PERUGIA – L’idea è di Edoardo Guarducci – fondatore e direttore creativo di “Dire Mare Fare” – la mano tesa è di Andrea Orlandi, Maurizio Cugno, Michele Cavallucci e Diego Radicati – soci dello storico club di Sant’Andrea delle Fratte, uno dei pochi nel territorio che ancora insiste costantemente nel dare al proprio palco uno spazio importante alla musica dal vivo.
Poi, a leggere e vedere i “credits” che emergono dalla comunicazione social dell’evento ed alle prime parole lasciate dal fondatore, sembrerebbe che ci siano anche altre “sapienti mani creative” ad accompagnare il primo “Dire” verso il “Fare”, passando sempre per il “Mare”.
“A modo mio, centrare il mare è determinante: calmo, in tempesta, dalle onde da Surf alle leggere creste di spuma bianca che si infrangono dolcemente accarezzando il bagno-asciuga, il mare aiuta a vivere e definire un intervallo necessario tra la concezione e lo sviluppo dell’atto creativo.
La “scena”, fatta di ritmiche sonore a tempo con gli spazi, le luci e le persone, ancor prima che artisti o tecnici ed il magico mondo del dietro le quinte, professionisti esperti che dalla fase organizzativa a quella della comunicazione e fino agli smontaggi si attivano muovendosi silenziosamente affinché le cose accadano, preferibilmente qualcosa di nuovo, originale” Edoardo Guarducci
L’appuntamento è per Sabato 8 Novembre con un doppio live set e la messa in scena teatrale di una produzione originale AV&L (Audio, Video e Luci) dal titolo “POINT BREAK”: una chiara citazione al film cult di Kathryn Bigelow con Patrick Swayze e Keanu Reeves del 1991 in onda all’Urban Club di Perugia? Sicuramente si, anche se dalle grafiche postate nei social sembrerebbe che si tratti di un “LIVE” e si deduce che la durata sia di soli 5 minuti. Staremo a vedere, o meglio, anche ascoltare.
Si inizia alle 21.30 con Sophistic che per la prima volta porterà sul palco dello storico club perugino l’album Hybrida.
Sophistic è Sofia Cerù, origini italo-russe, nasce a Perugia e fin da bambina manifesta una forte attrazione per la musica, ereditata dal ramo paterno — il nonno era infatti flautista. Questa inclinazione naturale la porta a intraprendere studi musicali presso il Conservatorio di musica di Perugia, dove attualmente frequenta il corso di Canto Jazz.
Il suo percorso artistico si arricchisce grazie allo studio della psicologia, disciplina con la quale sviluppa un legame profondo. Dopo la laurea e un corso di specializzazione, Sophia decide di dedicarsi anima e corpo a
esplorare, attraverso la musica, le profondità dell’esperienza umana. Il progetto Hybrida nasce da questo intreccio tra musica e introspezione. Al centro vi è l’esplorazione della vita e, in particolare, di quei momenti di pausa in cui ci si libera dal ritmo monotono e automatico dell’esistenza per sperimentare una realtà
più intensa e vivida.
Questi momenti, che Sophia definisce “holes” (buchi), rappresentano una chiamata dall’inconscio: un fenomeno seducente ma potenzialmente pericoloso.
La genesi del progetto risale a una scintilla creativa accesa molti anni fa, che ha poi trovato forma concreta grazie alla collaborazione con il produttore Michele Mandrelli. La sua visione musicale delinea un paesaggio futuristico in cui elementi tecnologici ed artificiali si intrecciano armoniosamente con un paesaggio naturale e analogico attraverso un uso sofisticato del suono e dei processori, con particolare attenzione al trattamento delle voci.
In compagnia di Michele – tastiere e gear elettronico – sul palco ci sarà anche Nicola Pitassio (batterie), noto musicista umbro con una vasta esperienza professionale ed alle spalle un notevole percorso di studi grazie ai quali, insieme alle tante formazioni ed esperienze musicali, è stato capace di affermarsi e caratterizzarsi per la sua poliedricità ed i virtuosismi tecnici.
Alle 22.15, per la prima volta in Umbria, il Tributo acustico a Vasco Rossi con l’inedita formazione composta dal suo storico stage manager Diego Spagnoli (basso), Alberto Rocchetti (tastiere & gear elettronico) noto anche come “Il Lupo Maremmano”, dal 1989 storico tastierista di Vasco Rossi, esordisce nel Tour dell’Album – Liberi Liberi – Alex Masio, voce intensa, emozionante e nostalgica dell’omaggio acustico al rocker di Zocca. Con loro una lunga cavalcata tra i brani del Blasco, canzoni diventate immortali e in grado di segnare più decenni della canzone italiana.


