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E’ morta Ornella Vanoni. L’Umbria la ricorda in varie occasioni, una memoria ricolma di gratitudine

PERUGIA – Quando si parla di Ornella Vanoni, morta ieri a Milano nella sua casa, la si associa immediatamente a Milano, alla musica leggera italiana, al teatro e agli anni d’oro della canzone. Eppure, il suo rapporto con l’Umbria ha avuto diverse sfaccettature — non è tanto un legame di sangue o di origine, quanto una relazione fatta di arte, incontri, riconoscimento e memoria. Ornella ci ha lasciati creando un vuoto incolmabile nel mondo della canzone italiana. Aveva 91 anni.

Uno dei momenti più significativi di questo rapporto è avvenuto nel gennaio 2023, quando Ornella  Vanoni ha portato in Umbria il suo spettacolo “Le Donne e la Musica”. La tappa è stata al Teatro Morlacchi di Perugia, un luogo simbolico per il teatro umbro e un palcoscenico prestigioso per un’artista come lei.

In questa tournée, Vanoni non si limitava a cantare: dialogava con il pubblico, raccontava la sua vita, la sua timidezza trasformata in passione. Sul palco era accompagnata da un quintetto tutto al femminile: pianista, chitarrista, contrabbassista, batterista e violoncellista, musiciste che incarnavano l’eleganza e la sensibilità delle sue interpretazioni.

Alla serata al Morlacchi, Vanoni ha avuto anche un momento speciale con l’artista Massimiliano Donnàri, conosciuto come “Ma.Mo”, pittore perugino. Donnàri aveva dipinto un ritratto di Ornella Vanoni, e la cantante stessa ha cercato di incontrare l’autore proprio in occasione del tour in Umbria. Questo gesto ha un valore simbolico: non è solo un omaggio all’artista, ma un riconoscimento della vitalità culturale locale, un ponte tra la grande musica nazionale e l’arte umbra.

L’amore di Vanoni per l’Umbria non è solo stato suonato dal vivo: viene anche ricordato. Nel 2025, durante il festival “Musica Senza Confini” a Gubbio, è andato in scena un omaggio a Ornella Vanoni per mano di Lisa Manara (voce) e Claudio Vignali (pianoforte). Il concerto, parte di un reading-letterario con il “jazz detective” Franco Bergoglio che ha scelto di celebrare la sua figura come simbolo di eleganza, profondità e grandezza musicale.

Per il pubblico umbro, Ornella Vanoni non era soltanto una star nazionale: era un’artista che aveva deciso di condividere la sua intimità con loro, di raccontarsi in un teatro storico e di valorizzare la scena artistica locale. Il suo passaggio in Umbria ha creato momenti di incontro reale, ma anche simboli forti: il ritratto di Ma.Mo, le sue parole, il concerto nel Morlacchi rimangono impressi nella memoria collettiva regionale.

La relazione tra Ornella Vanoni e l’Umbria è un esempio di come un’artista nazionale possa tessere con una regione un legame profondo, fatto di musica, arte e ricordi. Non è solo una serie di concerti: è una storia di un incontro, di rispetto reciproco e di celebrazione culturale che va oltre il palco.

Ornella Vanoni ha partecipato al Todi Festival nel 2018. Il suo concerto ha chiuso la manifestazione, suscitando grande partecipazione.  A causa del rischio maltempo, l’esibizione è stata trasferita al Teatro Comunale di Todi. La dimensione più raccolta ha dato al concerto una maggiore intensità teatrale.

Il 26 gennaio 2025, a Perugia, c’è stato un evento di tributo a Ornella Vanoni organizzato nell’ambito della programmazione musicale locale: “Quell’appuntamento senza fine di Gino e Ornella” all’auditorium di San Francesco al Prato. Lo spettacolo non è solo un concerto: è un reading e musical che ripercorre la vita e le relazioni artistiche di Vanoni con Gino Paoli, e mette in scena anche la parte emozionale del suo percorso artistico.

 

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