PERUGIA – Si sono concluse le riprese de Le Voci del Tevere, mediometraggio firmato da Antonello Lamanna e Federico Menichelli, dedicato al patrimonio culturale e al paesaggio sonoro del Tevere e dell’Umbria. Il trailer sarà presentato il 3 settembre 2025 alla Hollywood Celebrities Lounge, in occasione dell’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e successivamente, nel mese di ottobre, alla 20ª Festa del Cinema di Roma. L’annuncio è stato dato nel corso di una gremita conferenza stampa ospitata a Palazzo Gallenga, sede dell’Università per Stranieri di Perugia, alla quale hanno preso parte il prorettore dell’Unistrapg, prof. Francesco Asdrubali; la presidente della Regione Umbria; l’assessore del Comune di Perugia, Fabrizio Croce; il direttore generale dell’Unistrapg, Luigi Botteghi; la prof.ssa Chiara Biscarini, delegata alla ricerca e direttrice del Centro Warredoc; Maura Marchegiani, delegata Unistrapg alla sostenibilità; Federico Gori, presidente dei Mestieri del Cinema Umbri; Giacomo Leonelli, amministratore unico di Adisu Umbria; Matilde Pennacchi, presidente della società cinematografica Studio Lumière; insieme agli autori del film, Antonello Lamanna e Federico Menichelli.
Il progetto, sostenuto e promosso dall’Università per Stranieri di Perugia insieme all’Anci Umbria e ad un’ampia rete di enti pubblici e privati, è prodotto dalla Società Studio Lumière di Perugia, presieduta da Matilde Pennacchi.
Il soggetto del film è frutto delle attività di ricerca etnolinguistica e antropologica avviate a partire dagli anni Duemila all’interno dell’Ateneo con il Progetto Voxteca (diretto da A. Lamanna), ricerche che hanno contribuito, tra l’altro, alla creazione e promozione del Parco fluviale del Tevere. In questo senso, il docufilm è anche la valorizzazione e la disseminazione pubblica di un patrimonio demoetnoantropologico maturato nel tempo.
Dodici giorni di riprese itineranti lungo le rive del Tevere umbro hanno permesso di catturare non solo il patrimonio culturale e ambientale di un fiume millenario, ma anche l’universo umano e simbolico che vi gravita attorno. Le storie di pescatori, lavandaie, barcaioli e contadini si intrecciano con le memorie di chi ha abitato lungo le sue sponde, restituendo una geografia emotiva che unisce quotidiano e straordinario. La voce poetica della giovane protagonista guida il viaggio con lo sguardo curioso dell’adolescenza, intrecciando esperienza personale e memoria collettiva in un racconto che unisce etnografia, paesaggio sonoro e cinema poetico, restituendo il Tevere come spazio vivo e polifonico, luogo di identità e immaginazione.
Francesco Asdrubali, prorettore dell’Unistrapg «In questo docufilm vengono declinati in chiave lirica temi che costituiscono alcuni dei comporti più importanti dell’offerta didattica dell’Università per Stranieri di Perugia: quello della sostenibilità, della valorizzazione del territorio e quello dell’acqua. A questi ambiti disciplinari l’ateneo ha dedicato un corso di laurea, un dottorato e un master, con sede a Norcia, nell’ambito del Progetto Fenice, che tratta i temi idrici, ricostruttivi e di ritessitura della dimensione socioeconomica e culturale delle zone vulnerate dai terremoti che hanno devastato il centro Italia. Questo film è un prodotto corale, nato nell’abito del nostro ateneo e che mette insieme, armoniosamente, molte realtà del territorio. È un esempio di eccellenza che parte dal basso».
Federico Gori, Presidente Anci Umbria: «Il docufilm che presentiamo oggi è un simbolo dell’energia che scorre in questi territori: il tema è il maggiore fiume che attraversa la nostra regione, la produzione è umbra, la troupe è umbra, gli attori sono umbri. La nostra regione e la sua capacità di racconto ‘sensoriale’ della sua dimensione più autentica deve essere valorizzata».
Luigi Botteghi, Direttore Generale Unistrapg «Questo progetto dimostra come l’Università possa essere motore di innovazione non solo scientifica ma anche creativa, rafforzando le sinergie tra istituzioni e comunità locali».
