Verso la terza edizione del Trasimeno Prog Festival: intervista a Mino Profumo

CASTIGLIONE DEL LAGO  –  Ancora insieme per le le interviste agli ospiti presenti alla terza edizione del Trasimeno Prog Festival, in programma a Perugia e a Castiglione del Lago, dal 25 al 28 agosto.

La locandina della giornata dedicata ai Genesis

Abbiamo incontrato Mino Profumo, profondo conoscitore del pianeta Genesis, collezionista molto quotato di memorabilia del gruppo e scrittore di alcuni libri, che sarà presente al Trasimeno Prog Festival il 27 agosto, nella giornata dedicata al gruppo inglese, che si è voluto intitolare con un gioco di parole “I know what I … lake”, prendendo in prestito il brano del gruppo e la parola lago in inglese.

Ci parli di come è iniziata la tua passione per i Genesis ?

La mia passione per i Genesis è iniziata nel dicembre del 1974 quando ascoltai alla radio, nel programma Supersonic, The Carpet Crawlers. All’epoca c’erano pochissime trasmissioni dedicate alla musica rock, non esistevano ancora le radio libere e la Rai lasciava poco spazio per la musica giovane. Quel programma lanciava spesso The Carpet Crawlers al posto del singolo ufficiale tratto da The Lamb Lies Down On Broadway che era Counting Out Time ma pochi mesi dopo, visto il successo e la popolarità di quella canzone, la Charisma Records decise di stampare in Italia un 45 giri con, sul lato A, proprio The Carpet Crawlers riportando in copertina la dicitura “un successo di Supersonic”. Evidentemente non ero stato l’unico ad essere stato catturato dalla struggente bellezza di quel brano.

Mino Profumo con Steve Hackett

Ci siamo conosciuti nel 2008 al Dusk Day ad Orvieto e sei stato tanto gentile da recapitarmi successivamente una registrazione del concerto a cui sono legato forse di più nella mia vita, quello dei Genesis al Palasport di Roma il 5 febbraio del 1974; non ti ringrazierò mai abbastanza; ti ricordi quel concerto x caso ?

Come accennavo ho conosciuto i Genesis a fine 1974 per cui non ho assistito al tour di Selling England By The Pound del febbraio precedente. Nel corso degli anni mi sono ovviamente documentato su quei concerti e si può dire che quelle quattro date italiane sono state tra i vertici della loro carriera a livello di spettacoli live: a Torino, Reggio Emilia, Roma e Napoli oltre cinquantamila fans italiani hanno consacrato i Genesis come top act, battendo il record di presenze di Elton John al Palaeur di Roma.

Mino Profumo con Peter Gabriel

Segui i Genesis dal 1974 e ti sei guadagnato stima ed amicizia dai membri del gruppo; possiedi una delle collezioni più importanti al mondo sulla band; hai collaborato per molti anni alla rivista Dusk, storica fanzine italiana grazie alla quale hai contribuito ad organizzare i vari Dusk Day e Genesis convention; poi nel 2004 hai scritto insieme a Mario Giammetti ed Alessandro Berni, curandone la sezione relativa ai concerti fino al 1977, Il Fiume del costante cambiamento per Editori Riuniti, titolo tratto dal testo di Firth of fifth, tra i brani più belli della band ; ce ne parli ?

La mia passione mi ha poi portato, nel corso degli anni, a scrivere alcuni libri sui Genesis, il primo dei quali in collaborazione con Mario Giammetti ed Alessandro Berni che appunto si chiama Il Fiume del Costante Cambiamento, la frase finale del testo di Firth Of Fifth. Già in questo volume mi occupavo dei concerti live fino al 1977 essendo un grande appassionato del periodo prog della band ed infatti il libro successivo, I Genesis in Italia, è proprio dedicato alle date italiane dal 1972 al 1975. La migrazione dei Genesis negli anni Ottanta verso un pop più commerciale non mi ha mai appassionato pur riconoscendo che senza alcuni ammodernamenti il gruppo probabilmente non sarebbe sopravvissuto per così tanto tempo. Ma credo sia incontestabile il fatto che il periodo 1970/77 resterà nella storia della musica e non certo quello successivo, ricco di notevoli soddisfazioni a livello economico ma più povero artisticamente.

