Con l’Aics per diventare moschettieri dell’ambiente in una gara dove si vince tutti

PERUGIA – Era stata programmata per il 2020, in pausa forzata fino adesso, si è svolta venerdì 25 marzo in via dei Priori a Perugia la Rifiu-Thlon, gara di raccolta di piccoli rifiuti a premi organizzata da Aics, fortemente voluta dall’Associazione Priori e dalla sua presidentessa Maria Antonietta Taticchi.

L’Aics, Associazione Italiana Cultura Sport è un’associazione senza scopo di lucro, che nasce nel 1962 a Roma come ente nazionale di promozione sportiva. Da questo ambito, nel corso degli anni estende progressivamente il proprio raggio d’azione alla solidarietà, alla cultura, alle politiche sociali, al terzo settore, al turismo sociale, all’ambiente, all’attenzione verso gli emarginati ed i diversamente abili, alla protezione civile ed alla formazione.

 

 

Da via dei Priori alcuni bambini e bambine  della scuola primaria Fabretti sono partiti, armati di entusiasmo, pinze raccoglitrici e sacchettini, per scandagliare le strade limitrofe alla ricerca di rifiuti e sono tornati con più consapevolezza e il titolo di “moschettieri per l’ambiente”.

“Sono tanti anni che lo facciamo – spiega Andrea Nesi, responsabile nazionale della commissione cultura – ed è un marchio che abbiamo registrato. Rifiu-thlon, un neologismo inventato da noi, è una gara che non è una gara, veicolo per avvicinare i più giovani alle tematiche ambientali in maniera divertente. Non è una gara perché poi noi li premiamo tutti anche se all’inizio non glielo diciamo e non c’è competizione perché spieghiamo loro che non vince chi raccoglie di più.

Ci teniamo a sottolineare che questa non è una raccolta rifiuti perché come la vediamo noi non sono i bambini a dover pulire quello che sporcano gli incivili. Noi lavoriamo su ciò che viene definito l’empowerment, l’accrescimento della coscienza critica attraverso il gioco. La Rifiu-thlon è un vero e proprio sistema educativo”.

 

Al ritorno dalla raccolta, eseguita sempre in maniera differenziata, c’è anche spazio per una breve spiegazione sul tipo di rifiuto raccolto, ma sempre in maniera leggera e semplice per non far calare l’attenzione: “Le pinze raccoglitrici sono la svolta di questa attività – prosegue Nesi – appena le vedono scatta in loro la voglia di gioco, sono uno dei segreti del successo di questo tipo di evento.

Un evento che non si conclude con la giornata ma diventa poi spunto all’interno del percorso didattico”.

 

 

“Siamo stati molto felici di poter partecipare a questa iniziativa – conferma uno degli insegnanti dell’Istituto Comprensivo Perugia 3 coinvolto nell’attività –  perché noi come scuola ci stiamo impegnando molto in progetti di divulgazione ambientale e attività legate a queste tematiche. E’ chiaro però che vivere una giornata in cui i ragazzi possono vedere con i loro occhi ciò che altri cittadini fanno è tutta un’altra cosa. In questo piccolo giro da San Francesco al Prato fino al parco della Cupa, abbiamo trovato cose incredibili. Mettere in pratica quello di cui a scuola parliamo ogni giorno, per noi è di fondamentale importanza”.

 

“Coinvolgere la scuole in questa gioco gara – prosegue Sonia Gavini, dirigente nazionale – contribuisce alla creazione nei più piccoli di una coscienza rispettosa del luogo in cui si vive ma anche a pensare che è da noi che deve partire il cambiamento senza aspettare che ci sia sempre qualcuno sopra che ci risolve i problemi.

Se iniziamo fin da piccoli a collaborare, a fare rete, forse staremo meglio tutti quanti. Questa è la filosofia delle nostre iniziative che vanno dal sociale allo sport alla cultura. Siamo molto contenti quando si creano queste sinergie perché è insieme che si fanno le cose”.

Francesca Verdesca Zain

 

Articoli correlati

Commenti

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com