Assisi, il sindaco Proietti: Non si giochi in Arabia Saudita la partita di Supercoppa

ASSISI – Appello alla Lega Calcio e alla Rai a non far giocare (e non trasmettere) la partita Juventus-Lazio in Arabia Saudita, paese in guerra con lo Yemen: “la Supercoppa italiana da disputare  in Arabia Saudita il 22 dicembre è un doppio inaccettabile insulto ai diritti umani”, le associazioni  Donne Ambiente Sardegna e il sindaco di Assisi Stefania Proietti, insieme al consigliere di Assisi Domani Carlo Migliosi, nella Sala della Conciliazione hanno denunciato “la gravità della decisione della Lega calcio e della Rai di offrire, per la seconda volta in un anno, al regime saudita la possibilità di far dimenticare le atrocità che commette nella violazione dei diritti umani e da anni anche a danno della innocente popolazione civile yemenita”.
Il sindaco Proietti ha espresso con voce ferma la sua indignazione: “Domenica si giocherà una partita di calcio che sarà macchiata di sangue perché si disputerà in un paese che sta distruggendo la vita di inermi, di bambini e donne, uomini e anziani. Da questo Comune lanciamo un appello a spegnere la tv, a boicottare l’evento, perché va difesa anche la dignità di un singolo gesto a favore della pace”. 
Don Tonio Dell’Olio, presidente Pro Civitate Christiana, ha invitato a “non farsi sopraffare dai soldi in violazione dei diritti umani, la promozione del calcio non può passare sopra le vittime innocenti uccise anche dalle bombe che si producono in Italia”.   
Lidia Frailis di DonneAmbiente Sardegna ha sottolineato che “è scandaloso dare risalto a un paese come l’Arabia Saudita che ha sempre disprezzato le donne e continua a violare i diritti di tutti”.  
“Una vergogna la decisione di promuovere (e trasmettere la partita) lo sport italiano in una terra che calpesta i diritti umani, abbiamo il dovere di fare qualcosa e anche presto”, ha detto Ennio Cabiddu di Sardegna Pulita. 
 Il consigliere comunale Carlo Migliosi, presentatore della mozione “Stop alle bombe costruite in Sardegna per la guerra in Yemen”, ha detto testuale: “Da Assisi, terra di San Francesco, si levi una voce forte contro la decisione di giocare la partita in Arabia Saudita, lo sport è bellezza e non può essere sporcato dalle bombe”. 
I pacifisti sardi erano accompagnati da don Angelo Pittau, infaticabile costruttore di pace, ha parlato di “una mobilitazione massiccia per fermare il massacro di uomini e donne, e bambini” e ha parlato di “una scandalosa complicità del governo italiano che ha autorizzato la vendita all’Arabia Saudita delle bombe killer prodotte in Sardegna”. 
 

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