FOLIGNO – Incassa il riconoscimento del Parlamento Europeo il concorso “La Fabbrica nel Paesaggio” promosso dal Club per l’Unesco Foligno e Valle del Clitunno per puntare i riflettori sull’eccellenza architettonica e sul rispetto del paesaggio e dell’ambiente. “Data la chiara dimensione europea dell’iniziativa, è con grande piacere che accordo all’evento l’Alto Patrocinio”, ha scritto nel suo messaggio il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, a Gabriella Righi ispiratrice dell’iniziativa nonché presidente del Club.
A Foligno c’è grande soddisfazione per il ricoscimento che arriva da Bruxelles: un suggello vero e proprio al lavoro che il Club per l’Unesco Foligno e Valle del Clitunno porta avanti ormai da dieci anni con l’intento di promuovere un’utilizzazione dell’ambiente rispettosa del paesaggio, premiando le eccellenze che vi sono riuscite.
L’edizione 2019 si concluderà proprio a Foligno con le premiazioni in calendario per il 12 ottobre 2019 a palazzo Trinci: “Il Premio rappresenta un evento fondamentale nel panorama della tutela del paesaggio e dell’ambiente – sottolinea Maurizio Biondi, già vice presidente del club e segretario del concorso – indirizzato, come recita il Bando, ‘a operatori che hanno attivato iniziative e progetti dimostrando una particolare sensibilità nei confronti del Paesaggio’, è stato istituito nel 2010. Ad ispirarlo a Gabriella Righi, allora come oggi presidente del Club per l’Unesco Foligno e Valle del Clitunno, fu il magistrale intervento di recupero del trecentesco borgo di Solomeo eseguito da Brunello Cucinelli”.
La sua affermazione è stata determinata dalla crescente consapevolezza dei valori educativi che promuove, dalla condivisione e dal sostegno da parte della Federazione nazionale (Ficlu) e di quella europea (Efuca), dall’impegno e dalla passione profusi dai Club per l’Unesco nazionali ed esteri nel selezionare e candidare, anno dopo anno, le eccellenze imprenditoriali dei loro territori.
Simbolo della “Fabbrica nel Paesaggio” sono i quattro acquarelli sui temi fondanti “Educazione”, “Scienza”, “Cultura”, “Ambiente” creati dallo scomparso artista Sergio Marini, che del Club per l’Unesco folignate fu socio fondatore, riprodotti su altrettante formelle di marmo.
Il concorso si articola in due sezioni: la prima è riservata a imprenditori che abbiano realizzato o ristrutturato la sede della propria attività con particolare attenzione all’ambiente e al paesaggio, mentre la seconda accoglie amministrazioni e istituzioni che abbiano promosso, attuato o ristrutturato opere di utilità pubblica e sociale nel campo della pianificazione e gestione del territorio. Il giudizio è affidato ad una giuria costituita da rappresentanti delle associazioni internazionali e nazionali preposte alla salvaguardia del patrimonio paesaggistico, da esponenti del mondo della cultura e da docenti universitari, con l’obbligo di mantenere l’anonimato fino all’evento di chiusura del concorso. I criteri di valutazione sono ispirati alla Convenzione Europea del Paesaggio fermata a Firenze il 20 ottobre 2000 dai ministri della Cultura e dell’Ambiente del Consiglio d’Europa.
“Il programma Life – spiega al proposito nella sua missiva il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli – è lo strumento di finanziamento dell’Unione Europea per l’ambiente e l’azione per il clima, che sostiene, tra le altre cose, progetti nei settori delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e dell’uso del suolo. Tale programma promuove inoltre progetti che contribuiscono all’attuazione e allo sviluppo delle politiche e della legislazione dell’Ue e incoraggia la condivisione delle conoscenze e i piani d’azione a livello locale, regionale o nazionale”.
A contorno dell’edizione 2019, il Club per l’Unesco di Foligno e Valle del Clitunno ha organizzato, come di consueto, visite e conviviali mirati a far conoscere a quanti arrivano appositamente per le premiazioni, le ricchezze artistiche, culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche del territorio.
“Basti considerare che le dieci edizioni del concorso hanno visto la partecipazione di ben 200 ‘fabbriche’ italiane ed europee – aggiunge Maurizio Biondi – inanellando iniziative di imprenditori, amministrazioni ed istituzioni che si distinguono per importanza e bellezza: un campionario di ‘buone pratiche’ in terra di sviluppo sostenibile, una rapsodia di manifestazioni esemplari di un equilibrato rapporto tra bisogni sociali, attività economica e tutela del patrimonio culturale e naturale ai fini della sua trasmissione alle generazioni future. Coloro che, rendendosi ambasciatori dei propri territori, hanno raggiunto Foligno nei fine settimana ottobrini dedicati agli eventi di chiusura delle varie edizioni delcConcorso al fine di ricevere i riconoscimenti conferiti, sono stati migliaia”.
Le affermazioni umbre
Le candidature della nostra regione a cui a stato assegnato il primo premio sono tre:
-il recupero del Borgo di Solomeo, Corciano, da parte dell’imprenditore Brunello Cucinelli (2010) per aver magistralmente recuperato un borgo che si stava spopolando, promuovendolo a centro della sua vita familiare, imprenditoriale e sociale”;
-la Cantina della Tenuta Castelbuono, Bevagna, delle Cantine Ferrari Fratelli Lunelli Spa (2012) “per aver realizzato, con la sua opera firmata da un grande artista contemporaneo (ndr il maestro Arnaldo Pomodoro), una nuova ‘fabbrica’ in perfetta armonia ambientale con il territorio incontaminato in cui è inserita”;
-il recupero dell’Azienda Agricola Bachetoni, Spoleto (2018) “per il bellissimo intervento che si sposa in modo magico col paesaggio circostante e che dimostra un grande equilibrio fra restauro e cura dell’ambiente, con meritevoli attenzioni ecologiche nella produzione e negli stessi aspetti imprenditoriali”.
Vanno inoltre annoverate le numerose partecipazioni giudicate meritevoli di menzione speciale, a sottolineare il loro contributo alla valorizzazione della straordinaria e verde bellezza dell’Umbria.
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