PERUGIA – La passione di Debora Rossi per la cucina è cresciuta con lei, giorno dopo giorno, fino a condurla oggi tra i concorrenti di Emergente Chef – selezione Centro-Sud, uno dei contest più importanti dedicati ai giovani talenti della ristorazione italiana, organizzato da Witaly.
Con 28 anni alle spalle e un diploma commerciale, il suo percorso non è subito filato liscio come l’olio passando per l’alberghiero. «Ma il giorno dell’orientamento – dice – davanti a utensili, fornelli, pentole e macchinari, non ho avuto più dubbi: quello era il mio mondo». Ha iniziato dal basso, lavando piatti, come tanti chef diventati famosi. Quando diceva che le sarebbe piaciuto cucinare, si sentita spesso rispondere “non sei capace”. Ma la caparbietà ha avuto la meglio: oggi è sous chef de Il Frantoio di Assisi, il noto ristorante di Giovanni Angeletti oggi in mano alla figlia Elena, che custodisce e rinnova la tradizione umbra.
Per Debora la cucina è molto più di un mestiere: “è emozione, memoria, vita”. Nei suoi piatti rivive l’affetto per i suoi cari, il ricordo di bei momenti che si rinnovano attraverso gli odori. «In cucina – dice – mi si rievocano emozioni». La sua cifra stilistica parte dalla tradizione e la rilegge in chiave contemporanea, con uno studio costante, sperimentazioni e approfondimenti. Una “cucina del ricordo”, sulla scia del food concept portato avanti dallo chef de Il Frantoio, Gabriele Mattiacci, che diventa narrazione e ricerca, capace di trasformare ogni ricetta in un racconto personale e universale insieme. Con la partecipazione a Emergente Chef, che si terrà a Roma nei giorni 30 settembre- 1° ottobre, la cortonese Debora Rossi, dall’Umbria porterà sul palcoscenico nazionale non solo la sua tecnica e creatività, ma anche una visione: quella di una cucina che non si limita a nutrire, ma che racconta e restituisce memoria viva.