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Al museo diocesano e capitolare in mostra le opere della 19^ edizione “G.L.G Byron”

TERNI – Esposizione di opere partecipanti alla diciannovesima edizione del concorso  di Arte contemporanea premio Città di Terni “G.L.G” BYRON al museo diocesano di Terni. Iniziativa della “due colli” curata da sempre da Annarita Boccolini.
GLI ARTISTI IN MOSTRA
Ecco gli artisti partecipanti: Asia Aceto, Rita Baricelli, Nina Bartesaghi, Antony Liyoid Borzillo, Roberto Fabio Brucci, Donatella Bufaloni,  Sergio Cioccarelli, Matteo Curcio, Barbara De Zanet, Diego del Nilo, Katia Demyanova, Fulvia Diotti, Lucia Dragani, Salvatore Falco, Loredana Fantato,  Monica Fossati,  Silvio Gorelli, Stefania Grazioli, Matteo Guerra, Patrizia Lovati, Pierpaolo Mancinelli, Yrina Ostapyuk,  Isabella Paglino, Laura Pennesi, Paola Augusta Pettini, Serenella Polidoro, Milena Pozzatello, Franca Sacchi, Alessandro Scemi, Carmen Vecchio. Video espongono:  Antonietta Bonzella, Giovanna Visca. Fuori concorso: Teresa Ciaramella (vincitrice premio copertina), Alvaro Moroni, Giuseppino Proietti, Claudio Sireci, Massimo Sonnini.
Tutte le opere sono di grande interesse, sia come soggetto che le contraddistingue, sia come tecnica di  realizzazione. Una edizione, questa, che va ad arricchire quella lunga serie di eventi promossi su questo settore dalla “due colli”.
Ciò che colpisce al visitatore sono opere profonde e riflessive come ad esempio le espressioni artistiche di Rita Barigelli, romana con l’opera “Oltre il burqa” un acrilico su tela. Rita vive a Roma, dopo una lunga esperienza in India, Egitto, Arabia Saudita, luoghi che hanno segnato nel profondo e quindi condizionando  la sua vena artistica. Ha esposto in vari stati non solo europee.
Le opere esposte a questo concorso, rispecchiano i suoi sentimenti e la sua capacità aperta di esplorare l’intimo dell’ essere nel rispetto di ogni libertà, di fede e di genere.
“Oltre il burqa” e’ un’opera che rappresenta e trasmette al visitatore  grandi valori: dignità, libertà come quelli trasmessi da Meena Keshwar Kamal (opera a lei dedicata dalla Barigelli). Meena Afganistan 1956 – Pakistan 1987,  Ancora oggi viene considerata “eroina dell’ Afganistan” per aver dedicato la sua vita alla libertà, e per aver dato voce alle donne per i loro diritti costrette al silenzio: “Il dipinto, inserito nel burga, rappresenta l’anima di tutte le donne Afgane”.
Ecco, quindi, l’arte che si coniuga con l’ attualità, in un connubio perfetto con una realtà che va senza sosta nella direzione opposta a quei diritti fondamentali per l’ esistenza di ogni individuo uomo o donna che sia.

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