UJ #08: riflettori sul Teatro Morlacchi – Kenny Barron & BIll Frisell

Nel secondo sabato e penultimo giorno di Umbria Jazz il Teatro Morlacchi in primo piano con due concerti, alle 17 ed alle 21:30, che hanno entrambi registrato il sold-out.

Nel pomeriggio è salito sul palco il pianista neo ottantatenne Kenny Barron – ha festeggiato tale ricorrenza nello scorso mese di giugno – accompagnato dal contrabbassista giapponese Kiyoshi Kitigawa, al suo fianco da lungo tempo, e la batterista Savannah Harris.

Tra le collaborazioni del pianista statunitense Freddie Hubbard, Joe Henderson, Dizzy Gillespie, James Moody e Dave Holland.

Ha più volte preso parte al festival; con il quartetto Sphere – con Charlie Rouse al sax, Buster Williams al contrabbasso e Ben Riley alla batteria – che incise proprio al Teatro Morlacchi l’album Sphere Live at Umbria Jazz, pubblicato dall’etichetta italiana Red Records; al fianco del sassofonista Stan Getz in due concerti ai Giardini del Frontone ed in duo con Dado Moroni.

La sua più recente prova discografica, proprio di quest’anno, è l’album The source, registrato in piano solo.

Sta girando con l’80th Birthday Tour” e nella tappa umbra ha tenuto un grande concerto, tra i migliori di quest’annata.

Nella sua performance ha alternato brani originali con standard riuscendo sempre ad emozionare i presenti con il suo tocco e la sua liricità.

Di rilievo anche i due musicisti al suo fianco; in particolare la batterista Savannah Harris tant’è che il giornalista Capua in sede di presentazione si è augurato possa essere prossima ospite del festival con il suo trio.

Il concerto è iniziato con lo standard How deep is the ocean; poi ecco l’originale New York attitude e a seguire Aquele frevo axé di Caetano Veloso e Shuffle boil di Thelonious Monk.

Altri tre originali – Calypso, Cook’s bay e Song for Adullah, dedicata al pianista Abdullah Ibrahim, più noto come Dollar Brand, hanno chiuso la performance.

Quest’ultimo brano – eseguito in piano solo – ha rappresentato la punta di un’esibizione magistrale del pianista, che richiamato dal pubblico è infine tornato sul palco per presentare The surrey with the fringe on top dal musical Oklahoma!.

Alle 21:30 ecco il il chitarrista americano Bill Frisell alla guida del suo quartetto.

A condividere con lui il palco Johnathan Blake alla batteria, Gregory Tardy al sax e Gerald Clayton al pianoforte.

Il poliedrico musicista ha alle spalle molteplici progetti, tra i quali le riletture di Burt Bacharach, John Lennon ed Elvis Costello all’avanguardia con John Zorn, la sonorizzazione dei film muti di Buster Keaton fino alla recente collaborazione con il sassofonista Charles Lloyd.

Molto spesso ospite ad Umbria Jazz dove ha portato il progetto originale Bill Frisell Trio (con Thomas Morgan al contrabbasso e Rudy Royston alla batteria) & Umbria Jazz Orchestra.

Durante il concerto è stato presentato l’album Four, inciso con la stessa formazione impegnata al Morlacchi; un disco concepito in pieno lockdown, con un buon interplay tra i protagonisti.

Prima parte dall’atmosfera più sperimentale mentre successivamente si è giocato più sugli equilibri tra i musicisti – donando una maggiore liricità alla performance, che è stata praticamente senza soluzione di continuità per tutta sua durata.

Bis finale con una bellissima esecuzione del brano di Burt Bacharach What the world needs now is love.

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Le foto sono di: Federica Mastroforti

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