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Dal governo 45.134 euro all’Umbria per la sede dell’Archivio di Spoleto

SPOLETODei 100 milioni complessivi in quattro anni (2022-2025) destinati alla voce archivi italiani (12 nuove sedi, acquisizione di 9 sedi attualmente in affitto, verifiche antisismiche e adeguamenti antincendio), in Umbria sono arrivati 45.134 euro per l’indagine di vulnerabilità sismica della sezione di Spoleto dell’Archivio di Stato di Perugia. Il decreto attuativo ripartisce le risorse sulla base delle esigenze segnalate dagli uffici periferici alla Direzione Generale Archivi. 

IL DECRETO

Il decreto stanzia:

46,9 milioni di euro per l’acquisto di immobili da destinare a poli di deposito archivistico sul territorio nazionale, che verranno individuati con successivi bandi;

28,5 milioni di euro per l’acquisto di immobili attualmente in locazione per sedi di Archivi di Stato, con in particolare l’acquisizione di due edifici di particolare interesse culturale a Rieti – Palazzo Canali, ex filiale della Banca d’Italia – e a Barletta – l’ex Palazzo delle Poste, sottoposto a vincolo architettonico dal 2002;

461 mila euro per interventi di verifica antisismica;

24,2 milioni di euro per interventi di adeguamento degli impianti antincendio, di cui 5 milioni di euro indirizzati all’area demaniale destinata all’Archivio di Stato di Cagliari.

IL MINISTRO FRANCESCHINI

“Sono stati stanziati cento milioni di euro in quattro anni per l’acquisto di 12 nuovi immobili da destinare a poli archivistici regionali e di 9 sedi attualmente in locazione per razionalizzare le spese, interventi di verifica antisismica e di adeguamento antincendio: con la riapertura al pubblico degli Archivi di Stato dopo le limitazioni dovute alla pandemia, questi scrigni della memoria collettiva, la cui attività non si è mai fermata nemmeno nei momenti del confinamento più duro, vengono dotati di nuove risorse per garantire la tutela dei documenti conservati e assicurare la massima sicurezza per studenti, studiosi e ricercatori che ogni giorno li consultano per ricostruire la nostra storia”.

 

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