto, quasi doppio rispetto a quanto preventivato per la mancanza dell’ultimo gruppo in programma, hanno messo le cose a posto.

Jerry Cutillo
Arti & Mestieri

Quindi venerdì, dopo oltre un mese di siccità, ci si è messo il pur breve temporale del pomeriggio,  ad impedire il regolare svolgimento dei soundcheck generando uno slittamento nell’inizio della serata.

I Sintonia Distorta

Primi a suonare i Sintonia Distorta che hanno ben figurato con la loro personale proposta; poi i Semiramis, autori prima di un mini concerto per sistemare gli strumenti e poi di un’ottima performance che ha regalato anche due brani inediti.

I Semiramis & Pino Ballarini

Infine Il Bacio della Medusa, che malgrado l’ora tarda e l’emozione per il debutto del nuovo arrivato, il chitarrista Andrea Morelli, hanno tenuto il palco con grande fierezza regalando nel finale una vibrante versione de “L’uomo” in duo con Lino Vairetti.

Il Bacio della Medusa & Lino Vairetti

Sabato si è iniziato con i romani Laviàntica ed il loro sound sospeso tra rock e prog sinfonico; quindi Il Segno del Comando con un ottimo anche se breve set.

Laviàntica

 

Il Segno del Comando

Poi L’Orchestra da Camera del Trasimeno ha accompagnato Lino Vairetti nell’esecuzione di un brano degli Osanna e degli omaggi agli E.L.P. e a Franco Battiato prima di affrontare l’inedito “Al di là dell’orizzonte”, che nella serata dedicata a Dante Alighieri, ha fatto da preludio alla gradevole esibizione dei Metamorfosi.

L’Orchestra da Camera del Trasimeno
Metamorfosi
La Cruna del Lago

Domenica si è iniziato con il debutto, molto apprezzato, de La Cruna del Lago, ed è poi stata la volta del Banco del Mutuo Soccorso (nella foto di copertina). Al gruppo si è aggiunto anche Gianni Nocenzi per un finale con i fuochi d’artificio. La band capitanata dal fratello Vittorio ha regalato al pubblico una degna conclusione della manifestazione.

Durante le giornate si sono susseguiti eventi collaterali come presentazioni di libri di carattere musicale, del film “Osannaples”, e si è svolta, con successo, la Fiera del disco dove gli appassionati hanno trovato cd e vinili.

Per tracciare un bilancio della manifestazione abbiamo incontrato il presidente di Trasimeno Prog, Massimo Sordi (nella foto) e scambiato due chiacchiere con lui.

Buongiorno Massimo, stanco?

Inizio con un caro saluto a tutti gli amici di  Vivo Umbria. Dopo 4 giorni così intensi, cercando di fare il possibile per far funzionare tutto quanto senza tralasciare i precedenti mesi per la preparazione,  un po’ di stanchezza è inevitabile. Credo di parlare non solo a nome mio ma anche dei soci del direttivo della nostra associazione che hanno collaborato alla riuscita del Festival e l’altissima qualità dello spettacolo proposto, la soddisfazione unanime del pubblico e non di meno la valanga di complimenti che ci ha inondato da ogni parte della nazione e non solo, hanno ampiamente ripagato il nostro impegno.

Avete fatto un notevole sforzo organizzativo, cosa pensi in proposito ?

È stato indubbiamente un festival fantastico, con dei momenti in cui si sono toccati dei picchi incredibili. Si sono creati tra pubblico e artista pathos e sintonia ad altissimi livelli, difficilmente raggiungibili, grazie all’elevata professionalità e bravura dei musicisti ed al fantastico rapporto di amicizia e familiarità che ormai da anni ci lega.

Non sono mancate alcune criticità che avete superato. La situazione del green pass e dei contagi non vi ha certo favorito: qual è il tuo pensiero in proposito ?

Conosciamo bene la situazione attuale; le precauzioni erano necessarie ed indispensabili. Siamo stati molto attenti a rispettare le disposizioni al fine di garantire a tutti un festival in sicurezza senza nulla togliere alla spettacolarità dello stesso. Questo lungo è incredibile periodo ci ha cambiato e ci sta inevitabilmente cambiando la vita, abbiamo perso dei cari. Sta a ognuno di noi rispettare il dolore di chi soffre e chi non c’è più.

Da spettatore, ti sei divertito ?

Dovendo pensare all’organizzazione non mi è stato possibile partecipare in pieno e come avrei voluto da spettatore, ma certi momenti me li sono veramente goduti.                                                                 Posso tranquillamente affermare che ogni artista ha dato il meglio di sé e che tutte le esibizioni sono state ad altissimo livello. I volti sorridenti del pubblico all’uscita ne sono stati la prova.

Quali le prospettive future per l’associazione e per il Festival ?

Per ora godiamoci questo Festival. E’ ancora presto per i progetti futuri, abbiamo tutto l’inverno per pensare.

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Le foto di Jerry Cutillo e degli Arti & Mestieri sono di Marco Barcarotti; tutte le altre sono di Francesco Renne 

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.