Al Piccolo teatro degli Instabili va in scena il narcisismo con "Cuore di cane" con Licia Lanera

ASSISI – In un momento in cui i teatri come tutta l’economia italiana vivono una fase molto particolare e delicata, il Piccolo Teatro degli Instabili invita il pubblico a non perdere la buona e sana abitudine di godere degli ottimi spettacoli che ci sono in giro, a partire dall’imperdibile “Cuore di cane” di Michail Bulgakov con Licia Lanera, in scena venerdì 5 marzo, alle ore 21,15. Un grande ritorno ad Assisi quello dell’artista pugliese (Premio Ubu 2014 come Miglior nuova attrice under 35)!
“Cuore di cane” è il primo capitolo della trilogia “Guarda come nevica“, con cui Licia Lanera porta in scena tre drammaturgie russe con protagonista la neve (oltre il testo di Bulgakov, Il gabbiano di Anton Cechov e Le poesie di Vladimir Majakovskij), al fine di rappresentare i vizi della società odierna, così narcisistica che a furia di rappresentare se stessa esclusivamente da un punto di vista estetico, ha perso ogni legame profondo con la realtà.
L’artista affronta il lavoro su “Cuore di cane” caratterizzandolo con una struttura musicale decisa, affidata al compositore di elettronica Tommaso Qzerty Danisi (finalista ai Premi Ubu 2019 con questo progetto sonoro): una molteplicità di suoni e di voci scaraventano lo spettatore nell’atmosfera moscovita e restituiscono forza pirotecnica alla scrittura. Tutte le voci sono affidate all’interpretazione di Licia Lanera che intraprende un percorso impervio negli abissi delle sue corde vocali, sperimentandone ogni possibilità: prima il cane, poi l’uomo, poi la donna.
In “Cuore di cane” Bulgakov racconta le vicende di Filipp Filippovic, un ricco scienziato che trapianta organi animali nei propri pazienti per donare loro l’eterna giovinezza. Un giorno decide di realizzare un’operazione diversa: impianta nel corpo di un cane randagio ipofisi e testicoli umani, intervento che genera avventure rocambolesche e fa venire a galla tragiche verità.
Attraverso il grottesco viene evidenziata una miseria di una società che ha perso la coscienza politica. È dunque dell’oggi che si parla in questo spettacolo, del qualunquismo, della deriva delle idee, dell’imbarbarimento o meglio dell’imbastardimento di una comunità.
 
di Michall Bulgakov
sound design: Tommaso Qzerty Danisi
luci: Vincent Longuemare
adattamento e regiaLicia Lanera
produzione Compagnia Licia Lanera
co-produzione TPE – Teatro Piemonte Europa

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