SPOLETO – Si avvia al termine la stagione 2025 di Spoleto Jazz, e lo fa nel segno dell’eccellenza con un concerto attesissimo: sabato 22 novembre alle ore 21:00, il Teatro Caio Melisso ospiterà il trio di Alfredo Rodríguez, uno dei pianisti più brillanti della scena jazz internazionale, affiancato da Yarel Hernandez al basso e Michael Olivera alla batteria. Un appuntamento imperdibile che sta avviandosi verso il tutto esaurito, a conferma dell’entusiasmo crescente con cui il pubblico ha seguito l’intera rassegna. Il jazz, con il suo linguaggio universale e sfaccettato, ha saputo parlare a una città storicamente legata ad altri mondi sonori, trovando nel cuore degli spettatori una partecipazione calda, emotiva e autentica.
Il concerto finale vedrà protagonista Alfredo Rodríguez, con un progetto che è un’esplosione di energia, ritmo e raffinatezza, capace di fondere in modo naturale le radici caraibiche con il linguaggio del jazz contemporaneo. Con il suo trio Rodríguez porta sul palco un suono inconfondibile, in cui percussioni incalzanti, armonie sofisticate e improvvisazione si intrecciano in un’alchimia travolgente.
Nato a L’Avana, Rodríguez ha iniziato il suo percorso artistico studiando pianoforte classico presso il Conservatorio della sua città. Fin da giovanissimo ha dimostrato una naturale inclinazione alla composizione e all’improvvisazione. La svolta arriva nel 2006, quando viene scoperto da Quincy Jones durante il Montreux Jazz Festival: colpito dal suo talento, il leggendario produttore decide di affiancarlo nella realizzazione del suo primo album, Sounds of Space (2012), che segna l’inizio di un percorso artistico ricco di esplorazioni timbriche e contaminazioni culturali.
Da allora, Rodríguez ha saputo conquistare pubblico e critica in tutto il mondo grazie a una discografia sempre più matura e personale. Tra i suoi lavori più significativi si segnalano Tocororo (2016), un omaggio alla diaspora cubana, The Little Dream (2018) e Dialogue (2019), realizzato in duo con il percussionista Pedrito Martínez, con cui esplora l’interazione tra ritmo, spiritualità e improvvisazione. Il suo album più recente, Coral Way (2023), rappresenta una nuova evoluzione del suo stile: un tributo vibrante alle radici afro-cubane del jazz, arricchito da influenze pop, urban e un’energia contagiosa, senza mai perdere la profondità e l’eleganza del linguaggio jazzistico.
Artista dalla versatilità straordinaria, Rodríguez ha collaborato con figure di spicco come Chucho Valdés, Robert Glasper e Jon Batiste, portando il suo pianismo in contesti artistici diversi, ma sempre coerenti con la sua visione. Nel 2015 ha ricevuto una nomination ai GRAMMY Awards per il suo arrangiamento di Guantanamera, nella categoria “Best Arrangement, Instrumental or A Cappella”, confermando anche il suo talento nella scrittura e nella rilettura creativa del repertorio tradizionale.
Il suo ritorno in Italia, in un teatro dalla bellezza intima come il Caio Melisso, rappresenta un’occasione rara per ascoltare dal vivo un artista che coniuga passione latina, virtuosismo e profondità espressiva, offrendo un’esperienza musicale capace di toccare corde universali. Un gran finale che si preannuncia memorabile.
Per informazioni, biglietti e dettagli sul programma:
visioninmusica.com | www.comune.spoleto.pg.it


