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Donatella Porzi: “Vaccinare subito i medici liberi professionisti”

PERUGIA – “Modificare al più presto il calendario, inserendo nella fase 1, quella che è stata riservata agli operatori sanitari, anche i medici libero professionisti, al momento esclusi creando una vera discriminazione tra medici di serie a e di serie b”. La consigliera regionale Donatella Porzi (Pd), è intervenuta in tema di vaccinazioni anti Covid 19. “Mancata partecipazione, incapacità di ascolto e troppa arroganza. Questa è stata la ricetta che ha ridotto l’Umbria da cuore verde d’Italia a zona rossa più estesa, con tutto quello che comporta per i cittadini e le attività economiche”.

“L’assessore regionale Coletto e i commissari, volta per volta nominati – osserva Porzi – non hanno mai risposto alle numerose offerte di collaborazione, pervenute da chi conosce la struttura sanitaria, i territori, le situazioni e le criticità. Una disponibilità che avrebbe potuto offrire un contributo importante a chi, invece, conosce poco o nulla della la nostra regione. Nonostante le richieste – aggiunge -, non sono stati mai ascoltati né convocati gli Ordini dei medici, un atteggiamento che testimonia ancora una volta la confusione, unita alla protervia, che regna nell’assessorato alla Sanità. Una situazione che ha portato al caos, che a sua volta ha gettato gli operatori sanitari nella tensione. Tensione e stress – continua – che, inevitabilmente, hanno provocato disagi, a cascata, anche sui malati. La tranquillità dell’operatore sanitario dovrebbe essere, invece, alla base per consentire la sopravvivenza del sistema”.

“La questione delle vaccinazioni – spiega Porzi – è dunque solo la punta dell’iceberg, che espone però questi professionisti e la popolazione tutta a rischi enormi. A tale riguardo ricordo la dura presa di posizione di Giuseppe Donzelli e Franco Borsaro, rispettivamente presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della Provincia di Terni e presidente dell’Albo odontoiatri di Terni. Serve dunque, da parte della Giunta regionale – conclude -, un bagno di umiltà, affinché si possa uscire insieme e con responsabilità da questa difficile situazione”.

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