Assisi, restaurata l’edicola del XVII sec. “Madonna con san Francesco, Santa Chiara e gli angeli”

ASSISI – Restaurata l’edicola sacra del XVII secolo “Madonna con San Francesco, Santa Chiara e gli Angeli”.

L’intervento è stato reso possibile grazie alle generose donazioni da parte del Comitato di Gemellaggio di San Francisco/Assisi, Roots of Peace, Knights of Saint Francis e American Friends of LoveItaly. Il prezioso affresco che si trova in via Frate Elia, a breve distanza dalla Basilica di San Francesco d’Assisi e attribuito a Vincenzo Giorgetti, è stato oggetto di un meticoloso intervento di restauro durato mesi.  Ora nuovamente nitida, l’immagine splende aiutata dall’istallazione di un nuovo sistema di illuminazione. Il restauro di questa edicola, con i suoi colori nuovamente vivi, e immagine nitida, segnala il rinnovo del legame vivente tra passato, presente e futuro. La lampada ad olio – sostituita ora con una fonte di luce a LED – continua ad accogliere tutti, abitanti, visitatori e pellegrini, nel segno di una pace antichissima.

Questo restauro è il primo tassello di un progetto più ampio guidato da LoveItaly, organizzazione non profit che lavora per la salvaguardia, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale italiano, che mira a ripetere l’intervento con altre edicole in Assisi a rischio di scomparsa permanente.  

HANNO DETTO

“A nome della comunità e dell’amministrazione di Assisi e per quello che questa città rappresenta nel mondo per i valori francescani di pace, accoglienza e solidarietà – ha detto il sindaco, Stefania Proietti, che ha fortemente voluto questo progetto – siamo veramente grati per il restauro di un’opera sacra a cui i cittadini sono particolarmente legati. Restituire alla originaria bellezza l’edicola di via Frate Elia è un gesto di amore verso la città di Assisi. Ringraziamo sentitamente il Comitato di gemellaggio San Francisco-Assisi, Roots of Peace, Knights of Saint Francis, e in particolare la fondazione LoveItaly che si è attivata per riportare all’antico splendore le edicole di Assisi, grazie a Tracy Roberts e a Luigi Capello per l’amicizia e l’affetto verso la nostra città, grazie alla Sister City Committee con Richard Armanino, Heidi Kühn e Angela Alioto che sono le anime del nostro gemellaggio con San Francisco di cui apprezziamo, con il gesto di oggi, i risultati concreti”.

“La nostra città è felice ed onorata – ha detto all’inizio dei lavori il sindaco di San Francisco, London Breed – che il Comitato di Gemellaggio di San Francisco/Assisi si è unito alle organizzazioni Roots of Peace e Knights of Saint Francis in questo programma culturalmente importante del restauro di antichi affreschi ad Assisi. Mi unisco al sindaco Proietti nel rendere gli onori a tutti coinvolti per questa dimostrazione di amicizia e cooperazione. Condividendo l’impegno di costruire ponti, Assisi e San Francisco hanno l’onore di sostenere fortemente questo speciale sodalizio”.

“LoveItaly sta lavorando insieme all’asse Assisi-San Francisco per trovare i fondi al fine di restaurare molte altre delle edicole sacre di Assisi”, ha dichiarato Tracy Roberts, vice presidente di LoveItaly. “Le edicole sono l’esempio perfetto di opere d’arte accessibili a tutti. Assicurare che i progetti di restauro da noi sostenuti siano patrimonio culturale fruibile è una caratteristica della nostra missione. La conservazione di molte delle edicole è minacciata, essendo esposte ad agenti atmosferici da secoli, ma siamo ancora in tempo per salvarle”.

Richard Armanino, presidente del Comitato di Gemellaggio di San Francisco/Assisi, ha commentato, “Il comitato di gemellaggio, insieme alla città e contea di San Francisco, è incredibilmente orgoglioso del nostro rapporto con la città di Assisi e il nostro coinvolgimento in questo importante restauro è un modo in più per dimostrare il nostro sostegno del rapporto che ci lega dal 1969”. 

“La celebrazione del restauro di questo storico affresco ad Assisi, la città di San Francesco – ha detto Heidi Kühn, fondatrice di Roots of Peace – è una testimonianza del nostro impegno condiviso non solo a preservare il patrimonio culturale, ma anche a coltivare una pace duratura attraverso il potere dell’agricoltura. Proprio come trasformiamo campi minati in terreni fertili per la crescita di frutteti, questo restauro ci ricorda che nutrire la bellezza dell’arte e della terra può ispirare speranza, abbattere divisioni e spargere semi di armonia per le generazioni a venire”.

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