MAGIONE – Si è svolta nello scorso weekend presso la Sala della “Pro Loco” di San Savino di Magione la prima edizione dell’evento “Ogni Goccia Conta”, una due-giorni di tavole rotonde dedicate alla valutazione di scenari concreti e di possibili azioni per la tutela e la valorizzazione del lago Trasimeno. L’iniziativa è stata organizzata da “Il Lago al Centro”, movimento spontaneo e apolitico formato da cittadini accomunati dall’amore per il Trasimeno.
Durante l’evento, oltre a naturalisti, geologi e biologi che hanno parlato del sistema lago come ecosistema fragile da tutelare attraverso attenti piani di manutenzioni, sono intervenuti tecnici ed esperti provenienti anche da fuori regione, che hanno presentato idee, progetti e testimonianze concrete, dimostrando che è possibile effettuare manutenzioni ed interventi anche in ambienti vincolati. Tra i relatori l’ingegnere Kysel, che ha illustrato i dragaggi effettuati al Lago di Neusiedl, simile al Trasimeno sia per vincoli che per caratteristiche morfologiche; l’architetto Riccardo Picciafuoco, vicedirettore del Parco del Conero, che ha sottolineato come la comunità non debba subire i vincoli, ma collaborare con le istituzioni per trovare soluzioni condivise, citando come possibile modello da adottare anche al Trasimeno i contratti di fiume. Sono stati inoltre presentati progetti e modalità di intervento per nuove fonti di adduzione al Lago Trasimeno, come il Progetto “Rete Laghi”, illustrato dall’ingegnere Federico Baldetti.
Durante i lavori si è discusso anche della possibilità concreta di inserire il comprensorio del lago in un Consorzio di bonifica, ente economico che potrebbe gestire facilmente e rapidamente manutenzioni ordinarie e straordinarie, come la pulizia di fossi, sponde, canali e dragaggi. “Non ultima l’importanza di raggiungere l’obiettivo di un’agricoltura cosiddetta rigenerativa per avere come punto di arrivo il miglioramento delle condizioni dei terreni circostanti al bacino lacustre”, come ha spiegato il biologo Claudio Cerioni.
Hanno partecipato, inoltre, anche tecnici e rappresentanti della Regione Umbria, che, oltre ad ascoltare e raccogliere spunti dalle esperienze presentate, hanno illustrato gli interventi già realizzati, quelli di prossima attuazione e i progetti in fase di programmazione. “Dai loro interventi – spiega Marcello Berioli, portavoce e membro de “Il Lago al Centro!” – è emerso un netto cambio di rotta da parte delle istituzioni, che, dopo anni di immobilismo, mostrano finalmente una rinnovata attenzione e sensibilità nei confronti del Trasimeno e delle sue esigenze di manutenzione e valorizzazione. Siamo davvero orgogliosi, dopo un anno di lavoro, di aver potuto chiarire molti aspetti legati alla salvaguardia del nostro lago”. In tal senso, a testimonianza di una rinnovata volontà di dialogo e di ascolto nei confronti del territorio e dei cittadini, l’Assessore regionale Simona Meloni ha sottolineato come “sia in atto un nuovo percorso nell’affrontare le problematiche del Trasimeno e come sia evidente l’intenzione di lavorare sulla biodiversità e sulla sostenibilità ambientale ma anche economica e sociale dei comuni lacustri”. A fargli eco anche il Consigliere regionale Cristian Betti per il quale “è compito della politica ascoltare, presentare una visione e raccontare quello che da un anno a questa parte l’Ente sta cercando di fare per trasformare il Trasimeno da una criticità a una straordinaria risorsa, che poi è quello che merita di essere”.
Notevole è stata la partecipazione della cittadinanza, numerosa e attiva, che ha posto domande e segnalato problemi alle istituzioni, confermando l’interesse concreto della comunità verso la tutela e la valorizzazione del maggiore bacino umbro. In sintesi, dall’evento è emerso che il Lago Trasimeno è un ecosistema complesso e che, per garantirne la sopravvivenza, sono necessarie costante manutenzione e continua attenzione. È poi risultato evidente quanto sia fondamentale mantenere efficiente la rete di scolo affluente al bacino imbrifero e assicurare la piena funzionalità delle vasche di decantazione, per evitare fenomeni di interramento.
Alla luce dei cambiamenti climatici in atto, è stato inoltre sottolineato quanto sia importante garantire nuovi apporti d’acqua provenienti anche da fuori bacino imbrifero naturale, al fine di preservare nel tempo il livello idrico e la vitalità del lago. È necessario, quindi, procedere quanto prima con il progetto di adduzione dal Montedoglio, prestando particolare attenzione al rischio di eventuali agenti inquinanti o specie aliene, che potrebbero compromettere l’equilibrio dell’ecosistema lacustre. A tal proposito, è stato annunciato dai referenti istituzionali regionali che la prima e tanto attesa adduzione dal Montedoglio è prevista tra dicembre e gennaio prossimi e che sono già stati effettuati degli scavi in alcune darsene per liberarle dai fanghi e a breve ne seguiranno altri. Allo stesso tempo, è stato evidenziato come sia opportuno valutare anche nuovi progetti di adduzione, per assicurare una gestione sostenibile e duratura delle risorse idriche del Lago Trasimeno. Tutti questi interventi dovranno essere realizzati, auspicabilmente, in un rinnovato clima di concertazione tra amministrazione, tecnici e cittadini.
Il Movimento “Il Lago al Centro”, dal canto suo, continuerà a mantenere alta l’attenzione su tutte le questioni legate al Lago Trasimeno, promuovendo il dialogo e la collaborazione tra istituzioni e territorio. Tanto che per rafforzare ulteriormente la propria presenza e garantire una corretta informazione alla popolazione, è stato annunciato che sul proprio sito https://www.illagoalcentro.it/ e social correlati, si potranno trovare i documenti relativi e un resoconto dettagliato degli interventi effettuati durante le tavole rotonde della due-giorni di lavori e inoltre, notizie, aggiornamenti e approfondimenti sulle iniziative, i progetti e le sfide che riguardano il Lago Trasimeno.


