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“La Traviata a Palazzo”: venerdì 29 agosto la novità 2025 del Festival di Musica Classica di Castiglione

CASTIGLIONE DEL LAGO – È la novità della rassegna 2025. Al Festival di Musica Classica di Castiglione del Lago venerdì 29 agosto alle 21:15 una serata speciale dedicata alla grande lirica. Prendendo ispirazione e sullo stile di quello che già fanno a Venezia, la direttrice artistica Marzia Crispolti Zacchia ha portato a Palazzo della Corgna “La Traviata a Palazzo”, la celeberrima opera di Giuseppe Verdi quasi integrale e adattata agli spazi della Sala del Teatro, privata naturalmente del coro e con le parti principali interpretate dal soprano Renata Campanella, dal tenore Danilo Formaggia e dal baritono Marzio Giossi: dirige al pianoforte la maestra bolognese Paola Del Verme.
La Traviata è un’opera lirica in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, incentrata sul romanzo, poi opera teatrale, “La signora delle camelie” di Alexandre Dumas figlio. La sua musica unica, raffinata e popolare allo stesso tempo, i temi che affronta, legati alle grandi domande dell’esistenza umana, al successo e al fallimento dell’amore, ne fanno un’opera iconica, che tanto ha influenzato la storia della cultura italiana ed internazionale: è l’opera lirica più rappresentata al mondo. “La Traviata” fa parte della cosiddetta “trilogia popolare” di Verdi, assieme a “Il trovatore” e a “Rigoletto”.
Violetta Valéry, giovane cortigiana parigina, per amore di Alfredo decide di cambiare vita, di abbandonare Parigi, i suoi lussi e le sue trasgressioni, e di trasferirsi in campagna. Lì i due innamorati vivono felici, ma un giorno arriva il padre di Alfredo, Germont: egli chiede a Violetta di lasciare Alfredo per sempre perché la loro convivenza disdicevole rischia di far saltare il matrimonio dell’altra sua figlia, la sorella di Alfredo. Violetta cerca di opporsi, ma alla fine, convinta da Germont, scrive una lettera di addio ad Alfredo, spiegandogli che ha nostalgia di Parigi e della sua vita di prima. Alfredo, sconvolto dalla rabbia e dalla delusione, la raggiunge e la offende pubblicamente gettandole del denaro ai piedi. Violetta, malata di tisi, è ormai in fin di vita quando Alfredo, venuto a sapere la verità, va a chiederle perdono. Dopo averlo rivisto per l’ultima volta, Violetta si spegne.

