Da Venezia la conferma: è Caroline Wonderland Baglioni la migliore autrice under 40

PERUGIA – Tutto o quasi iniziò con “Gianni“, lo zio che prima di suicidarsi lasciò inciso un numero imprecisato di audiocassette di cui Caroline farà tesoro. Non disse a nessuno di averle trovate, le lasciò maturare nella sua intimità e infine le “metabolizzò” scrivendo e scrivendo e riallacciando i fili con quello zio che dall’aldilà sembrava guidarla, indirizzarla verso l’espressività e l’empatia che Caroline sarà in grado poi di riproporre nel suo teatro. Così come nel lavoro sul crollo del Ponte Morandi: Caroline lo ha lambito, ne ha fatto un percorso carsico eppure latente, quasi a sussurrare quella tragedia che parla di morte. Ma lo ha fatto con una grande forza evocativa ad innalzare costantemente l’asticella dell’emotività. Lo merita Caroline Wonderland Baglioni di aver vinto il bando della prima edizione di Autori Under 40 alla Biennale collage teatro di Venezia. Forse, solo qualche anno fa, quando lavorava come cameriera, non ci avrebbe mai sperato. O forse no, in fondo lei ci ha sempre creduto. Sapeva che il suo destino di sarebbe prima o poi manifestato e ora è arrivata la certezza che ne decreta il talento.  Caroline Wonderland Baglioni, interprete e regista perugina che vive a Foligno “ha sorpreso e interessato per la capacità di lavorare su un fatto di cronaca senza renderlo esplicito, quasi nascondendolo tra le pieghe del testo”. Come ha spiegato il direttore Antonio Latella, “la scrittura di Baglioni, verificata in lettura con il pubblico, ha dimostrato una forza emotiva ed evocativa di grande impatto”. Il tema sul quale Caroline si è misurata e che andrà in scena il prossimo anno, è stato quello del crollo del Ponte Morandi a Genova.  La formazione di Caroline nasce dal Cut, il Centro teatrale universitario di Perugia di Roberto Ruggieri e poi dalla sua collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria che con il direttore artistico Nino Marino ha espresso soddisfazione per il riconoscimento assegnato a Baglioni. In effetti l’attrice-autrice in questi anni ha mostrato tutte le sue doti lavorando anche con Liv Ferracchiati in “Todi is a small town in the center of Italy” e “Commedia con schianto”, proponendosi come autrice di testi nella trilogia riferita ai legami di sangue iniziata con “Gianni”  a cui è seguito “Mio padre non è ancora nato” e infine  Sempre Verde.

Per la cronaca  Martina Badiluzzi è, invece, la vincitrice della terza edizione del bando Registi Under 30 della Biennale con il progetto “Anastasia”, ha “portato una proposta ‘altra’, facendo intuire una possibilità di espressione che, con le giuste accortezze drammaturgiche, potrebbe sorprenderci e spiazzarci”.

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