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Abbonamenti GimFive / GreenTheory: costretti a pagare due volte per la stessa palestra

PERUGIA – L’Unione Nazionale Consumatori Umbria rende pubblico il caso grave che sta coinvolgendo numerosi cittadini iscritti alle palestre GimFive nelle sedi umbre. A seguito della cessione (o del subentro operativo) della gestione di tali strutture alla società GreenTheory / Theory Holding, molti abbonati con contratti ancora validi si stanno vedendo negare l’accesso se non sottoscrivono un nuovo abbonamento di circa € 199 per almeno 8 mesi, nonostante i mesi residui sulla loro tessera GimFive non siano ancora scaduti.

Numerose sono le segnalazioni arrivate all’UNC Umbria: utenti che avevano pagato per 12-18 mesi si trovano ora costretti a pagare ancora, con il rischio di perdere i mesi già acquistati se rifiutano l’ulteriore versamento. Alcuni riferiscono che la nuova gestione abbia dichiarato di “rottamare” i mesi residui, convertendoli solo a discrezione senza alcun valore economico.

Questo comportamento, se confermato, appare altamente problematico da un punto di vista legale e dei diritti dei consumatori, in quanto:

  • contravverrebbe ai principi di tutela del consumatore e delle pratiche commerciali corrette (Codice del Consumo, D.lgs. 206/2005);
  • potrebbe costituire inadempimento contrattuale, qualora i contratti stipulati con GimFive prevedessero l’utilizzo della palestra fino alla scadenza.

L’UNC Umbria ha già inviato diffide formali a entrambe le aziende coinvolte (GimFive e Theory Holding / GreenTheory), chiedendo:

  1. chiarimenti sul titolo giuridico dell’operazione di cessione / subentro;
  2. riconoscimento integrale dei contratti in corso per gli abbonati rimasti;
  3. misure compensative o rimborsi per coloro che hanno subito un danno.

Si invitano i consumatori interessati a:

  • inviare segnalazioni e documentazione (contratti, ricevute, comunicazioni) all’associazione a mezzo email info@consumatoriumbria.it
  • non stipulare nuovi abbonamenti fino a che non venga fatta chiarezza.

L’Unione Nazionale Consumatori Umbria seguirà da vicino la situazione, con la volontà di promuovere azioni collettive e segnalazioni agli organismi di tutela (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Procure competenti).

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