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Domani a Perugia l’omaggio a “Battisti Bianco” tra letteratura e musica

PERUGIA – Domani, 17 dicembre, al Teatro Brecht di Perugia a San Sisto, dalle ore 17.30 ci sarà l’omaggio a “Lucio Battisti Bianco”. A venticinque  anni dalla morte del grande cantautore, Moon in June vuole ripercorrere la carriera e le influenze in quello che viene da tutti considerato il “periodo bianco” dalle copertine degli album, ovvero il sodalizio artistico con Pasquale Panella. Una serata in cui musicisti suoneranno brani del Battisti che ha abbandonato la favola di Mogol facendola diventare più ruvida e sperimentale.

MUSICA

I musicisti protagonisti di questa avventura saranno quelli che compongono due formazioni. La prima è rappresentata dallo storico gruppo prog perugino ESM,  L’Estate di San Martino, composto da Massimo Baracchi al basso e bass pedal, Alessandro Cellini chitarra elettrica, Marco Pentiricci sax e flauto, Andrea Pieroni voce, Riccardo Regi chitarra 12 corde, Sergio Servadio, batteria, Stefano Tofi alle tastiere.

I brani che ESM proporrà, alla sua maniera, del Battisti “”bianco” sono : Don Giovanni; Equivoci amici; Per nome e Fatti un pianto;  mentre Abbracciala, abbracciali, abbracciati e Umanamente uomo si riferiscono alla fase sperimentale  dell’epoca Mogol-Battisti.

Gabriele Russo

Con loro sarà sul palco Gabriele Russo, Ensemble Micrologus, con la nyckelharpa, a conferma di una collaborazione che tra questi musicisti dura da anni.

Toti Panzanelli

L’altra formazione che salirà sul palco del Brecht, è Oblio Project  ed è composta da Davide De Gregorio alla voce; Toti Panzanelli, da una vita sempre in tour con Antonello Venditti, alla chitarra; Nicola Polidori alla batteria e Filippo Serrano al basso. Riproporranno, mettendoci molto della loro vena artistica,  Così gli dei sarebbero; Estetica; Cosa succederà alla ragazza; Ecco i negozi; Che vita ha fatto.

PAROLE

La serata verrà presentata dal giornalista Leonardo Malà,  inizierà alle ore 17,30, e sarà introdotta dalla presentazione di due libri alla presenza degli autori.

Si tratta di Donato Zoppo, giornalista, critico musicale di primo piano e profondo conoscitore della vita e della musica di Lucio Battisti,  con l’ultimo volume a lui dedicato,  “Lucio Battisti: scrivi il tuo nome su qualcosa che vale”.

E dell’assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano, stavolta nei panni di scrittore, autore di “Nazione Pop”.

Dell’iniziativa ne parla Patrizia Marcagnani che di Moon in June è la curatrice e organizzatrice, anima di questa particolarissima produzione.

Patrizia Marcagnani
Patrizia Marcagnani

Parliamo di questo Battisti “Bianco” e di album come Don Giovanni, l’Apparenza, Hegel che infransero per sempre l’immagine del Battisti di Fiori Rosa Fiori di Pesco, Ancora Tu, Emozioni, iniziando un nuovo percorso, forse più criptico che alcuni accolsero con entusiasmo, ma molti altri rifiutarono totalmente

Ho un aneddoto – afferma Patrizia Marcagnani – che ho sentito raccontare da Gianni Boncompagni. Quando Battisti ruppe con Mogol e cominciò la nuova fase, lui lo incontrò nella sua casa discografica e gli chiese il motivo di questa rottura e il perché Lucio Battisti aveva voluto iniziare questo nuovo percorso. Battisti gli rispose: “Sai qual è il problema? E’ che quelle canzoni non mi vengono più”.

Quindi un Battisti che non era stanco di voltare pagina, di innovare, sperimentare?

Consideriamo che già in Anima Latina sperimentò i canoni del Prog. E i suoi testi erano già un po’ rarefatti, più che altro poneva attenzione soprattutto alla musica. E oltre ai canoni della canzone italiana, guardava a Paul McCarthy, Bob Dylan, Ray Charles, Otis Redding, alla musica synth. Guardava ben oltre e i suoi testi quasi criptici annunciavano tempi nuovi dove la parola assumeva l’aspetto di nuove significazioni con calembour, libere associazioni e non sense. Lo stesso Carmelo Bene dice che non era importante il significato quanto il significante. E Panella elaborava solo e soprattutto significanti secondo me molto attinenti alla musica, nel senso che devono andare di pari passo con la musica, devono avere soprattutto musicalità.
E comunque diciamo che Battisti è stato sicuramente un anticipatore dei tempi di cui ancora oggi si discute. Tra l’altro era circondato dal mistero perché non aveva un rapporto pacifico con i media. Durante l’incontro di Perugia al teatro Brecht di San Sisto, cercheremo di approfondire questo aspetto grazie anche a Donato Zoppo che è un grande conoscitore di Lucio Battisti e che presenterà questo suo nuovo libro che è incentrato proprio sulla fase del passaggio artistico e compositivo dal duo Lucio Battisti-Mogol a quello Lucio Battisti-Pasquale Panella e dei dischi che questo binomio ha prodotto e  che segnò il passaggio ai sintetizzatori e alla collaborazione per i testi anche con Grazia Letizia Veronese, sua moglie.
Tra l’altro l’incontro sarà anche motivo di confronto tra lo stesso Donato Zoppo e l’assessore comunale alla Cultura, Leonardo Varasano, che è l’autore del libro “Nazione Pop”, che si focalizza in particolare  sul rapporto tra l’idea di patria e la musica.

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