La copertina del libro “Il fiume del costante cambiamento”

Hai fatto parte e probabilmente sei ancora nello staff di Radio Savona Sound, dove ti occupi di programmi rock, critica, ricerca musicale, concerti e manifestazioni varie; al tuo attivo ci sono collaborazioni e consulenze musicali con enti locali della Liguria e con la sede regionale della RAI; ed hai organizzato Genova Ricorda i Genesis, la serata celebrativa del quarantesimo anniversario del concerto dei Genesis nel capoluogo ligure con la presenza di Steve Hackett e Richard Macphail; quali ricordi hai in merito ?

In quasi cinquanta anni di continua passione ho avuto la fortuna di avvicinare tutti i membri dei Genesis, passati e presenti, con alcuni dei quali ho stretto anche rapporti di amicizia. La celebrazione di Genova del 2012, con la presenza di Steve Hackett e Richard Macphail, è stata possibile grazie appunto alla loro disponibilità, oltre al grande lavoro di Marina Montobbio senza la quale non sarebbe successo nulla. Vedere il teatro strapieno e quei due personaggi sullo stesso palco è stata una soddisfazione immensa, come anche per i vari Dusk Day in Umbria.

Mino Profumo con Mike Rutherford

Nel 2015 è uscito per Edizioni Segno il volume Genesis in Italia. I concerti 1972-1975; nessun libro dedicato al gruppo aveva ancora raccontato così accuratamente e con la devozione del fan accanito le prime tournée nel nostro paese ed il libro fornisce un resoconto dettagliato di tutti i concerti italiani dei Genesis degli anni Settanta; ce ne parli ?

E’ il frutto proprio di tutti gli anni dedicati a scovare ogni minima notizia su quegli spettacoli, anche perchè secondo me i tanti, forse troppi libri dedicati ai Genesis non si soffermano con la dovuta perizia sull’aspetto scenografico che è invece parte integrante dell’essenza Genesis. Le strategie teatrali di Peter Gabriel, mai fini a se stesse ma sempre articolate in simbiosi con i testi, hanno avuto un ruolo fondamentale per l’affermazione internazionale del gruppo. Se le musiche sono certamente la solida base su cui si appoggia la proposta artistica della band, è indubitabile che la grande popolarità sia arrivata anche grazie all’istrionico talento del cantante. Col mio libro ho cercato di riequilibrare la situazione e di concretizzare con un testo la mole di informazioni e di materiale accumulato nel corso degli anni. Mi fa inoltre piacere che Edizioni Segno, dopo aver pubblicato Genesis in Italia, abbia accettato di curare la versione italiana del libro di Richard Macphail, alla quale ho collaborato, che dopo la forzata pausa Covid, presenteremo finalmente al prossimo Trasimeno Prog Festival.

La copertina del libro “Genesis in Italia – I concerti 1972-1975”

Nel 2007 la band si è esibita, forse per l’ultima volta se non mi sbaglio in Italia, al Circo Massimo di Roma, al cospetto di circa 500.000 spettatori; se ti sei trovato li cosa ricordi oppure cosa pensi di quell’esibizione ?

Ero presente al Circo Massimo nel 2007, una serata per molti aspetti indimenticabile. Tutti pensavamo che quella fosse l’ultima tournee dei Genesis e non si poteva avere location più adatta, oltretutto in Italia. E’ stato uno spettacolo tecnologicamente grandioso, con una scaletta che accanto alle hit anni Ottanta ha comunque compreso una buona fetta del vecchio repertorio raggiungendo un accettabile bilanciamento. Il concerto era tra l’altro gratuito, grazie alla Telecom che sponsorizzava all’epoca i concertoni di Roma. Questo spiega l’enorme presenza di pubblico, attirando l’ironia di Tony Banks che, richiamandosi agli anni Settanta, commentò che gli italiani vogliono sempre la musica gratis.

