Encuentro, la letteratura parla spagnolo

PERUGIA – Si può essere liberali e liberisti – come l’assessore comunale Michele Fioroni – oppure dirigisti e statalisti – come Giovanni Dozzini, comunque la si veda il festival di letteratura di lingua spagnola, sia essa iberica che sudamericana, è giunto alla sesta edizione sulle proprie forze e senza poter contare su risorse che non siano quelle cui ha sempre fatto riferimento: l’Arci soprattutto e l’istituto di mediazione linguistica. Da quest’anno anche la Regione sembra avere un atteggiamento di maggiore disponibilità con modalità di supporto comunque ancora tutte da definire. C’è poi la novità dell’altro grande sponsor, il Caffè Kimbo, che ha colto al volo l’occasione di promuoversi anche in base alla predilezione che lo scrittore Leonardo Padura Fuentes esprime proprio nei confronti del Caffè Kimbo che fa dire al suo personaggio Mario Conde essere “tra i migliori al mondo”. Per il resto la sesta edizione di Encuentro (dal 1° al 5 maggio) nella formula itinerante che oltre a Terni, include quest’anno anche Gubbio e Foligno, oltre a una coda di due giorni a Roma (6-7 maggio), presenta la sua consueta carrellata di scrittori noti e meno noti della letteratura in lingua spagnola. E al di là dell’atteggiamento polemico di Giovanni Dozzini nei confronti della disattenzione del Comune che predilige la “valorizzazione di tradizioni e identità locali”, piuttosto che destinare risorse a un festival “troppo internazionale”, almeno a parole, lo stesso assessore comunale Michele Fioroni ha riservato apprezzamento nei confronti dell’iniziativa che offre l’opportunità di “confrontarsi con altri cieli”, così come evocava Enzo Jannacci in “Messico e Nuvole”. Elogi a parole, non altrettanto in sostanza, se è vero che il festival, tranne i contributi comunali della prima edizione, non ne ha ricevuti altri per le cinque edizioni successive. Così un po’ per caso e molto per passione, nel corso degli anni i fratelli Dozzini (Rocco e Giovanni) sono riusciti a creare una fitta rete di relazioni con scrittori e intellettuali sudamericani e spagnoli che non rinunciano all’appuntamento di Perugia e che anzi tornano spesso molto volentieri.

E’ il caso ad esempio di Paco Ignazio Taibo II, lo scrittore di origine spagnola, ma residente in Messico, che dopo aver esordito al festival quattro anni fa, torna puntuale ad animare il dibattito culturale sulla letteratura in lingua spagnola o come Leonardo Padura Fuentes, scrittore e giornalista cubano che con il poliziotto Mario Conde ha raggiunto il successo planetario. Tra i nomi più celebri della letteratura in lingua spagnola appaiono tra gli altri Antonio Munoz Molina reduce del successo di “Come ombra che declina” che descrive la fuga dell’assassino di Martin Luther King a Lisbona, città magica che trent’anni fa decretò il successo di Molina come scrittore con “L’inverno a Lisbona”. Altra presenza di rilievo ad Encuentro è quella di Manuel Vilas che raccoglie i favori di pubblico e critica per il suo ultimo “In tutto c’è stata bellezza”. Da segnalare anche la presenza di Nona Fernandez, scrittrice cilena che il New York Times ha classificato come migliore scrittrice di letteratura ispano-americana per il 2018, che rievoca nel suo “La dimensione oscura” la triste vicenda dei torturatori del regime di Pinochet in un romanzo a metà strada tra narrativa, giornalismo e diario personale. Tra l’altro Nona Fernandez è pubblicata in Italia dall’editrice Gran Via che ha sede in Umbria, a Narni. Si aprono poi nel festival ampi spazi per lo spettacolo, a cominciare da quello di Paolo Rossi, produzione originale per Encuentro, che nel suo monologo spazierà tra Sudamerica e la rievocazione surreale di Enzo Jannacci. Leonardo Padura Fuentes, musicologo parlerà della storia della musica cubana in una “pillola” di dieci minuti al Rework Club cui seguirà il concerto di Leydis Mendez Y Carretera Central. Presenze di rilievo sono inoltre quella di Juan Cruz, fondatore del quotidiano El Pais che avrà anche occasione di commentare a caldo i risultati delle elezioni in Spagna che si svolgeranno il 28 aprile e quella di Nicola Lagioia, direttore del salone internazionale del libro di Torino, che svolgerà all’Università per stranieri una lectio magistralis su “Roberto Bolano, uno scrittore per il XXI secolo”. Ancora spettacolo, questa volta teatrale, con l’attore Fabrizio Gifuni che porterà in scena un omaggio a Julio Cortazar e Roberto Bolano e anche sport con il ciclismo al centro dell’attenzione: al Cinema Postmodernissimo ne parleranno Paco Ignacio Taibo II, Marco Pastonesi e Beppe Saronni. Esula dal tema delle letteratura in lingua spagnola, ma merita attenzione anche la presenza di Helena Janeczek che con il suo “La ragazza con la Leica” ha vinto il Premio Strega 2018. Parole di incoraggiamento per la qualità della manifestazione sono arrivate, durante la presentazione del festival svolta nei locali di Umbrò, anche da Sonia Giugliarelli in rappresentanza della rettrice dll’Università per stranieri; da Catia Caponecchi dell’Istituto di mediazione linguistica e da Lara Anniboletti in rappresentanza della Galleria Nazionale dell’Umbria che da quest’anno avvia una collaborazione con Encuentro con due iniziative: il “dialogo” di Nona Fernandez con le bolle di sapone nell’arte che animano la mostra “Forme dell’utopia tra vanitas, arte e scienza” e la conferenza “Picasso e la guerra” di Caterina Bon Valsassina.


 

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