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Italiens a Paris, omaggio ad Aldo Ciccolini: il peso della leggerezza per il Festival delle Nazioni

CITTA’ Di CASTELLO – Il progetto Italiens à Paris propone un doppio appuntamento musicale che rende omaggio ad Aldo Ciccolini, indimenticato interprete di Rossini e Satie.

Protagonisti al pianoforte saranno Marco Scolastra (sabato 6 settembre) e Alessandro Marangoni (domenica 7 settembre).

Genio, fama, silenzio: tre parole che, come in una sciarada, ci conducono all’unico e insuperato riferimento di Gioachino Rossini. Genio, per l’eccezionale precocità con cui conquistò i teatri d’Europa; fama, per il consenso unanime e duraturo che lo consacrò tra i grandi della storia; silenzio, per quel ritiro improvviso e inspiegabile che lasciò il mondo intero attonito dopo il trionfo del Guillaume Tell. Eppure, proprio da questo silenzio nacque l’ultima stagione creativa del Maestro, fatta di pagine intime, ironiche, a volte malinconiche: i Péchés de vieillesse.

Sul mistero rossiniano si sono interrogati innumerevoli studiosi, ma pochi hanno saputo interpretarlo con la sensibilità e la profondità di Scolastra e Marangoni. Il primo ha illuminato il percorso umano e artistico del compositore con ricerche che vanno oltre il dato storico, cogliendo le connessioni sottili tra biografia e musica, tra fragilità e invenzione. Scolastra ci invita a leggere la parabola rossiniana non come un enigma indecifrabile, ma come la vicenda di un uomo straordinariamente sensibile, capace di trasformare i dolori privati e le inquietudini interiori in un linguaggio musicale nuovo e sorprendente.

Parallelamente, l’opera di Alessandro Marangoni ha avuto un ruolo determinante nel restituire al pubblico l’integrità e la vitalità dei Péchés de vieillesse. Pianista e studioso, Marangoni ha affrontato questa produzione con lo sguardo di chi non si accontenta della superficie: dietro titoli bizzarri e apparente leggerezza, egli individua un laboratorio musicale avanguardistico, che anticipa atmosfere e linguaggi del Novecento. Nelle sue interpretazioni emerge un Rossini ironico e disincantato, ma anche visionario, capace di evocare Satie, di prefigurare esperimenti teatrali moderni, di sorprendere con un virtuosismo nascosto nella miniatura.

Se per lungo tempo queste composizioni sono state considerate marginali rispetto alle grandi opere, oggi – grazie all’approfondimento critico di Scolastra e alla ricerca interpretativa di Marangoni – esse si rivelano come l’ultima, preziosa testimonianza della vena inesauribile di Rossini. Non più il trionfo spettacolare delle scene liriche, ma la confidenza di un diario sonoro in cui si intrecciano affetti, memorie, ironie e riflessioni esistenziali.

Così, l’eredità rossiniana ci appare completa: dall’impetuosa giovinezza operistica al silenzio enigmatico, fino al ritorno di una voce nuova, intima e insieme modernissima. E questa voce, oggi, risuona nitida proprio grazie allo sguardo di Scolastra e al tocco di Marangoni, che hanno saputo ridare centralità a un Rossini ancora tutto da scoprire.

 

 

Festival delle Nazioni 2025
Domenica 7 settembre – ore 11.00
Città di Castello – Chiesa di San Domenico

Chansonnier e cantautori

Un viaggio tra parole, musica e poesia

 

Ensemble strumentale

Stefano Stinchi – pianoforte

Nico Pruscini – chitarra

Andrea Sabbiniani – sax tenore

Matteo Chimenti – basso

Mauro Giorgeschi – batteria

Arrangiamenti originali di Riccardo Catria, Paolo Ciacci, Marco Pontini, Giancarlo Gazzani

La Filarmonica Giacomo Puccini di Città di Castello propone un concerto originale e coinvolgente che unisce la grande tradizione della canzone d’autore italiana e francese: “Chansonnier e cantautori. Un viaggio tra parole, musica e poesia”, in programma domenica 7 settembre alle ore 11.00 presso la suggestiva Chiesa di San Domenico.

Domenica 7 settembre alle ore 11, nella suggestiva cornice della Chiesa di San Domenico a Città di Castello, andrà in scena “Chansonnier e cantautori. Un viaggio tra parole, musica e poesia”, un concerto promosso dalla Filarmonica Giacomo Puccini in collaborazione con i docenti della Scuola Comunale di Musica “Giacomo Puccini”. Diretto da Nolito Bambini, con la voce solista di Marco Buttò e la partecipazione del trombettista Riccardo Catria, l’evento rappresenta un raffinato omaggio alla canzone d’autore italiana e francese del Novecento, in un ideale ponte culturale tra due tradizioni che si sono profondamente influenzate a vicenda. Sul palco si alterneranno anche i musicisti Stefano Stinchi al pianoforte, Nico Pruscini alla chitarra, Andrea Sabbiniani al sax tenore, Matteo Chimenti al basso e Mauro Giorgeschi alla batteria, in un organico che fonde la tradizione bandistica con la sensibilità jazzistica e cantautorale. In programma alcune tra le più celebri melodie del repertorio di autori come Modugno, Piaf, Trovajoli, Remigi, De André, Dalla, De Gregori, Martino, Fugain, Celentano e Pino Daniele, in arrangiamenti originali firmati da Riccardo Catria, Paolo Ciacci, Marco Pontini e Giancarlo Gazzani. Il concerto si configura come un itinerario musicale e poetico che attraversa le epoche, partendo dalla storica svolta rappresentata da “Nel blu dipinto di blu”, per poi passare attraverso le raffinate armonie della chanson française, l’impegno civile e la narrazione sociale di De André, l’intimismo visionario di Dalla e De Gregori, fino ad arrivare alla contaminazione mediterranea di Pino Daniele, di cui ricorre quest’anno il doppio anniversario dei settant’anni dalla nascita e dieci dalla scomparsa. Una speciale attenzione sarà rivolta al valore culturale e identitario della figura del cantautore, presentato – come scrive Vincenzo Cerami – come “una creatura mitologica”, capace di fondere in sé le qualità del poeta, del compositore, dell’interprete e del filosofo. L’appuntamento si inserisce nel cartellone del Festival delle Nazioni, e rappresenta un ulteriore tassello nel percorso di valorizzazione della canzone d’autore come forma di espressione colta, ma profondamente popolare, specchio delle trasformazioni sociali e culturali del nostro tempo.

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