SPOLETO – Visioninmusica di Silvia Alunni presenta Michael Mayo in concerto per Spoleto Jazz Venerdì 17 ottobre alle ore 21 al Teatro Caio Melisso. Un talento vocale che ridefinisce i confini del possibile. Michael Mayo non è semplicemente un cantante, ma un architetto sonoro che usa la sua voce come uno strumento orchestrale. Figlio d’arte, cresciuto assorbendo le lezioni dei grandi – da Bobby McFerrin a Dianne Reeves – ha forgiato un linguaggio personalissimo.
La sua performance è un atto creativo che fonde la tradizione black con l’elettronica e l’improvvisazione più ardita con la forma canzone. Dotato di un controllo tecnico prodigioso, Michael costruisce dal vivo paesaggi sonori complessi, utilizzando loop station e armonizzatori per moltiplicare la sua voce in un coro polifonico mozzafiato. Il risultato è un’esperienza immersiva, un flusso di coscienza musicale in cui si intrecciano soul, R&B, jazz e influenze classiche. Le sue interpretazioni sono cariche di un’intensità rara, capaci di passare da momenti di pura euforia ritmica a intime ballad quasi sussurrate.
Il suo secondo album FLY è un’opera che cattura l’esaltazione del lasciarsi andare alla creatività, permettendo alla musica di condurre il viaggio. Un album ricco di brani originali e cover che mettono in luce la capacità di Michael di rendere propri anche standard iconici come Four (Miles Davis) e Just Friends (John Klenner). Ex allievo del Thelonious Monk Institute sotto la guida di Herbie Hancock e Wayne Shorter, Mayo si sta affermando come un innovatore, un artista che non ha paura di rischiare per spingere la sua musica sempre un passo più in là.