Chiara Biscarini, Delegata alla ricerca e Direttrice del Centro Warredoc «Il film si intreccia con la nostra ricerca sul territorio e sulle sue identità: il Tevere è un archivio vivente di memorie, tradizioni e resilienze che meritano di essere raccontate».
Maura Marchegiani, Delegata alla Sostenibilità Unistrapg «Questa produzione valorizza la sostenibilità culturale e ambientale, mostrando come il paesaggio e le comunità possano diventare protagonisti di nuove narrazioni condivise».
Federico Gori, Presidente Mestieri del Cinema Umbri «Il film è un esempio concreto di collaborazione tra maestranze, enti e istituzioni. Un modello che, anche in assenza di strumenti stabili come la Film Commission, dimostra la vitalità del cinema in Umbria».
«Il primo pregio di questo docufilm tutto umbro, – ha sottolineato l’assessore al turismo del Comune di Perugia, Fabrizio Croce – frutto di un importante sforzo realizzativo, consiste nell’aver attivato una vera e propria rete territoriale. Sono infatti numerosi i comuni coinvolti, con l’Anci Umbria a fare da trait d’union. Perugia condivide appieno un tipo di approccio capace di superare i confini territoriali nella elaborazione delle politiche, ad esempio in ambito culturale, ambientale e turistico. Unendo le forze possiamo valorizzare al meglio il Tevere e i territori da esso attraversati, ed è ancor più utile farlo in forme innovative grazie a cui il nostro patrimonio di tradizioni e storie riemerge nel modo più moderno e suggestivo».
«Credo che l’Università per Stranieri di Perugia possa rappresentare un partner strategico in questo progetto – sottolinea Chiara Biscarini, delegata alla ricerca e direttrice del Centro Warredoc – soprattutto in un anno di particolare rilevanza per il nostro Ateneo, quale quello del Centenario. Grazie alla sua vocazione internazionale, all’autorevolezza accademica e all’impegno sui temi ambientali, un mediometraggio dedicato al patrimonio culturale e al paesaggio sonoro dell’Umbria può diventare un veicolo per diffondere l’identità della regione e un progetto pilota per la costruzione di un brand audiovisivo umbro a vocazione internazionale».
«Il docufilm – ha sottolineato Maura Marchegiani – affronta, inoltre, in chiave narrativa e visiva, i temi della sostenibilità ambientale, sociale e culturale, in coerenza con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, valorizzando forme di vita e relazioni legate al fiume, all’ecologia dei luoghi e alla trasmissione dei saperi locali. Un approccio in linea con l’impegno dell’Università per Stranieri di Perugia, che ha fatto della sostenibilità un asse portante della propria didattica, ricerca e progettualità internazionale».
Giacomo Leonelli, Amministratore Unico di ADISU «Sostenere un progetto come Le voci del Tevere significa investire sui giovani e sulla loro formazione, offrendo opportunità di crescita professionale e culturale che nascono dal nostro territorio e parlano al mondo».
«Si tratta di un docufilm – spiega Antonello Lamanna – che osserva il Tevere come specchio dell’identità dell’Umbria, intrecciando memorie, voci e paesaggi sonori. Dal punto di vista antropologico, il film ha raccolto non soltanto testimonianze di vita e di lavoro, ma anche tracce del patrimonio immateriale, canti popolari, gestualità e rituali legati all’acqua, memorie di pratiche comunitarie e narrazioni orali tramandate di generazione in generazione. Emergono così figure liminali e archetipiche – dee fluviali, streghe d’acqua, madonne miracolose – che fanno del Tevere un luogo mitico e simbolico, specchio delle sue stratificazioni culturali e storiche. Accanto a questa dimensione visiva e narrativa, il film sviluppa anche una vera e propria narrazione acustica, il paesaggio sonoro del fiume Tevere diventa una seconda voce che accompagna e completa il racconto».
