Acquasparta entra nella rete dei Comuni Amici delle Api: impegno per la biodiversità e tanti progetti

ACQUASPARTA – Alle api domestiche e selvatiche si deve il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e la garanzia di circa il 35% della produzione globale di cibo. Potremmo definirle le sentinelle della biodiversità. Ma non hanno vita facile. Nel 2016 FELCOS UmbriaANCI Umbria, APAU (Associazione Produttori Apistici Umbri) e APIMED (Federazione degli Apicoltori del Mediterraneo) hanno dato vita all’iniziativa dei “Comuni amici delle api” (già settanta le adesioni).

In questi giorni il Comune di Acquasparta ne è entrato a far parte. Lo ha annunciato l’assessore alla Cultura Guido Morichetti. “Un’iniziativa che a prima vista potrebbe sembrare di poco peso e di nicchia, è invece una scelta strategica e politica, sfidante e molto importante per tutti” e l’assessore spiega anche lo spessore internazionale che ha la rete. “E’ in sintonia con la strategia dell’UE per la biodiversità ‘Riportare la natura nelle nostre vite’ dove uno degli impegni chiave da realizzare entro il 2030 è l’inversione del calo degli impollinatori. La biodiversità è fondamentale per la salvezza e la salute della vita sul pianeta e le api sono garanzia e motore principale dell’impollinazione che riguarda il 75 per cento dei tipi di colture alimentari globali”. Morichetti ricorda poi che già a novembre Il Comune aveva realizzato un conferenza on line sulle api dal titolo La Giornata dell’Apiarium riscontrando un ottimo seguito e la presenza delle più importanti Università italiane.

“Questa iniziativa – sottolinea l’assessore – potrebbe diventare nel tempo un appuntamento annuale dove fare sintesi dello stato dell’arte in merito alla salvaguardia delle api e degli insetti impollinatori e la divulgazione dei sistemi naturali di estrazione del miele e delle modalità biologiche accertate. Come amministrazione stiamo strutturando un percorso ad obiettivi che porti il territorio ad essere pro biodiversità. Per questo motivo – continua Morichetti – abbiamo deliberato in Consiglio comunale, con voto unanime, l’ingresso nell’elenco dei Comuni amici delle api” ponendoci diversi obiettivi temporali. Tra queste il sostegno alle attività apistiche del territorio per farle diventare un’opportunità lavorativa e di inclusione sociale, l’incremento della coltivazione di specie arboree amiche delle api e il recupero delle buone pratiche agricole incentrate sulla sostenibilità. Oltre a questo anche la promozione culturale e formativa continua su questi temi, la realizzazione di un Giardino delle Api e di percorsi didattico- informativi e la promozione nelle scuole per sensibilizzare sul valore dei temi dell’ecologia e dell’economia circolare”.

Morichetti annuncia poi anche l’apertura di un rapporto istituzionale, culturale, sociale ed economico con la Slovenia, uno dei Paesi più attenti a questa tematica e che è Paese promotore presso le Nazioni Unite della Giornata Mondiale delle Api, costituita il 20 maggio, e che vede con interesse la collaborazione con la storia e la cultura scientifica dei Lincei di Acquasparta.  Due obiettivi come la Giornata dell’Apiarium e l’ingresso nei 70 comuni amici delle api in Italia, sono stati raggiunti e devono essere portati avanti.

Perché ad Acquasparta? Perché la straordinaria storia scientifica di questo luogo dove gli accademici Lincei produssero l’Apiarium, il primo trattato di descrizione microbiologica mediante osservazione al microscopio, e “dove si produce il miele più buono del mondo che talvolta fa a gara con lo zucchero, sia sotto l’aspetto del colore, sia sotto quello della solidità, sia infine sotto quello dell’uso… dove tra Acquasparta e Portaria si trovano le api regine più docili..”, così diceva e scriveva il principe Federico Cesi nel 1625, circa quattrocento anni fa2, afferma. “Ci piacerebbe festeggiare il quarto centenario dalla pubblicazione dell’Apiarium, avendo realizzato buona parte di questi obiettivi – aggiunge l’assessore – perché, come dice il piano strategico europeo, “proteggere e ripristinare la biodiversità è l’unico modo per preservare la qualità e la continuità della vita umana sulla Terra. Gli impegni proposti in questa strategia aprono la strada a cambiamenti ambiziosi e necessari, cambiamenti – conclude Morichetti – che garantiranno il benessere e la prosperità economica delle generazioni presenti e future in un ambiente sano”.

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