TERNI – “Giovanni Colasanti. Una vita per la storia, la libertà e il socialismo” è il titolo del libro di Sergio Bellezza che sarà presentato martedì 6 maggio, alle ore 16.30, al Caffè letterario della Bct. Oltre all’autore interverranno Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione Buozzi, lo storico Angelo Bitti, Domenico Cialfi, presidente del Centro studi storici di Terni, e Franca Nesta, coordinatrice della Bct. Il libro, edito dalla Thyrus, inserito nella biblioteca di Memoria Storica, racconta la storia personale di Giovanni Colasanti, politico, archeologo e letterato.
Nativo di Ceprano, in Ciociaria, partecipò fin da ragazzo agli scioperi operai e alle proteste dei contadini. Studiò all’Università col professor Beloch. Conseguita la laurea, Colasanti abbracciò l’insegnamento e dopo Penna e Rieti arrivò a Terni come professore dell’istituto tecnico. Aderì su posizioni riformiste al Psi, nella cui sezione trovò compagni come Pietro Farini, Alessandro Romagnoli e Tito Oro Nobili, a cui s’aggiunse poi Angelica Balabanoff. Antimilitarista si batté contro la guerra di Libia; si autoaccusò a difesa dei suoi alunni, che avevano divulgato uno scritto antimilitarista mentre alla stazione i socialisti cercavano di fermare una tradotta di richiamati ternani. Si scontrò con l’Acciaieria, rileva il professor Cialfi, “contestandone con rilievi storico-sociologici la realtà di fabbrica e la politica opportunista, arrivando addirittura a chiedere la sua statalizzazione”.
I socialisti di Terni lo elessero in Comune con un alto numero di preferenze ma poi il tentativo di creare un sezione del Psri lo isolò politicamente, spingendolo ad emigrare a Costantinopoli. Al ritorno trovò l’Italia fascista contro cui si battè a lungo.