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A Narni la quinta edizione del Festival delle Arti del Medioevo nel segno del Cantico delle Creature

NARNI – Presentata ufficialmente la quinta edizione del Festival delle Arti del Medioevo, in programma a Narni dal 29 al 31 agosto.

L’evento, legato alla Corsa all’Anello, punta a consolidare il proprio ruolo culturale nel panorama delle rievocazioni storiche italiane, valorizzando il patrimonio locale attraverso un’offerta formativa, spettacolare e divulgativa di alto livello.

Il tema di quest’anno, “Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere”, celebra l’800esimo anniversario del Cantico delle Creature di San Francesco, proponendo una riflessione sull’eredità spirituale e ambientale del Medioevo. Il Festival rappresenta una naturale prosecuzione della rievocazione storica di maggio, dalla quale eredita il filo conduttore, ma sposta l’attenzione su un impianto culturale più marcato, ampliando il proprio pubblico e la propria funzione formativa.

LA PRESENTAZIONE

L’edizione 2025 è stata presentata stamattina (21 luglio) alla presenza di Michele Francioli (presidente del Consiglio comunale con delega alla Corsa all’Anello), Patrizia Nannini (presidente associazione Corsa all’Anello), Elisa Emiri (responsabile segreteria eventi) e Federico Fioravanti (ideatore e direttore del Festival del Medioevo di Gubbio).

«Ci impegniamo a elevare sempre più il livello culturale di una manifestazione che ha radici profonde, risalenti agli Statuti del 1371 – così la presidente Nannini – Nato nel 2020, il Festival delle Arti del Medioevo ha introdotto l’idea innovativa dell’Università del Medioevo Ricostruito, una serie di corsi e laboratori rivolti ai rievocatori e agli appassionati di storia. Negli anni la qualità e la partecipazione sono cresciute costantemente e, dopo il successo dello scorso anno, abbiamo deciso di fare un passo avanti unendo rievocazione e mondo accademico con la nuova Università dei Rievocatori. Le lezioni saranno tenute da docenti universitari e medievisti di fama internazionale, garantendo una formazione completa e accessibile a tutti, rievocatori e non, da tutta Italia. Narni è già il cuore geografico dell’Italia: il nostro obiettivo è che diventi anche il centro del Medioevo Ricostruito».

«Con il Festival delle Arti del Medioevo – ha asserito la Emiri – Narni si conferma riferimento nazionale per la rievocazione e la divulgazione storica. Grazie alla collaborazione con il Festival del Medioevo di Gubbio e il Centro Studi Storici di Narni, il Festival si arricchisce di contenuti e autorevolezza, offrendo un’occasione concreta di approfondimento e confronto. Questa edizione segna l’avvio dell’Università dei Rievocatori, progetto unico in Italia che trasforma Narni in un laboratorio vivo di storia e conoscenza, volto a formare una nuova generazione di rievocatori consapevoli e competenti. Crediamo nella storia come strumento di identità e sviluppo territoriale: Narni è non solo città della Corsa all’Anello, ma un centro culturale aperto e proiettato al futuro».

«L’Università dei Rievocatori – ha spiegato Fioravanti – nasce per aprire e sviluppare un dialogo più stretto e continuo fra due mondi che a volte fanno fatica a parlarsi: quello della sconfinata passione che anima migliaia di rievocatori di tutte le regioni italiane e quello della ricerca e dello studio accurato delle fonti storiche. L’obiettivo è dare più attenzione e qualità alle feste della storia. Divulgare e divertire. Si può fare. Lo dimostra ogni anno, a Gubbio, il successo crescente del Festival del Medioevo».

«La Corsa all’Anello custodisce tradizioni radicate, ma ha saputo nel tempo evolversi, ascoltare il cambiamento e interpretare le aspettative di pubblico e volontari – ha concluso Francioli – La collaborazione con il Festival del Medioevo di Gubbio nasce da questa visione: trasformare un evento già solido come il Festival delle Arti del Medioevo in un progetto ancora più ambizioso, l’Università dei Rievocatori. È un passo importante che il Comune sostiene con convinzione, perché rafforza il legame tra cultura, formazione e identità, consolidando Narni come uno dei principali poli storici e turistici del Paese».

IL FESTIVAL

Elemento centrale dell’edizione 2025 è la nascita dell’Università dei Rievocatori, risultato dell’accordo tra l“Università del Medioevo Ricostruito di Narni e la “Scuola dei Rievocatori” del Festival del Medioevo di Gubbio. Un progetto che propone corsi avanzati tenuti da studiosi di fama internazionale, rivolti a rievocatori, studiosi e appassionati. Tra i docenti: Maria Giuseppina Muzzarelli, Attilio Bartoli Langeli, Thessy Schoenholzer e Maria Salemi.

In parallelo, prosegue il potenziamento del Museo Multimedievale, all’interno di palazzo dei Priori, che diventerà sede permanente di laboratori per la formazione tecnica e creativa dei rievocatori, unendo studio storico e tecnologie immersive. L’obiettivo è fare di Narni un punto di riferimento nazionale nel settore, senza perdere il legame con la propria identità e memoria storica.

Fondamentale in questo processo è la collaborazione con il Centro Studi Storici di Narni, promotore di conferenze e corsi specialistici, tra cui quello di paleografia latina appena concluso, che ha generato materiale originale di studio sulla storia locale. I contenuti prodotti saranno raccolti e pubblicati per diventare patrimonio di conoscenza accessibile e scientificamente valido.

Accanto agli appuntamenti culturali, la kermesse darà spazio anche alla spettacolarità con il Torneo Jadis, giunto alla terza edizione, organizzato dagli Sbandieratori Città di Narni, che porterà in città gruppi provenienti da tutta Italia per esibizioni e competizioni che combinano abilità tecnica e suggestione visiva.

Il fine settimana ospiterà inoltre il Torneo equestre “Cavalieri d’Italia”, promosso da Fitetrec-Ante (30 e 31 agosto). La manifestazione sarà affiancata dal convegno tecnico “Benessere e sicurezza degli equidi impiegati nelle manifestazioni storiche”, con interventi di veterinari e tecnici federali. L’incontro è destinato a cavalieri, responsabili di scuderie e operatori del settore, e mira a diffondere una cultura del rispetto e della tutela del cavallo all’interno delle rievocazioni.

Fitetrec-Ante, attiva dal 1968, promuove da anni l’equiturismo sostenibile, la salvaguardia del cavallo italiano e il recupero delle razze a rischio di estinzione. Il coinvolgimento della Federazione arricchisce l’identità del Festival, contribuendo ad affermare un modello di manifestazione fondato sull’etica, la formazione e il dialogo con il territorio.

La tre giorni sarà completata da eventi collaterali che rafforzano la narrazione storica e spirituale: una messa in stile medievale in onore di San Francesco, una gara di scacchi viventi in costume, proiezioni cinematografiche e la presentazione del tema dell’edizione 2026. Tutte iniziative che confermano la vocazione della Corsa all’Anello a generare cultura durante tutto l’anno, contribuendo alla destagionalizzazione turistica e al rafforzamento della rete economica locale, costruita in sinergia con l’Amministrazione comunale, le strutture ricettive e le categorie produttive.

Il Festival delle Arti del Medioevo si consolida così come un laboratorio nazionale di rievocazione, studio, formazione e spettacolo, facendo di Narni un luogo dove la storia non solo si racconta, ma si vive, si studia e si progetta per il futuro.

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