Mino Profumo con Tony Banks

Hai visto concerti dall’ultimo tour della band ? Se si quali sono le tue impressioni in merito ?

Non ho visto l’ultimo tour, avevo i biglietti per Dublino ma la data è stata prima rimandata e poi cancellata. Ero incerto se andare a Londra per quelli che erano annunciati come gli ultimi in assoluto della loro carriera ma poi, anche per le precarie condizioni di Phil Collins, ho preferito rinunciare. E me ne sono pentito, non tanto per il concerto in sè che non aggiunge nulla alla loro incredibile carriera, ma perchè con ogni probabilità sarà davvero l’ultimo. E vedere su Youtube Phil che lo dice testualmente mi ha fatto venire un groppo alla gola.

Mino Profumo con Phil Collins

E veniamo al tuo lavoro più recente che presenterai nella cornice di Palazzo della Corgna nel pomeriggio del 27 agosto; nel 2019 è infatti uscito per Rizzoli, Genesis. The lamb, un volume di grande formato, anche in edizione limitata, dedicato all’ultimo album del gruppo con Peter Gabriel; ti va di parlarcene ?

Il mio ultimo libro, dedicato integralmente a The Lamb Lies Down On Broadway, rappresenta per me la chiusura di un cerchio. Ho già detto che The Lamb è stato il primo disco dei Genesis che ho acquistato in quel dicembre 1974 e quindi per me è stato una sorta di imprinting, amo quel disco dall’inizio alla fine ed aver avuto la possibilità di celebrarlo con il fondamentale aiuto di una grande casa editrice come Rizzoli mi riempie di orgoglio e soddisfazione. La loro produzione ha permesso di realizzare un prodotto di grande livello soprattutto, ma non solo, a livello fotografico, guadagnandosi gli elogi di personaggi come Armando Gallo e addirittura di Peter Gabriel in persona. Parole che ho avuto il piacere, l’emozione e l’onore di ascoltare di fronte a lui a Milano qualche mese fa in occasione del lancio del libro della figlia Anna.

La copertina del libro “Genesis – The lamb”

Da fan, collezionista e conoscitore del gruppo, ritieni possibile una nuova incarnazione del gruppo dopo il tour concluso pochi mesi fa ?

Agganciandomi a quanto appena detto è molto probabile che i Genesis abbiano terminato la loro carriera con gli ultimi tre concerti a Londra anche se la storia del rock è piena di reunion che nessuno si sarebbe aspettato. Mi riservo quindi una piccolissima percentuale di probabilità per una clamorosa evenienza, ovvero la reunion con Peter Gabriel e Steve Hackett, fatto non escluso da nessuno dei due. E ricordo un particolare di cui spesso non si tiene conto ovvero la potenza e l’influenza del  manager Tony Smith, la mente affaristica che è dietro i Genesis dal 1973……per cui mai dire mai.

Oltre ai Genesis hai altri gusti musicali ? Se si cosa ti piace ?

Sono un ragazzo degli anni Settanta ed i miei gusti musicali sono saldamente ancorati a quella magica stagione legata all’esplosione del rock progressivo, sia inglese che italiano. Poche le eccezioni ovvero qualche cantautore di casa nostra e qualche altra band soprattutto inglese, mentre non amo particolarmente la musica americana.

Hai dei progetti in vista per il futuro ?

Non ho per il momento altri progetti in vista ma sono sempre aperto a collaborazioni o proposte varie. Partecipo volentieri a eventi come ora il Trasimeno Prog, è sempre un piacere parlare di buona musica ed incontrare tanti amici conosciuti strada facendo. E sempre viva i Genesis !

Ringraziamo Mino Profumo e ricordiamo che la presentazione del suo libro “Genesis – The lamb”, ci sarà il 27 agosto nel pomeriggio a Castiglione del lago, Palazzo della Corgna, nella Sala del Teatro, durante la terza edizione del Trasimeno Prog Festival.

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.