«L’auspicio – sottolineano coralmente Federico Menichelli, presidente dell’Associazione Mestieri del Cinema Umbri e Matilde Pennacchi, produttrice del film e presidente dell’Associazione cinematografica “Studio Lumiere” – è che, accanto a una distribuzione regionale, il film possa intraprendere un percorso di più ampio respiro, con una diffusione nazionale e internazionale e la partecipazione a festival cinematografici esteri. Ora che il film è stato girato, il passo decisivo è venderlo. portarlo sul mercato e trasformare il lavoro creativo in un prodotto capace di circolare, perché senza distribuzione non c’è futuro nemmeno per il cinema d’autore. In un momento in cui l’Umbria Film Commission è sospesa, la rete dei Mestieri del Cinema Umbri rilancia con determinazione, offrendo un’opera unica e ribadendo l’urgenza di sostenere artisti e tecnici che vivono e lavorano nella nostra regione.
In attesa di una legge regionale capace di tutelare e promuovere chi produce cultura e cinema in Umbria, il film vuole essere un segnale concreto di vitalità e creatività del nostro territorio».
Il mediometraggio è stato realizzato interamente con una troupe di 25 professionisti umbri appartenenti all’Associazione dei Mestieri del Cinema Umbri, e sostenuto da una rete di enti locali, tra cui Comune di Perugia, Comune di Collazzone, Comune di Fratta Todina, Comune di San Giustino, Comune di Montone, Comune di
Marsciano, Adisu, Gesenu, Voxteca; Umbria Acque, Coop. B+ – Consorzio ABN, Comitato provinciale A.I.C.S. Perugia, EcoMuseo del Tevere di Pretola, Protezione Civile di Orvieto.
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Il Cast interamente umbro:
Valeria Ciangottini, Artemisia Levita, Michele Nani, Francesco Bolo Rossini, Mirko Frezza, Andrea Cagliesi, Alfiero Toppetti, Mauro Cardinali, Mauro Silvestrini, Daniele Biagini, Massimo Boncompagni, Andrea Bucci, Giuliana Gattari, e ben due miss Umbria: Lucrezia Lucchetti e Cecilia Alma Levita.
Gli sponsor
Marchi Auto, G.A.N. Conad Superstore; Golden Brasil Coffee; le società audiovisive del territorio: 2M on the Rocks di Norcia; La Preziosa Veste di Foligno; Smart Video di Montone; Daniele Marinelli Sound Designer di Perugia; Marco Lebel Productions di Fabriano-Perugia; Ass. Medem di San Giustino; Ramonero ASD Rievocazione Storica e Bjarkamal GRV gioco di ruolo dal vivo di Corciano.
La troupe
Regia: Federico Menichelli
Aiuto Regia: Matilde Pennacchi
Soggetto: Antonello Lamanna [Voxteca – Unistrapg]
Direttore di Fotografia: Matteo De Angelis
Sceneggiatura: Antonello Lamanna, Federico Menichelli
Ispettore di produzione: Francesco Belladonna
Assistenti di produzione: Elisa Angeli, Stefano Cimarelli
Supporto alla produzione: Maria Tea Varo
Fonica in presa diretta: Daniele Marinelli
Segretaria di edizione: Claudia Brizzi
Seconda unità di ripresa: Walter Balducci
Focus Puller: Marco Lebel
Aiuti operatore: Eric Souqi, Matteo Stopponi
Droni: Andrea Lucarelli
Scenografie: Catalina Triana, Chiara Ghigi
Aiuto Scenografie: Paolo Angeletti, Silvia Capoccia
Casting: Mauro Silvestrini e Associazione Medem di San Giustino
C: Maria Grazia Silvestri, Catia Bazzucchi, Simona Calisti
Make up: Carla Caiello, Manila Basolini
Tirocinanti Adisu/Radiophonica nei vari reparti: Andrei Sandru, Francesco Serena, Ilenia Salvatori, Ylenia Charcoal, Diana Ilascu
PATROCINI
UNIVERSITA’ PER STRANIERI DI PERUGIA
ANCI UMBRIA
VOXTECA (Unistrapg)
COMUNE DI PERUGIA
COMUNE DI ASSISI
COMUNE DI CITTA’ DI CASTELLO
COMUNE DI MARSCIANO
COMUNE DI MONTONE
COMUNE DI SAN GIUSTINO
COMUNE DI COLLAZZONE
ASSOCIAZIONE DEI MESTIERI DEL CINEMA UMBRI
LEGAMBIENTE UMBRIA
ECOMUSEO DEL TEVERE
RCI – RETE CINEMA INDIPENDENTE NAZIONALE
AFCI – ASSOCIAZIONE FILM COMMISSIONERS INTERNATIONAL (USA)