Al Colosseo arriva da domani il biglietto nominativo contro il bagarinaggio

ROMA – Per la nostra rubrica Dentro lo Stivale che solitamente volge lo sguardo oltre il confine regionale per allargarlo a quello nazionale, stavolta non indichiamo una mostra, un concerto, uno spettacolo teatrale ma una sostanziale novità che vale la pena conoscere: da domani, mercoledì 18 ottobre ci sarà un biglietto nominale per entrare al Parco archeologico del Colosseo così da arginare il dilagante fenomeno del bagarinaggio e del sovraffollamento incontrollato. Sarà acquistabile online sul sito colosseo.it, ma anche tramite call center e nelle biglietterie fisiche sul posto che potranno contare su una nuova postazione, oltre a quella già presente in piazza del Colosseo, a largo della Salara Vecchia/Via dei Fori Imperiali, che consentirà di raddoppiare il numero di ticket emessi sul posto e agevolerà le procedure di ritiro dei biglietti già acquistati online dai visitatori singoli, grazie a un totale di sei casse operative. Per fare ordine nel sistema di vendita, il ministero della Cultura ha inoltre stabilito che, fatto salvo il 20% di biglietti venduti in loco, la quota di ingressi soggetta a prenotazione online sarà ripartita in un 55% del totale destinato ai visitatori singoli e il restante 25% per i tour operator. Dal 1 novembre 2023, in concomitanza con il ritorno dell’ora solare, inoltre, il Colosseo aprirà alle visite dalle 8.30 (anziché dalle 9); proseguono invece fino alla fine dell’anno le visite speciali “Luna sul Colosseo”, che dal 31 ottobre si svolgeranno dalle 18 alle 22.

IL provvedimento, ha spiegato il ministro Sangiuliano, si è reso necessario visto l’estate che si è da poco conclusa oltre ad aver portato al Parco Archeologico del Colosseo un record di incassi, grazie a un numero di biglietti venduti superiore del 16% rispetto al corrispondente periodo pre-pandemico, ha evidenziato un diffuso malaffare proliferato come un parassita ai danni dei malcapitati turisti e del Parco stesso, braccati dai bagarini in cerca di facili e illegali guadagni all’ingresso dell’Anfiteatro Flavio. Ciò ha anche comportato un ingente affluenza di visitatori in difficoltà nell’acquistare il biglietto di ingresso (16 euro) sul sito ufficiale del Parco, dove spesso  posti disponibili risultano esauriti, e ha spinto fin troppi turisti nelle braccia di rivenditori e guide turistiche non autorizzate, alimentando un mercato parallelo a prezzi ampiamente maggiorati. Da qui il provvedimento per ripristinare la legalità, migliorando l’accessibilità al sito archeologico.

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