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Aldo Pascucci: “Così ho digitalizzato in 3D i luoghi del Conclave”

PERUGIAAldo Pascucci, perugino, con l’azienda umbra Archimede Arte ha realizzato quella che considera una esperienza unica che gli ha permesso di vedere da vicino tutti i luoghi protagonisti del Conclave. “Toccare il comignolo, anzi tenerlo proprio in braccio per spostarlo nel sottotetto, dove giace da un Conclave all’altro prima di essere montato sulla Cappella Sistina… Proprio quel comignolo da cui uscirà la ‘fumata bianca’ che annuncerà al mondo l’elezione del nuovo Papa, è stata una delle emozioni più esclusive che abbia vissuto durante i lavori di digitalizzazione del patrimonio dei Musei Vaticani”.

Aldo Pascucci con in mano il famoso “comignolo” delle fumate nere e bianche

Così racconta Aldo Pascucci, perugino, tra gli imprenditori tecnologici più innovativi d’Italia, attivo in questo campo sin dagli anni ’90. Con l’azienda umbra Archimede Arte ha realizzato quella che considera una esperienza unica, che gli ha permesso di vedere da vicino non solo uno dei simboli più iconici del Conclave, ma anche tutti i luoghi protagonisti della liturgia che accompagna l’elezione papale. “Rivedo quei momenti vissuti all’interno della Cappella Sistina, di notte, nel silenzio assoluto, spogliata degli arredi e lontano dal brusio dei visitatori. Momenti eccezionali, irripetibili”. Emozioni che riaffiorano oggi più che mai, immortalate da strumenti digitali ad altissima definizione, capaci di restituire ogni millimetro di quei luoghi sacri. Immagini che fanno il giro del mondo, rilanciate ogni giorno dai media internazionali.

I rilievi nel dettaglio

Dal 2012, Pascucci ha avviato una attività di ricerca e digitalizzazione in 3D del patrimonio culturale, fin dagli albori dell’uso di questa tecnologia, per la salvaguardia e valorizzazione dei beni storico artistici, congiuntamente a Relevo, altra azienda perugina nata come spin-off dell’Università di Perugia. “In questo contesto – spiega Pascucci – dal 2012 ho ricevuto l’incarico di progettare e realizzare la digitalizzazione tridimensionale georiferita dell’intero patrimonio artistico dei corpi di fabbrica dei Musei Vaticani dall’allora direttore dei musei, Professore ed Ex Ministro dei Beni Culturali, Antonio Paolucci. Le attività sono terminate prima dell’inizio del Covid quando direttrice è divenuta la dottoressa Barbara Jatta, anche se alcune piccole sale sottoposte a restauro, devono ancora essere digitalizzate ed integrate nel progetto globale”.

All’interno di questi lavori è stata dedicata molta attenzione al corpo di fabbrica della Cappella Sistina e alle aree limitrofe “dove si è lavorato per molte settimane per la digitalizzazione del sottotetto e dell’estradosso della volta (dalla parte superiore, praticamente con i piedi sopra “la Creazione di Adamo”), del camminamento esterno del corpo di fabbrica, della Sacrestia Papale che si trova esattamente dietro all’affresco del Giudizio Universale di Michelangelo, delle zone di accesso alla Cappella Sistina come la Sala Regia e la Scala Regia”. Una serie di obiettivi, dunque, puntati al calar del sole, su quelli che ora sono i luoghi caldi per l’elezione del Papa che succederà a Bergoglio.

“Durante questi interventi, che si sono svolti per la maggior parte del tempo in notturna – evidenzia -, è stato possibile, ma soprattutto necessario, effettuare i rilievi con tecniche di digitalizzazione laser scanner ad alta definizione, in ogni angolo del patrimonio artistico e degli anfratti meno nobili, ma importantissimi per la clonazione (digital twin) e conservazione del patrimonio architettonico vaticano. Durante lo svolgimento di questi lavori è stato possibile entrare in contatto con tutti quei luoghi in cui si svolgono le funzioni operative e della “liturgia” del Conclave come la Sala del Pianto, dove si reca il nuovo Pontefice dopo la proclamazione per la vestizione con l’abito bianco, la Sacrestia Papale con la Cappella Privata (dove si trova l’inginocchiatoio di Leone XIII per la prima preghiera del Pontefice all’immagine della Madonna), il Museo dei paramenti storici dei Papi fino all’ultimo abito talare di Benedetto XVI. In questa zona, che si trova dietro l’affresco del Giudizio Universale, insieme ai paramenti sacri dei Papi, ci sono anche lo scrittoio e il materiale che Jorge Bergoglio ha usato durante il Conclave della sua elezione. Di particolare importanza è lo snodo, il passaggio, della Sala Regia da dove i porporati raggiungono la Cappella Paolina per poi entrare in processione nella Cappella Sistina per il Conclave; dalla Sala Regia attraverso la Sala Ducale si può accedere al Palazzo Apostolico, e attraverso un’altra scala al Cortile del Maresciallo, del Pappagallo e di San Damaso; tramite la Scala Regia si arriva al colonnato e alla basilica di San Pietro, e sempre dalla Sala Regia si sale alla Sala e alla Loggia delle Benedizioni. Dopo la proclamazione del nuovo Pontefice, l’itinerario della processione prende il via dalla Sacrestia Papale, attraversa la Cappella Sistina per il saluto del Papa ai Cardinali elettori, quindi attraverso la porta che si era chiusa con la pronuncia da parte del maestro delle celebrazioni liturgiche della frase: “Extra omnes” entra nella Sala Regia per accedere, salendo alcuni gradini, alla Loggia delle Benedizioni dove viene pronunciata dal protodiacono la frase “Nuntio vobis …”.

La mappatura completa

Tutti questi luoghi sono stati documentati con rilievi laser scanner geo riferiti in 3D da Archimede Arte con una  campagna di attività durata fino al 2019 ed in cui sono stati digitalizzati i luoghi del Conclave, tutte le pertinenze della Cappella Sistina, i piani sopra e sotto in quanto la Cappella Papale si trova al terzo piano del famoso edificio, con i relativi magazzini ed il sottotetto, il comignolo per le fumate bianche e nere,  i dettagli di tutti gli ingressi di accesso, primari e secondari di servizio. “Oggi, alla viglia di questo grande evento che ci attende e che segue le esequie di Papa Francesco – conclude con un filo di emozione Pascucci – è particolarmente forte in me il ricordo e la conoscenza dei luoghi in cui si svolgeranno i riti che porteranno alla nomina del nuovo Pontefice. Particolarmente significativo è il ricordo di ogni dettaglio che ho vissuto fino ad oggi, come momento di storia e che da oggi rivivo, forse fra i pochi che hanno avuto questa ‘grazia’, come testimonianza invisibile di una realtà nascosta agli occhi che sarà elemento pieno e fecondo nei prossimi accadimenti”.

 

 

 

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