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Celebrata la memoria del dies natalis di sant’Ercolano patrono di Perugia e dell’Università

PERUGIA – Oggi, domenica 12 novembre, celebrazione eucaristica in memoria del dies natalis di sant’Ercolano, vescovo e martire, patrono della città e dell’Università di Perugia. La cerimonia si è tenuta nella chiesa trecentesca a pianta ottagonale intitolata al Santo, a cui hanno partecipato anche le istituzioni civili, del mondo accademico, del Sodalizio di San Martino, istituzione cinquecentesca laica di carità proprietaria del luogo di culto, e dei cinque Rioni medioevali della città, le Porte San Pietro, Eburnea, Santa Susanna, Sant’Angelo e Sole.

L’arcivescovo Ivan Maffeis

L’arcivescovo si è soffermato su tre caratteristiche che emergono dalla figura di sant’Ercolano. Innanzitutto quella di “dare la vita per gli altri… L’immagine del Pastore che diventa ancora più chiara nel contrasto con quella del mercenario. Il mercenario, nella storia di ieri e storia di oggi, è uno pagato per fare il suo lavoro, ma proprio perché gli altri non gli appartengono non si espone per loro e davanti al pericolo mette in salvo fondamentalmente sé stesso. Il Buon Pastore non abbandona gli altri, perché li ritiene più preziosi della sua stessa vita”.

La seconda caratteristica è quella della “conoscenza intima del Pastore che ha del suo Gregge e sappiamo quanto è difficile conoscere l’altro ed anche se stessi. Conoscere l’altro significa sentirsi partecipe di quello che l’altro vive, intuirne le sue preoccupazioni, sofferenze, attese, gioie… Siamo un mistero abitato dalla luce e dall’amore di Dio che ci porta a riconoscere la dignità di ogni persona e di cercare di vivere i nostri rapporti nella fraternità, nella riconciliazione, nel rispetto e nella pace”.

La terza e ultima caratteristica, ha sottolineato l’arcivescovo, è quella del Buon Pastore che “non conosce confini, ha l’orizzonte aperto, sa vedere la persona e questo diventa un richiamo e un criterio che ci impedisce a costruire muri che indeboliscono ciascuno”.

L’omaggio del sindaco

La celebrazione in memoria del dies natalis di sant’Ercolano, che ha visto concelebrante il rettore della chiesa, don Francesco Benussi, ed animata dal coro dei “Madrigalisti di Perugia”, si è conclusa con l’omaggio tradizionale del cero votivo da parte del sindaco Andrea Romizi, acceso accanto al reliquiario del Santo Patrono.

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