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Chiamata per Gaza, incontro con il giornalista Safwat Kahlout

SPOLETO – Parlare di Gaza, di cosa è successo e sta accadendo in Palestina. L’orrore dello sterminio a Gaza viene raccontato dall’informazione mainstream non come la conseguenza di una colonizzazione o dell’apartheid israeliana ma come uno scontro tra la civiltà della sola democrazia mediorientale e la barbarie. Ogni giorno si allargano le dimensioni del massacro palestinese, la devastazione di Gaza, la carestia usata come arma di guerra, l’assassinio mirato dei giornalisti e dei testimoni. Mentre assistiamo all’invio di influencer che raccontano la “loro” verità su cibo e aiuti.

Perché questa conflitto è così difficile da raccontare? Cosa è successo e cosa sta succedendo a chi cerca di dare voce? E cosa sta succedendo all’informazione nelle democrazie europee, cosa sta succedendo all’informazione italiana? I giornalisti a Gaza hanno pagato un tributo pesantissimo, ma permane forte la consapevolezza di dover continuare a mostrare l’orrore del genocidio a tutto il mondo.

Se ne discuterà sabato 20 settembre a Spoleto presso la biblioteca Montagne di libri, in via Busetti (accanto allo Sportello del cittadino) con il giornalista Safwat Kahlout, “Colomba d’oro per la pace” 2024. Palestinese, laureato in lingua e letteratura inglese a Gaza, ha poi continuato a studiare in Italia. Ha lavorato come producer dalla Palestina e da Gaza con e per i principali media internazionali: l’australiana ABC, la canadese CBC, l’inglese BBC, la RAI, i quotidiani The New York Times e The Guardian. Ha collaborato e scritto per il Corriere della Sera, la Repubblica, La Stampa. Nel 2010 ha iniziato a lavorare per Al Jazeera prima come producer, poi come giornalista a Gaza. Sempre per Al Jazeera ha seguito i conflitti Israele-Gaza.

All’incontro di sabato 20 settembre partecipa Mari Franceschini, vicepresidente nazionale Anpi. Coordina Elisabetta Proietti, giornalista.

L’incontro intende onorare le ultime parole di Anas al-Sharif, giornalista e videomaker ucciso lo scorso 10 agosto nel raid aereo israeliano vicino all’ospedale di Al-Shifa: “Vi affido la Palestina. Non dimenticate Gaza”.

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