PERUGIA – Nonostante gli impegni estivi Mea Concerti è al lavoro per comporre il nuovo cartellone della stagione Sanfra che, come di consueto, prenderà il via nella suggestiva location dell’auditorium San Francesco al Prato di Perugia e sarà realizzata in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Questi i primi appuntamenti annunciati che vedranno protagonisti Federico Buffa, Gianni Maroccolo, Hugo Race, i Musici di Francesco Guccini, Lodo Guenzi, gli Intillimani, Gianrico Carofiglio, Francesco Repice e Walter Veltroni.
Mercoledì 8 ottobre (ore 21) “Number 23. Vita e splendori di Michael Jordan” con Federico Buffa, accompagnato dalle note del pianoforte di Alessandro Nidi.
Michael Jordan, un giocatore iconico come pochissimi altri nella storia dello sport mondiale. Le sue prodezze sul parquet dal 1984 al 2003 sono state linfa e traino della sua narrazione una volta diventato imprenditore, proprietario di uno dei marchi sportivi più riconoscibili al mondo. Quando arriva nella Lega riesce sin da subito a far capire a campioni dello spessore di Magic Johnson e Larry Bird quale sia la sua pasta, nonostante la giovane età. Una cavalcata che lo porta a vincere sei titoli Nba e a infrangere record individuali e di squadra: numeri che raccontano soltanto in parte però la grandezza di un personaggio difficile da limitare e restringere all’interno del recinto delle statistiche.
Domenica 12 ottobre (ore 21) tappa del “The Vigil Tour 2025” di Gianni Maroccolo e Hugo Race con Andrea Pelosini.
Lirico ed esistenziale, alchemico e selvaggio, The Vigil si ispira al concetto simbolico della veglia scandita dal sommesso ticchettio dei minuti e delle ore che attraversano la notte, generando uno spazio sospeso dove il pensiero e il vissuto umano sopravvengono e si fanno regnanti.
Un racconto evocativo che invita a perdersi e ritrovarsi attraverso le note che fanno della musica di Hugo Race e Gianni Maroccolo un vero e proprio rito sonoro, capace di trascendere il tempo lineare per entrare nel territorio della percezione profonda. Un’evoluzione artistica che promette emozioni profonde e un’atmosfera di intensa connessione con il pubblico.
Sabato 25 ottobre (ore 21) a quarant’anni dallo storico concerto di piazza Maggiore a Bologna del 21 giugno 1984, i Musici di Guccini faranno rivivere sul palco dell’auditorium le emozioni di “Fra la via Emilia e il West”, uno degli album dal vivo più iconici della musica d’autore italiana.
Protagonisti di quell’evento irripetibile (memorabile la presentazione che fece il maestro Francesco Guccini), Flaco Biondini, Vince Tempera, Ellade Bandini e Antonio Marangolo, porteranno in scena uno spettacolo che intreccia la musica (con la scaletta originale di quel concerto), parole e memoria, raccontando non solo quell’evento, ma anche ciò che ha rappresentato per Bologna, per il mondo del cantautorato e per un’intera generazione.
Ad arricchire lo spettacolo, nel ruolo di attore, guastatore e (forse) cantante, Lodo Guenzi, ormai consacrato attore cinematografico e teatrale e noto conoscitore della realtà bolognese e fine studioso gucciniano, per uno spettacolo che non sarà solo celebrazione, ma anche riscoperta e rilettura di un’eredità musicale.
Domenica 16 novembre (ore 21) spettacolo di storie e canzoni “In viaggio con gli Intillimani”, Un’altra avventura, incroci e incontri, storie che si intrecciano ancora una volta per crearne di nuove. Protagonisti sono i fratelli Jorge e Marcelo Coulon dello storico gruppo cileno, il cantautore fiorentino Giulio Wilson e lo scrittore Federico Bonadonna.
Sabato 6 dicembre (ore 21) ”Elogio dell’ignoranza e dell’errore” con Gianrico Carofiglio. Biasimare gli errori e stigmatizzare l’ignoranza sono considerate pratiche virtuose. Necessarie. Ma le cose, forse, non stanno proprio così.
Prendendo spunto da aneddoti, dalla scienza, dallo sport, da pensatori come Machiavelli, Montaigne e Sandel, ma anche da Mike Tyson, Bruce Lee e Roger Federer, Carofiglio racconta la gioia dell’ignoranza consapevole e le fenomenali opportunità che nascono dal riconoscere i nostri errori. Imparando, quando è possibile, a trarne profitto. Una riflessione inattesa su due parole che non godono di buona fama. Un’allegra celebrazione della nostra umanità.
Venerdì 23 gennaio (ore 21) tappa del tour teatrale “Ci vediamo alla radio. Vite di Cronisti che hanno incrociato la radio” di Francesco Repice.
Lo sport e la radio sono fatti l’uno per l’altro. Se il racconto televisivo è corale, la radiocronaca è per voce sola, come soli sono i campioni delle imprese sportive da raccontare, far vivere, far sentire agli ascoltatori. “L’essenziale è invisibile agli occhi”, come dice il Piccolo Principe, ma non ai piccoli grandi principi della voce via radio, destinati a rimanere per sempre nella scatola delle meraviglie della memoria.
Francesco Repice, storico cronista di Radio Rai, apre quella scatola delle meraviglie e ci accompagna in cinquant’anni di momenti indimenticabili in un intreccio tra musica e parole, immagini ed emozioni. Una galleria di eroi della radio, voci assolute e ribelli, capaci di trasmettere il potere della parola, il suo epos solitario.
Sabato 31 gennaio (ore 21) spazio a “Le emozioni che abbiamo vissuto” (Gli anni Sessanta. Quando tutto sembrava possibile) di e con Walter Veltroni.
Veltroni è un grande protagonista della recente storia politica e della cultura italiana che, con questo progetto, ha deciso di mettersi in gioco personalmente, restituendo – come dice lui stesso – ciò che la vita gli ha donato, salendo sul palco per raccontarsi e raccontare gli ultimi decenni del secolo scorso.
Nelle intenzioni questo è un ambizioso percorso di vasto respiro che abbraccerà un lungo arco temporale: dagli anni Sessanta fino agli anni Duemila, dalla Seicento alle Torri gemelle, un viaggio emozionale e di coscienza condotto decennio per decennio, mettendo al centro il fattore umano e personale come chiave di lettura dei fatti storici.
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