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Elementi Fine Dining riconferma la Stella Michelin e presenta il nuovo menu firmato dallo chef Andrea Impero

BORGOBRUFA – La Stella Michelin continua a splendere su Elementi Fine Dining, il ristorante gourmet di Borgobrufa Spa Resort, che anche quest’anno conferma il suo posto tra le eccellenze della ristorazione italiana. Una riconferma che non è solo motivo di orgoglio, ma anche l’occasione perfetta per aprire un nuovo capitolo nella storia dell’indirizzo guidato dallo chef Andrea Impero.

A partire da dicembre, Elementi presenterà un menu completamente rinnovato, frutto di un anno di ricerca, studio e sperimentazione. “Il nuovo percorso nasce dal desiderio di riscrivere il linguaggio del ristorante”, spiega Impero. “Non è un semplice aggiornamento, ma una nuova impostazione che racconta come la cucina italiana, oggi più che mai, sia il risultato di una storia fatta di incontri, contaminazioni e scambi culturali”.

Il nuovo menu Ispirazione

Il rinnovamento si concretizza in due direzioni. Da una parte, una nuova carta che riunisce una decina di piatti firma dello chef, elaborati negli ultimi quattro anni, da cui gli ospiti potranno scegliere in libertà o comporre un piccolo percorso degustazione di tre portate. Una formula pensata per dare spazio alla curiosità e alla personalizzazione dell’esperienza.

Dall’altra, il nuovo menu “Ispirazione”, che rappresenta la visione più profonda e contemporanea di Impero. “È un viaggio nelle influenze che hanno plasmato la cucina italiana – racconta lo chef –. Non parlo di contaminazioni moderne o mode ibride, ma di eredità storiche: tracce di culture sudamericane, asiatiche, del bacino mediterraneo greco e marocchino che nel tempo abbiamo reso nostre, fino a considerarle parte della nostra identità gastronomica.”

In questa nuova fase, Elementi si conferma come un luogo di pensiero e confronto gastronomico oltre che di gusto. Il lavoro dello chef Andrea Impero esplora il confine sottile tra memoria e innovazione, con una sensibilità che unisce rigore tecnico e curiosità antropologica, oltre che gastronomica. Ogni piatto diventa così un racconto di viaggi, influenze e connessioni che hanno costruito il DNA della cucina italiana.

La Stella Michelin, riconfermata anche per il 2026, è quindi un punto di partenza, non di arrivo: il segno di una coerenza che non rinuncia mai al cambiamento.

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