PERUGIA – Settimana ricca al PostMod con due appuntamenti da segnare in calendario. Il primo è in programma per mercoledì 10 dicembre, quando il regista Alberto Fasulo incontrerà il pubblico per presentare il suo cortometraggio “L’osservatore dell’est”, opera dedicata al concetto di confine (ore 21). Presentato ad Alice nella città e al Laceno d’Oro, il lavoro si concentra su un confine visto non solo come linea fisica che separa, ma come spazio di relazione, tensione e riflesso tra opposte identità. Il protagonista del film è Denis Lavant, uno dei più grandi attori contemporanei, interprete feticcio del cinema di Leos Carax. A rendere imperdibile la serata sarà inoltre la proiezione di uno dei più grandi film della storia del cinema, “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone, scelto da Alberto Fasulo come ciliegina sulla torta di questo evento speciale. Sarà infatti il regista, in compagnia di Simone Rossi, a presentare il film di Leone a corollario della proiezione del suo cortometraggio, evidenziandone simmetrie e idiosincrasie. Un doppio programma per una serata di cinema che lega la storia al presente e al futuro di questo straordinario linguaggio artistico.
Sabato sarà invece il medico e nuotatore perugino Marco Fratini al centro di un’altra serata speciale. L’occasione è la proiezione di “Una storia d’acqua”, film diretto da Giacomo Caldarelli e prodotto dal PostModernissimo già selezionato al Trento Film Festival di quest’anno (ore 19). Il documentario racconta l’incredibile impresa sportiva che ha compiuto Fratini, unica persona al mondo ad aver completato il giro del Lago di Garda a nuoto. Oltre due giorni e mezzo in acqua, nuotando anca di notte, compiendo un’impresa a sfondo benefico. Quattro sono i protagonisti della storia: l’acqua, il nuotatore, la distanza e il tempo a disposizione per prepararsi alla sfida e raggiungere il traguardo. Un anno di vita per un racconto corale che narra la storia solitaria di un nuotatore che affronta la sfida più grande: nuotare. Fratini sarà ospite al PostModernissimo assieme a Giacomo Caldarelli, autore del film che ne racconta l’impresa.
