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Otiken, ovvero il tentativo di costruire un altro possibile mondo

TERNI – Metti insieme: un festival, CAU Cantiere di Arti Urbane Terni Festival Diffuso, due associazioni Tempus Vitae e ArteM che lavorano e trasformano l’arte in un terreno di incontri e umori che, pur se figli di precise scelte curatoriali, si alimentano e vivono di sfide e scenari mai scontati;
un fotografo di lunga esperienza, modi discreti e tempi lenti, attento alla costruzione dello scenario perfetto per gli oggetti da ritrarre, e metodico come deve esserlo chi della fotografia fa mestiere e fonte di vita;
un giovane artista che vive di spiegazioni e motivazioni da dare a qualsiasi cosa succeda attorno a lui, anche a quelle di cui potrebbe allegramente fregarsene o che per quanto si sforzi non hanno spiegazioni, e che lavora, come tarantolato e a ritmi ossessivi, con qualsiasi tecnica e su qualsiasi materiale gli capiti tra le mani, passando con gli stessi risultati, da un lenzuolo di 5 metri quadrati a un francobollo di carta di 1 centimetro quadro;
il chulym, una lingua parlata oggi da trenta persone e destinata a scomparire entro il 2030;
una parola, otyken, che in quella lingua indica una terra sacra dove i guerrieri abbandonano le armi per parlare;
e, per finire, inserite tutto questo ben di dio in un’epoca governata da quattro marionette che al servizio delle multinazionali e dei grandi gruppi finanziari decidono vita e morte degli abitanti e di ogni centimetro di terra di questo pianeta. Insomma, sulla carta, un bel po’ di cosine difficili da mettere assieme. Nella realtà – come spesso succede a chi come noi non costruisce scenari in modi e tempi senz’anima ma per sentimenti e, a volte, semplicemente curando gli sguardi e le voglie delle persone, chiunque esse siano e da dovunque provengano – quella che sembra essere un’accozzaglia impossibile da tenere assieme si è formata da sola e noi questa impresa l’abbiamo solo aggiustata e condita a dovere.
La capacità di dare corpo a scenari inimmaginabili è all’apparenza cosa da poco, ma, torno a dire, in questa triste epoca, diviene profondo e insuperabile fossato tra chi si accontenta per comodità e interesse di seguire i facili consigli agli acquisti e chi, invece lavora alla costruzione di altri possibili e migliori mondi.
Franco Profili

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