Concluso il ciclo di incontri di Claudia Aliotta sul potere della musica nel cinema

CITTA’ DELLA PIEVE – Si è concluso lo scorso mercoledì al Palazzo della Corgna di Città della Pieve il corso “Il potere della musica nel cinema” organizzato dalla Libera Università di Città della Pieve per l’anno accademico 2023-24. Il ciclo di incontri è stato tenuto dalla professoressa Claudia Aliotta che, oltre ad aver svolto in passato attività di critico cinematografico al Corriere del Mezzogiorno e su riviste specializzate del Cinit, è attualmente docente del Liceo Musicale di Perugia e speaker al Dot Radio dove conduce la trasmissione musicale “Open Space”. 

“Le lezioni – si legge nella nota stampa che dà conto dei contenuti del corso – hanno voluto mettere in luce il contributo insostituibile che la musica ha apportato in quella cinematografia in cui si è configurata come elemento strutturale della narrazione filmica. Nel percorso elaborato e condotto dalla Aliotta sono state prese in esame alcune pellicole in cui la musica ha rivestito un ruolo da protagonista sia a livello comunicativo sia narrativo per mettere in evidenza come questo mezzo di espressione artistica sia capace di svelare il mondo interiore dell’essere umano, essere strumento di riscatto, formazione, crescita e guarigione. 

Le pellicole proposte sono state “La musica nel cuore – August Rush” di Kirsten Sheridan, “Il solista” di Joe Wright, “Il Concerto” di Radu Mihaileanu e “Film Blu” capolavoro di Krzysztof Kieslowski, primo capitolo della trilogia che comprende anche “Film Bianco” e “Film Rosso”, recentemente ritornato nelle sale cinematografiche in occasione del trentennale dalla sua uscita. I lungometraggi sono stati introdotti da una breve sinossi e nel corso visione sono state messe in evidenza le sequenze più importanti per cogliere in profondità la funzione della musica e dar modo ai partecipanti di esprimersi successivamente in un dibattito finale.  Attraverso questo ciclo di appuntamenti – conclude la nota stampa – è stato possibile non solo esaminare opere dal valore culturale e artistico pregevole, ma anche celebrare la musica come forza vitale in grado di cambiare l’essere umano, filo invisibile capace di unire le persone e motore dell’anima”.

 

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