Face the Music – Federico Calcagno & The Dolphians
Data di Uscita Fisica:
24 Ottobre 2025
Data di Uscita in Digitale:
31 Ottobre 2025
The Dolphians Line Up
Federico Calcagno: clarinetto basso, soprano, piccolo, contra-alto
Gianluca Zanello: sax alto
Luca Ceribelli: sax tenore e soprano
Andrea Mellace: vibrafono
Stefano Zambon: contrabbasso
Stefano Grasso: batteria e percussioni
Ospiti Speciali:
Anais Drago: violino
Beatrice Sberna: voce
Francesca Remigi: batteria
Davide Sartori: voce (rap)
Guidato dal clarinettista e compositore Federico Calcagno, uno dei talenti più originali della nuova scena jazz europea, il sestetto Federico Calcagno & The Dolphians spicca nel jazz contemporaneo, a cavallo tra tradizione e innovazione. Nato nel 2018 e ispirato all’universo visionario di Eric Dolphy, il gruppo ha debuttato con From Another Planet (2019), un disco che ha rivisitato con sorprendente creatività l’iconico Out to Lunch, aprendo le porte a un percorso musicale sempre in evoluzione e alla ricerca di nuovi territori sonori.
Definito da All About Jazz come “il nuovo alfiere del miglior jazz italiano ed europeo”, Calcagno ha ricevuto riconoscimenti di grande prestigio, tra cui il Premio Internazionale Giorgio Gaslini 2020 e il titolo di Nuovo Talento nella classifica Top Jazz 2020 di Musica Jazz. Sotto la sua guida, i Dolphians hanno costruito un repertorio unico di brani originali, contraddistinti da energia collettiva, profonda interazione e una sperimentazione senza timori. La loro musica è un ponte tra l’anima del jazz Blue Note degli anni ’60 e le influenze contemporanee: dal post-bop all’avanguardia, dalla musica balcanica al world music fino all’hip-hop. Dopo sei anni di crescita artistica, il gruppo presenta il nuovo album Face the Music, che segna un’evoluzione significativa nel suono e nella direzione creativa dell’ensemble.
L’album vede anche la partecipazione di quattro ospiti d’eccezione: la violinista Anais Drago, la batterista Francesca Remigi, la cantante Beatrice Sberna e il rapper Chaaran (Davide Sartori). Il risultato è un album che esplora nuove sonorità a cavallo tra jazz, world music, rap e musica improvvisata. Come spiega il leader: «Questo gruppo rappresenta una delle migliori sfaccettature del jazz italiano di oggi di cui sono fiero di far parte».
Il titolo “Face the Music”(metaforicamente “affronta la musica”) richiama il significato di affrontare le conseguenze delle proprie azioni, ovvero l’essere responsabili e talvolta ammettere i propri errori.
L’album si apre con The Great Opening, un brano energico che mescola groove e improvvisazione, «ideale per dare il via ai concerti del gruppo». Segue Inner Journey, descritto come «un viaggio spirituale interiore verso la consapevolezza». Il pezzo Terra Liberata è un omaggio a Fawad Andarabi, musicista afgano brutalmente ucciso dai talebani per aver dedicato la sua vita alla musica tradizionale del suo paese. Brani come Inner Journey, Terra Liberata e Children of Gaza si avvicinano esplicitamente a sonorità etniche e alla world music, ampliando le possibilità espressive del gruppo.
Tragedy inizia come un valzer vagamente atonale, strizzando l’occhio al novecento e alla frenesia di Frank Zappa. Castelli di Sabbia vede l’eccezionale contributo della batterista Francesca Remigi e del rapper Chaaran (Davide Sartori), il cui testo e interpretazione aggiungono uno strato poliritmico in continua evoluzione.
La canzone Lutto Nazionale, con testo scritto e cantato da Beatrice Sberna, è un pensiero alle nuove generazioni che lasciano l’Italia in cerca di un futuro migliore. L’album si chiude con un arrangiamento di Mandrake di Eric Dolphy, un ritorno alle radici artistiche, che Federico Calcagno considera fondamentali per l’identità musicale di questo gruppo.