“Cammelli a Barbiana. Don Lorenzo Milani e la sua scuola” chiude la stagione dell’Excelsior di Bettona

BETTONAVenerdì 10 maggio alle 20.45  al Teatro Excelsior Bettona  va in scena l’ultimo spettacolo della Stagione Cammelli a Barbiana. Don Lorenzo Milani e la sua scuola, di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, con Luigi D’Elia, per la regia di Fabrizio Saccomanno, Premio della Critica al Palio Ermo Colle 2023. Lo spettacolo è in replica anche sabato 11 maggio alle ore 10.

LO SPETTACOLO

Luigi D’Elia, ph Eliana Manca

“Un ragazzo ricco, sorridente e pure bello. In lotta con la scuola e la sua famiglia. I domestici di casa – si legge nella nota di presentazione dello spettacolo – lo chiamano signorino, e a lui non va giù. Ma è un figlio di papà che, mentre i ragazzi della sua età vanno a combattere per Mussolini, studia da pittore. Eppure, sotto le bombe dell’estate del ‘43 lascia la sua bella e comoda vita per farsi prete, senza immaginare che quasi quindici anni dopo verrà esiliato in mezzo ai boschi dell’Appennino toscano dalla sua stessa Chiesa. Ma proprio lassù questo ragazzo ricco, sorridente e pure bello darà vita – con pochi ragazzi di mezza montagna – al miracolo della Scuola di Barbiana, diventando il maestro più rivoluzionario, dinamitardo e rompicoglioni del dopoguerra italiano: don Lorenzo Milani. La storia di Lorenzo, prete, maestro e uomo, è scritta a quattro mani da Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, un racconto che parla agli adulti dopo quattro narrazioni premiate tra i migliori lavori del teatro ragazzi italiano negli ultimi anni. È la storia di una scuola nei boschi, dove si fa lezione tra i prati e lungo i fiumi, senza lavagna, senza banchi, senza primo della classe e soprattutto senza somari né bocciati. Lassù c’è tutto il tempo che serve per aspettare gli ultimi. Una storia raccontata da Luigi D’Elia, un artigiano della narrazione e un educatore ambientale. Luigi D’Elia, con i bambini, i ragazzi e le maestre ci lavora da oltre quindici anni tra la natura e i banchi di scuola. Cammelli a Barbiana – conclude la nota – è un racconto a mani nude, senza costumi e senza scena. Un racconto duro, amaro, ma allo stesso tempo intessuto di tenerezza per quel miracolo irripetibile che è stata la scuola di Barbiana, e con tutta la sorpresa negli occhi di quei ragazzi dimenticati che, un giorno, videro un cammello volare sulle loro teste”.

Foto di copertina: Michela-Cerini

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È possibile prenotare al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20.

Acquisto online: www.teatrostabile.umbria.it

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