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Bandecchi sulla Cascata: “E’ acqua che viene giù”. La risposta è “Terni Falls Festival”

TERNI – “È acqua che viene giù”. Con questa frase, pronunciata in una trasmissione televisiva in Campania, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi ha liquidato la Cascata delle Marmore. E non pago, ha rincarato: “È roba finta. L’hanno fatta i Romani. Comunque, tutte le volte che ci sono andato mi sono divertito. Il divertimento è stato soprattutto quando la spegnevano e l’acqua finiva di schizzare”. Parole che hanno fatto rapidamente il giro dei social, suscitando un’ondata di sconcerto tra i cittadini e gli operatori del turismo. Bandecchi, infatti, non è un turista di passaggio, bensì il sindaco della città e il presidente della Provincia che quella cascata ce l’ha nel cuore e nell’economia.

Sì, è vero: la Cascata delle Marmore è “fatta dai Romani”. Ma proprio in questo risiede il suo fascino. Frutto di un ingegno millenario (i lavori si concluderanno nel 1793, sotto il pontificato di Pio VI), è il più alto salto d’acqua artificiale d’Europa, grande opera d’architettura e d’ingegneria idraulica, simbolo della capacità umana di fare sintesi tra natura e cultura. Un patrimonio paesaggistico e storico che ogni anno richiama oltre mezzo milione di visitatori, disposti a pagare un biglietto per ammirare quella “roba finta” che, da secoli, incanta viaggiatori, poeti e artisti.

 

 

Terni Falls Festival: la risposta della cultura

A ricordare che la Cascata delle Marmore è molto più di un getto d’acqua ci pensa il Terni Falls Festival, ideato nel 2018 dall’associazione culturale Porto di Narni, approdo d’Europa con l’obiettivo di valorizzare il territorio Terni–Narni–Valnerina attraverso la memoria degli illustri viaggiatori del Grand Tour che, tra Sette e Ottocento, fecero di questi luoghi una tappa obbligata.

Patrocinato dal Comune di Narni e da Comune e Provincia di Terni, in collaborazione con la Diocesi di Terni–Narni–Amelia, tra i protagonisti del festival figurano quest’anno: l’Arciduca Leopoldo V d’Austria, che nel 1625 finanziò l’altare in marmo della Basilica di San Valentino e donò una preziosa reliquia; Stendhal, che nel 1825 scrisse al cugino che valeva la pena “fermare la carrozza tre ore a Terni per vedere la più bella cascata del mondo”; Alphonse de Lamartine, che definì Terni “pellegrinaggio dei geni” e trovò alle Marmore un amore tanto intenso quanto non corrisposto.

A loro sono dedicati gli incontri che si terranno il 15 novembre (ore 16:00) in bct – Biblioteca Comunale di Terni; il 22 novembre (ore 10:00) al Liceo Gandhi di Narni Scalo; il 23 novembre (ore 18:30) alla Basilica di San Valentino. Seguiranno altre iniziative, al momento in fase di progettazione.

Al Caffè letterario della biblioteca comunale, sabato 15 novembre ore 16:00, nella conferenza dal titolo La bellezza è una promessa di felicità si alterneranno gli interventi di: Annalisa Bottacin, professore associato di Lingua e Letteratura Francese, Università Ca’ Foscari di Venezia e Università di Trieste, esperta di Stendhal (Lo scrittore francese Stendhal visita la Cascata delle Marmore); Christian Armadori, studioso di storia locale, presidente dell’associazione Porto di Narni (Alphonse de Lamartine ammaliato da una Sibilla alla Cascata delle Marmore); Maria Laura Moroni, storica dell’arte, docente al liceo artistico Metelli (Un reale austriaco, un religioso spagnolo e la città di Terni per la costruzione della moderna basilica di San Valentino).

Il festival si sposta a Narni sabato 22 novembre con La bellezza salverà il mondo. La sindrome di Stendhal, convegno che si svolgerà dalle ore 10:00 alle ore 13:00 nell’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione superiore Gandhi. Ospiti il sindaco di Narni, Lorenzo Lucarelli, e l’assessore alla cultura, Giovanni Rubini, focus su uno dei maggiori rappresentanti del romanzo francese del XIX secolo, con letture, intermezzi musicali, proiezione di un corto e collegamento da remoto con la professoressa Annalisa Bottacin.

È scritta e interpretata da Stefano de Majo la pièce Leopoldo V d’Austria. Pene d’Amor Perdute tra Vienna e Terni, spettacolo per organo e attore con la musica di Aoi Nakamura che domenica 23 novembre alle 18:30, dopo la Messa, sarà rappresentato alla Basilica di San Valentino. Si rievocheranno i legami dell’arciduca Leopoldo con Terni e gli importanti riconoscimenti tributati dagli Asburgo alla città.

Così, mentre il Sindaco Bandecchi, a favor di telecamera, ironizza sull’acqua che si spegne, Terni Falls Festival riaccende la memoria culturale e sentimentale di un capolavoro che è insieme storia, ingegno, bellezza e identità anche quando l’acqua smette di “schizzare”.

 

 

A proposito di acqua che viene giù

A riportare la discussione sul piano della concretezza è l’intervento social di Sandro Piccinini, ex consigliere comunale, attuale segretario della sezione marmorese del Pd, sempre attento alle condizioni del territorio:

“A proposito di acqua che viene giù… è roba finta… e comunque porta un sacco di soldi e turisti… Parliamo delle dichiarazioni sulla Cascata delle Marmore. Questa è la situazione: muro di contenimento del viale che porta alla specola di Pio VI sul retro del box dell’operatore dei servizi turistici: intervenire prima che cada giù. Gomma antiscivolo sulle scalette che conducono alle passerelle: intervenire prima che qualcuno si rompa una caviglia. Asfalto della strada che collega le passerelle al sentiero del belvedere superiore: intervenire prima che qualcuno si rompa l’osso del collo”.

Un promemoria secco e preciso che fotografa la necessità di una manutenzione continua e accurata, se si vuole che la “roba finta” resti un gioiello del turismo umbro.

                                                                                                                                                                                                                                       Lorella Giulivi

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