ORVIETO – Prende il via domani a Orvieto Umbria Jazz Winter, in programma fino al 3 gennaio. Da 32 anni la città è il cuore pulsante dell’offerta culturale e turistica invernale dell’Umbria, grazie a un festival che coniuga grande musica, accoglienza e qualità della vita. Umbria Jazz Winter (30 dicembre – 3 gennaio) si conferma un’occasione ideale per vivere una vacanza tra jazz, storia, enogastronomia, musei e artigianato, immersi nell’acropoli di una delle città più suggestive della regione.
Ad aprire il festival, come da tradizione, saranno le giovani promesse del jazz: i Saihs, vincitori del Conad Contest di quest’anno, e il Berklee/Umbria Jazz Clinics Award Group, formazione composta dai migliori allievi delle clinics estive curate dalla prestigiosa scuola di Boston.
Il programma prosegue con l’immancabile street parade dei Funk Off e con i concerti ospitati nelle storiche sedi del Palazzo del Popolo e del Palazzo dei Sette. Al Teatro Mancinelli, appuntamento serale con tre protagonisti assoluti del jazz italiano: Stefano Bollani, Dado Moroni e Danilo Rea, tra i musicisti più amati per la straordinaria capacità di creare un’intesa unica con il pubblico in ogni contesto e formazione.
Da domani prendono il via anche le iniziative di UJ4Kids, il progetto che la Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz porta avanti da anni in collaborazione con il mondo della scuola e le istituzioni. Un percorso dedicato ai più piccoli per avvicinarli alla musica, sviluppare la sensibilità al suono, educare all’ascolto e stimolare la creatività, valorizzando la musica come strumento di socialità, condivisione e inclusione. Gli eventi si svolgeranno il 30 e 31 dicembre e il 2 e 3 gennaio al Teatro del Carmine.
La formula del festival prevede un flusso continuo di eventi da mezzogiorno a tarda notte, con band e artisti quasi tutti residenti, permettendo al pubblico di costruire ogni giorno il proprio itinerario musicale. Le tappe spaziano dal Teatro Mancinelli al Museo Emilio Greco, passando per la Sala dei 400 e la Sala Expo del Palazzo del Capitano del Popolo e il Palazzo dei Sette. Jazz lunch e jazz dinner nella Sala Expo uniscono musica e cucina, mentre il Palazzo dei Sette accoglie il pubblico in una dimensione più informale, in stile bistrot. A rendere unica l’esperienza contribuiscono anche le vie del centro storico, animate dalle marching band: seguire la musica significa immergersi negli scenari dell’acropoli orvietana, frutto di secoli di storia, culture e tradizioni. È questo il senso più autentico della formula di Umbria Jazz e una delle ragioni del suo successo nel tempo.
Due restano i momenti simbolici del festival: i cenoni di fine anno, per salutare il 2025 a ritmo di musica – uno al Palazzo dei Sette e l’altro alla Sala Expo – e, per celebrare l’arrivo del nuovo anno, i tradizionali canti gospel nel Duomo, con la Messa del pomeriggio di Capodanno, Giornata mondiale della Pace.


