FERENTILLO – Ecco che il paese delle Rocche si accinge a festeggiare ancora una volta il Patrono San Sebastiano, che preservò il paese dal tremendo flagello della peste. Festeggiamenti religiosi alle ore 18 a partire da lunedì 18 e martedì 19 agosto con il triduo di preparazione alla festa, con la recita del Santo Rosario e confessioni alla Collegiata di Santa Maria di Matterella. Il giorno mercoledì 20 agosto (giorno della festività) alle ore 7 suono a festa del campanone dal campanile della Collegiata, ore 11 messa solenne allietata dal coro parrocchiale e offerta del cero votivo da parte dell’ autorità comunale. Ore 21 tradizionale processione per le vie del centro storico con la partecipazione dei caratteristici personaggi del quadro vivente de’ le Rocche raccontano rievocante la peste e il miracolo di San Sebastiano. A Ferentillo viene festeggiato due volte il giorno 20 gennaio giorno della morte III sec. d.C. sotto Diocleziano e il 20 Agosto giorno del miracolo. Il Santo delle frecce, preservò il territorio comunale, su invocazione dei fedeli ferentillesi, dal tremendo flagello della peste che si abbatte’ nel XVI secolo. Numerose sono le raffigurazioni del Santo sparse un po’ ovunque nelle chiese di Ferentillo sia capoluogo che nelle frazioni. Alla collegiata statua in terracotta policroma del XVI secolo della bottega di Giacomo e Raffaele da Montereale, busto reliquiario ligneo del XVI secolo e statua lignea processionale; alla chiesa di San Giovanni Battista al castello di Matterella statua in gesso risalente si primi anni del ‘900; alla chiesa di Santo Stefano al castello di Sacrato Precetto affresco sul pilastro del presbiterio di scuola umbra attribuito a Perino Cesarei seconda metà del XVI secolo; chiesa di San Giovanni Evangelista a Castellonealto affresco del XVI secolo sul pilastro dell’ altare maggiore; chiesa dell’abbazia di San Pietro in Valle, affresco in controfacciata dei primi anni del XVI secolo di scuola umbra, attribuito a Giovanni di Girolamo Brunotti; chiesa di San Vincenzo Martire alla frazione di Gabbio, affresco nel presbiterio del XVI secolo; chiesa di San Biagio al castello di San Mamiliano affresco nella parete del presbiterio del XVI secolo. Altri frammentari affreschi si possono notare nell’ abside della diruta chiesa di Umbriano XVI sec; nella nicchia dell’ edicola religiosa di San Rocco lungo la mulattiera Gabbio-Nicciano. Insomma dalla presenza di queste immagini sacre riproducenti San Sebastiano si evince la grande devozione a lui tributata dal popolo ferentillese che lo scelse come patrono insieme alla Madonna della Pietà e San Magno Vescovo.