Controllo di vicinato: Assisi divisa in cinque aree

ASSISI – E’ stato rinnovato in Prefettura a Perugia il protocollo d’intesa sul controllo di vicinato, firmato dal prefetto Armando Gradone e dal sindaco di Assisi, Stefania Proietti.

Il progetto elaborato dal Comune di Assisi con il proprio corpo di polizia locale riguarda tutto il territorio del comune comprese le frazioni. Da qui l’individuazione di  5 macro aree. Eccole.

 

Prima zona:  Costa di Trex, Armenzano, Paradiso, Porziano, Santa Maria di Lignano e Pieve San Nicolò

Seconda zona: Torchiagina, Petrignano, Sterpeto, Palazzo, Mora, Tordibetto, San Gregorio, Rocca Sant’Angelo

Terza zona: Tordandrea, Castelnuovo, Capodacqua, Rivotorto, San Vitale

Quarta zona: Assisi capoluogo

Quinta zona: Santa Maria degli Angeli

Per ogni gruppo di cittadini viene individuato un coordinatore, il cui nominativo sarà comunicato alla Prefettura, alla Questura e al Comando Provinciale dei carabinieri. Ad ogni gruppo possono partecipare volontariamente i cittadini che aderiscono al progetto e che risiedono nell’area di riferimento; le comunicazioni all’interno del gruppo possono avvenire mediante messaggistica istantanea su piattaforma whats app e mailing list (non si potrà inserire notizie riguardanti le pattuglie delle forze di polizia, violare la privacy altrui, minacciare o insultare altri utenti, pubblicare o condividere contenuti inappropriati). Il gruppo, quindi il cittadino, può segnalare così direttamente ed efficacemente eventuali vulnerabilità ambientali, comportamenti sospetti, elementi e/o fatti di interesse al Comune o alle forze di polizia; in particolare, per ipotesi di reato le segnalazioni devono pervenire alle forze dell’ordine utilizzando i normali canali 113-112; per comunicazioni relative a situazioni di degrado e mancato rispetto del regolamento di polizia locale ci si può rivolgere alla centrale operativa dei vigili al numero 075-812820. 

Da chiarire che i gruppi di vicinato, che sono degli “osservatori volontari”, non si sostituiscono mai alle forze dell’ordine, avendo soltanto l’obiettivo di affiancarle nella segnalazione e nell’osservazione del territorio e non si tratta neppure di “ronde volontarie”. 

Il protocollo, che ha validità biennale, traccia le linee guida per la collaborazione tra residenti, amministrazione comunale e forze dell’ordine al fine di rendere concretamente operativi i modelli organizzativi per la sicurezza integrata e partecipata, favorendo la più ampia sinergia tra istituzioni, forze dell’ordine e società civile. L’iniziativa mira a coinvolgere l’impegno dei cittadini per contribuire alla prevenzione di fenomeni di illegalità e a rimuovere elementi che possono costituire un presupposto al degrado della vita collettiva.

Oltre che sulla sicurezza, il protocollo attiverà i cittadini, attraverso un progetto ad hoc, sul controllo dell’ambiente e il decoro urbano, sviluppando così una rete di proficui rapporti di vicinato che riduca il divario tra la percezione dell’insicurezza e il numero di reati effettivamente commessi, e garantendo, allo stesso tempo, una più efficace segnalazione alle forze dell’ordine dei comportamenti illegali.

 

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