Accogliamo e pubblichiamo la proposta dello scrittore e saggista Carlo Favetti in merito a quello che definisce “un atto nobile” che l’amministrazione comunale potrebbe compiere.
“L’undici Agosto prossimo ricorre 82 anniversario (11 agosto 1943), del primo bombardamento alleato sulla città di Terni. La città ricorda il tragico evento con delle cerimonie alle quali parteciperanno Associazioni combattentistiche e autorità militari. Il programma prevede alle 10 Santa Messa alla chiesa di San Francesco al termine deposizione di corona dall’oro alle lapidi commemorative poste di fianco alla chiesa; seguiranno gli onori militari e a seguire omaggio alle vittime presso il cimitero urbano. “Ma non solo la città di Terni fu martoriata dai vari bombardamenti e incursioni aeree – afferma lo storico di Ferentillo Carlo Favetti — anche in Valnerina, un anno dopo, esattamente il 10 giugno del 1944 gli aerei americani bombardarono il ponte di Matterella di Ferentillo (considerato strategico per il transito tedesco verso l’alta Valnerina) procurando una vera e propria strage. Perirono in quella incursione – continua -oltre che civili adulti anche alcune bambine come Rosa Ciccarelli, Martina Ciccarelli, Ilaria Ciccarelli, Maria Ciccarelli, Francesca Cuccuini, Leonella Cuccuini. Al monumento ai caduti sono ricordate e, insieme a loro, gli altri civili che in quell’evento bellico persero la vita. Però vorrei ricordare – aggiunge – che il luogo dove avvenne la tragedia (il ponte sul fosso di Ancaiano) si trova a cento metri circa dalla nuova piazza Agorà inaugurata pochi giorni orsono. Vorrei suggerire a chi di competenza, in questo caso all’ amministrazione comunale di Ferentillo, che sarebbe veramente un atto nobile nel riconoscere l’importanza di questa nuova struttura – conclude – dedicandola anche a queste bambine di Ferentillo strappate tragicamente al paese e agli affetti familiari dalla furia della guerra alla loro giovane età, (gli anziani ricordano che una di loro con dei boccoli biondi, fu ritrovata molto distante dall’ accaduto e che teneva ancora in mano una bambolina di pezza) affinché il loro sacrificio possa rimanere ancora vivo nel ricordo delle future generazioni”.