Continua la protesta dei tirocinanti di area medico-sanitaria: rivendicano il vaccino al pari di medici e infermieri

PERUGIA – Continua la protesta degli studenti di area medico-sanitaria in vista della votazione dell’assemblea legislativa regionale del 18 febbraio sulla mozione per l’estensione della copertura vaccinale anche ai tirocinanti universitari. Gli studenti dell’area medico sanitaria hanno promosso una foto-petizione e inviato una lettera aperta ai consiglieri regionali di maggioranza e opposizione, perché votino a favore di questa proposta.

“In vista del Consiglio regionale straordinario di giovedì 18 febbraio, in quanto studenti tirocinanti dell’area medico-sanitaria, Vi chiediamo di votare favorevoli alla mozione che verrà portata per includere noi studenti, attualmente impegnati nell’attività di tirocinio, all’interno del piano vaccinale, tra i destinatari in fascia prioritaria del vaccino anti-Covid-19.

Tale esigenza nasce dall’esposizione degli studenti, durante il tirocinio, ad un rischio aumentato rispetto alla popolazione generale. Infatti, questi studenti frequentano, ai fini della loro formazione, le strutture sanitarie, al pari dei loro futuri colleghi professionisti. L’assenza di inclusione degli studenti tirocinanti nel piano vaccinale rappresenta da una parte un rischio per la salute degli studenti stessi e per i loro affetti, dall’altra rappresenta un rischio per i pazienti e per tutta la comunità, in quanto un tirocinante che si infetta in ospedale diventa facilmente un vettore del contagio all’interno della struttura. In virtù di quest’ultima considerazione, la presenza sistematica in ospedale di soggetti non vaccinati vanifica l’intenzione di rendere le strutture ospedaliere prive di focolai, rendendo quindi insensata la logica per cui i sanitari sono stati vaccinati per primi. Teniamo inoltre a sottolineare come in molte altre regioni la vaccinazione degli studenti di area medica sia già realtà e non capiamo come sia possibile che in Umbria non ci si sia ancora mossi in tale direzione.”

Dalla Sinistra Universitaria Udu, che ha fortemente promosso e accompagnato fin dai primi momenti il percorso di rivendicazione degli studenti, il senatore Andrea Gidiucci commenta: “Ormai da quasi due mesi richiediamo un’interlocuzione con le istituzioni competenti, per far notare come questa tematica rappresenti un problema di salute pubblica: è fondamentale, particolarmente in questo contesto pandemico, garantire il diritto alla formazione in piena sicurezza per coloro che saranno responsabili molto presto della cura della popolazione, così da assicurare la qualità dell’assistenza sanitaria regionale e nazionale. Preso atto del silenzio inaccettabile da parte della Regione sull’argomento, abbiamo deciso di sostenere un’iniziativa che mobilitasse gli studenti, per far vedere che come categoria di futuri professionisti del servizio sanitario siamo molto preoccupati. Il voto del 18 febbraio – continua Gidiucci –  è uno snodo cruciale per centinaia di studenti che quotidianamente si espongono a un forte rischio per svolgere il proprio percorso formativo. A questo proposito – conclude – è necessario che una misura del genere sia adottata anche a favore dei tirocinanti di Farmacia, in quanto ugualmente esposti a un considerevole rischio”.

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