Paola Del Verme si è diplomata in pianoforte al Conservatorio G. B. Martini di Bologna con il maestro Daniele Lombardi. Ha seguito i corsi di perfezionamento di pianoforte col maestro Sergio Fiorentino e di accompagnamento al canto col M° Leone Magiera. Ha lavorato come maestro collaboratore all’allestimento di opere in vari Teatri e Festival in Italia. Ha lavorato come codocente al pianoforte presso l’Accademia di canto Giuseppe Verdi a Busseto (PR) nel periodo 1999-2000 per i corsi tenuti dal soprano Barbara De Maio e dal soprano Nancy Stokes Milnes. Ha lavorato come codocente al pianoforte ai “Corsi di Formazione Superiore per cantanti lirici” per l’Accademia Verdi Toscanini organizzati dalla Fondazione Arturo Toscanini di Parma dal 2002 al 2005 a Sassuolo. Successivamente ha collaborato con i corsi per cantanti lirici all’Accademia Harmonica di Modena e con l’Associazione Carmina et Cantica di Bologna. Da anni tiene concerti con cantanti lirici: in particolare con il soprano Dimitra Theodossiou con la quale ha tenuto molti concerti in Italia e all’estero; poi master class in collaborazione col soprano Birgit Nickl (maestra di canto di Dimitra Theodossiuou) e ha partecipato a due trasmissioni televisive su RAI 1. Ha accompagnato varie master class di strumento e in particolare dal 2012 accompagna la Master Class per ottoni e flauto traverso che si è tenuta in luglio a Medicina (BO) fino al 2020. Tiene concerti anche in formazioni da camera e collabora con diversi cori, ha fondato a Medicina e dirige dal 2003 la Corale Quadrivium e la Corale Quadrivium Junior, con la prima ha allestito diverse opere (Elisir d’amore, Rigoletto, Barbiere di Siviglia, Norma, Cavalleria Rusticana, Traviata e Lucia di Lammermoor) e con la seconda l’opera per bambini Brundibar di Hans Krasa. Dirige da ottobre 2022 il Coro V. Bellini di Budrio. Insegna pianoforte ed è responsabile della Scuola di Musica M. Mascagni di Medicina.
Il soprano Renata Campanella, nata a Catania, si è laureata in canto lirico presso il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania; ha affiancato agli studi musicali il Corso di Laurea in Lettere Moderne. È stata interprete di Tosca al Teatro Galli di Rimini e al Teatro Bellini di Catania, Elvira in Ernani e Nedda in Pagliacci al Teatro Lirico di Cagliari, Ines nella Favorita al Teatro Regio di Parma ed al Teatro Municipale di Piacenza, Norma al Teatro Grande di Brescia ed al Teatro Comunale di Ferrara, Abigaille in Nabucco al Teatro Comunale di Ferrara una produzione del Ravenna Festival ed al Teatro Arcimboldi di Milano, Norma a Piacenza, Cio-Cio-San in Madama Butterfly al Japan Opera Festival. È stata protagonista ne “L’Opera Minima” del compositore Joe Schittino in scena al Teatro Municipale di Piacenza.
Marzio Giossi, è un baritono di grande talento e fama mondiale originario di Bergamo. Ha iniziato gli studi nella città natale con Giuditta Paris proseguendoli e perfezionandoli con la professoressa Clotilde Ronchi a Bologna. Si è imposto all’attenzione del pubblico come vincitore di numerosi concorsi: Battistini di Rieti, Laboratorio lirico di Alessandria, Bastianini di Siena, Voci verdiane di Busseto. È il 25º Premio Mascagni d’oro 2005 di Bagnara di Romagna. Da 25 anni canta in tutto il mondo in Italia e all’estero (Francia, Olanda, U.S.A., Belgio, Svizzera, Giappone, Irlanda) cantando come baritono protagonista nelle opere: “Il trovatore”, “L’elisir d’amore”, “Don Pasquale”, “Rigoletto”, “La bohème”, “Il barbiere di Siviglia”, “La Traviata” e in tante altre. In “La donna del quadro” di Carlo Boccadoro è stato protagonista al Festival delle Novità al Teatro Donizetti di Bergamo (prima mondiale).
È l’autentico tipico baritono lirico verdiano e “Rigoletto” è il suo cavallo di battaglia. Ha cantato nei principali teatri quali: La Scala di Milano, Regio di Parma, Regio di Torino, Comunale di Firenze, Comunale di Modena, Comunale di Bologna, Massimo di Palermo, Sferisterio di Macerata, Verdi di Trieste, Champs Elysées di Parigi, Opérade Toulon, Opéra de Avignon, Opéra de Toulouse, Ahoy di Rotterdam, Opéra di Osaka, National Concert Hall di Dublino, City Hall Cork, Palm Beach Opera, Donizetti di Bergamo, Opera di Montecarlo, Teatro Royal de Wallonie di Liegi, Filarmonico di Verona, Opéra di Reims, Opéra de Nancy, Opéra de Massy (Parigi), Pergolesi di Jesi. Ha lavorato con grandi direttori come: Abbado, Muti, Gavazzeni, Oren, Arena, Guadagno, Renzetti, Ranzani, Guingal, Pidò, Veronesi, Mercurio, Steinberg, Carminati. Ha lavorato con grandi registi come Miller, Ronconi, Gregoretti, Samaritani, Joel, Santicchi, Scaparro e Auvray.
Danilo Formaggia, tenore nato a Milano, ha studiato pianoforte e canto, perfezionandosi con Alfredo Kraus e Magda Olivero. Nel 1998, unico tenore italiano in concorso, si è aggiudicato il Premio “Enrico Caruso”. Dopo il debutto nel 1996 nelle Due Contesse di Paisiello e nei Due Baroni di Cimarosa al Festival dell’Opera Buffa, Danilo Formaggia ha iniziato una brillante carriera internazionale che lo ha visto esibirsi nei principali teatri italiani ed esteri: Teatro alla Scala di Milano, Teatro la Fenice di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro Bellini di Catania, Teatro Verdi di Trieste, Opernhaus di Lipsia, Opera di Montecarlo, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, Sydney Opera House, Festspielhaus di Baden-Baden, Festival di Edimburgo, Royal Danish Theatre, Festival de Radio France di Montpellier, Rossini in Wildbad, Thailand Philharmonic Orchestra, Haifa Symphony Orchestra. Tra i direttori d’orchestra con cui ha collaborato si distinguono Claudio Abbado, Sir Colin Davis, Donato Renzetti, Nello Santi, Gianluigi Gelmetti, Jurij Abramovič Bašmet. Tra i registi segnaliamo Franco Zeffirelli, Lindsay Kemp, Graham Vick, Robert Carsen, Dmitri Bertman, Denis Krief, Filippo Crivelli, Giancarlo Cobelli, Franco Ripa di Meana. Il suo repertorio comprende opere di Piccinni, Paisiello, Rossini, Donizetti, Bellini, Mozart, Verdi, Puccini, Mascagni, Leoncavallo, R. Strauss, Stravinskij, Mahler, Krenek, Mercadante, Giordano, Cagnoni, Beethoven. Danilo Formaggia ha inoltre preso parte a diverse prime esecuzioni assolute di opere contemporanee di Franco Mannino, Marco Betta, Marco Tutino, Carlo Galante, Fabio Vacchi, Marco Taralli, Luca Lombardi, Giovanni Tamborrino, Orazio Sciortino.

La serata di martedì 26 inizierà alle 21:15, con ingresso a pagamento e con possibilità di abbonamento. Il biglietto costa 5 euro. Info e prenotazioni al numero 075 9651099 (dalle 9:30 alle 19); www.palazzodellacorgna.it

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