Depositi bancari in Umbria prima della pandemia: Orvieto la città con maggiori possibilità di resistere

PERUGIA – Si parla da mesi, ormai, riguardo il fatto che la pandemia abbia mediamente incrementato in maniera consistente, e forzatamente, i risparmi di chi evidentemente può contare su redditi e introiti. Per chi non ha avuto queste possibilità, e non sono pochi, l’impoverimento è invece diventato allarmante. E’ comunque interessante fotografare la situazione al 31/12/2019 anche per comprendere cosa può essere accaduto nel frattempo, ovvero nel pieno della pandemia. Attraverso i dati forniti dalla Banca d’Italia, l’agenzia di informazione economica Mediacom043 diretta da Giuseppe Castellini ha sintetizzato e analizzato la situazione in Umbria.  Emerge che Orvieto stava meglio di tutti con 26mila 273 euro di depositi per abitante, al secondo posto Perugia, quindi Città della Pieve, Norcia e Magione. Deludono Terni, Assisi, San Giustino, Umbertide e Gubbio. In coda Gualdo Tadino, Nocera, Marsciano e Narni.

Per quanto riguardata il dato regionale, la totalità dei depositi somma di 12.429.925.000 su una popolazione pari a 870.165,  per una media di 14.285 euro di deposito bancario.

DEPOSITI BANCARI IN UMBRIA PRIMA DEL COVID PER ABITANTE

ORVIETO 26.273 euro
PERUGIA 24.344
CITTA’ DELLA PIEVE 21.507
NORCIA 421.342
MAGIONE  18.408
PANICALE  18.247
FABRO  18.168
GIANO DELL’UMBRIA  17.386
SPELLO  16.967
BASTIA UMBRA 16.583
CITTA’ DI CASTELLO  16.244
SPOLETO  15.712
TODI 14.113
CASTIGLIONE DEL LAGO 14.049
FOLIGNO 13.532
TERNI 13.139
ASSISI  12.924
SAN GIUSTINO  12.877
UMBERTIDE  11.431
DERUTA  10.879
GUBBIO 10.710
CORCIANO  10.499
PASSIGNANO  9.673
TREVI  9.654
BETTONA  9.470
NARNI  8.506
MARSCIANO  8.500
GUALDO TADINO  8.070
NOCERA UMBRA  7.085
*COMUNI RISERVATI  5.171

TOTALI

UMBRIA  14.285
PROVINCIA DI PERUGIA  15.203
PROVINCIA DI TERNI  11.627

*Banca d’Italia intende quei comuni in cui operano meno di tre sportelli bancari. Per motivi di tutela del segreto statistico, risultano oscurati gli importi relativi a questi comuni, i cui dati vengono pertanto forniti solo in forma aggregata.

L’ANALISI

È Orvieto il comune umbro più ‘liquido’, ossia che presenta il valore più elevato a livello di depositi bancari medi per abitante, neonati e ultracentenari inclusi. Al 31 dicembre 2019 i depositi bancari medi per abitante ammontano a 26mila 273 euro, contro una media regionale di 14mila 285 euro. In altre parole, a Orvieto i depositi bancari per abitante sono dell’83,9% più elevati di quelli medi dell’Umbria, 11mila 988 euro in più per ogni residente.
Vale chiarire che i depositi sono la forma più liquida di detenere ricchezza da parte di famiglie e imprese, riguardando principalmente conti correnti, ma anche investimenti finanziari diretti di breve periodo.
Insomma, ricchezze monetarie che sono immediatamente disponibili o quasi.
Dietro Orvieto, e distanziata, al secondo posto Perugia (24mila 344 euro medi per abitanti, con un indice di 170,4 fatta 100 la media regionale). Il quintetto dei comuni umbri con i depositi bancari medi più elevati rispetto agli abitanti si completa con Città della Pieve (21mila507 euro, +50,6% rispetto al dato regionale), Norcia (21mila 342 euro) e Magione (18mila 408 euro). In coda, tra i municipi con la presenza di almeno tre sportelli bancari, i cinque comuni con meno depositi per abitante sono, nell’ordine, Nocera Umbra (7mila 085 euro, il 50,4% meno della media regionale), Gualdo Tadino (mila 070 euro, il 43% in meno del dato regionale), Marsciano (8mila 500 euro fatta 100 la media regionale), Narni (8mila 506 euro, indice 59,5) e Bettona (9mila 470 euro).  In coda anche i ‘comuni riservati’, che a livello aggregato presentano una media di 5mila 171 euro di depositi bancari per abitante, ben il 63,8% meno della media regionale.
Tra i comuni superiori alla media regionale troviamo, oltre al quintetto di testa anche Panicale (18mila 247 euro), Fabro (18mila 168euro), Giano dell’Umbria (17mila 386 euro), Spello (16mila 967 euro), Bastia Umbra (16mila 583 euro), Città di Castello (16mila 244 euro) e Spoleto (15mila 712 euro).

Todi è sotto la media regionale, ma di poco (14mila 113 euro, indice 98,8). Quindi Castiglione del Lago (14mila 049 euro, indice 98,4) e Foligno (13mila 532 euro).
Delude Terni che con 13mila 139 euro per abitante ha un valore medio di depositi per abitante dell’8% inferiore alla media regionale (e del 46% inferiore al dato di Perugia, dove i depositi per abitante sono superiori di 11mila 205 euro per abitante rispetto a Terni), ma comunque un valore superiore a quelli di altre realtà sopra i 10mila abitanti come Assisi (12mila 294 euro, indice 90,5), San Giustino (12mila 877 euro, indice 90,1) e Umbertide, che con 11mila 431 euro è sotto del 20% rispetto alla media regionale.

Gubbio, altra realtà superiore a 10mila abitanti, è ancora più sotto, con 10mila 710 euro, un dato inferiore del 25% a quello medio regionale. Subito sopra Gubbio, da segnalare Deruta (10mila 879 euro, indice 76,2).

A livello provinciale netta prevalenza di Perugia su Terni.  Tra la provincia di Perugia e quella di Terni, in altre parole, a  favore della prima ci sono 3mila 576 euro di depositi bancari per abitante.

 

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