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Forest Therapy, un “bagno di foresta” per riappropriarsi dei cinque sensi

PERUGIA – Un modo alternativo e più consapevole di camminare nella natura. Una maniera sana di prendersi cura di sé, migliorando il proprio benessere fisico e nello stesso tempo quello dell’anima.

In un mondo digitalizzato, dove si passa sempre più tempo chiusi tra quattro mura, Carola Sorrentino, psicologa e psicoterapeuta, e Fabio Santori, guida ambientale escursionista Aigae, propongono una giornata di Forest Therapy, per riappropriarsi dei propri spazi e cercare di colmare quel divario sempre più grande che c’è tra l’essere umano e il mondo naturale.

La Forest Therapy nasce a partire dal rituale giapponese dello Shinrin-Yoku, termine che significa letteralmente “bagno di foresta”, coniato in Giappone nel 1982 dall’allora direttore dell’ente forestale nipponico M. Tomohide Akiyama, ed è una pratica volta a recuperare il proprio benessere psico-fisico attraverso l’immersione nella natura con i cinque sensi.

Un’esperienza profonda di trasformazione e comunione con la natura, un viaggio fisico ed immaginale come descritto dalla scrittrice e documentarista Selene Calloni Williams nel libro “Shinrin-Yoku, l’immersione nei boschi: “C’è sempre un momento quando ti addentri in un bosco in cui senti un cambio dell’energia, come se la vibrazione frenetica del mondo non potesse più avanzare […] In quel momento entri nel bosco e il bosco entra in te“.

Un cambio di prospettiva totale, dove non siamo più solo noi e il bosco, ma noi con e dentro il bosco che ci guarda, ci tocca, ci ascolta e fa esperienza di noi nella misura in cui noi facciamo consapevolmente esperienza di lui.

In questo modo il bosco fisico apre le porte del nostro bosco interiore  mentre noi abbiamo davvero la possibilità di inserirci in maniera armonica in questo eterno flusso energetico, concedendoci quello spazio e quel tempo che, presi dai mille impegni quotidiani, pensiamo sempre di non avere.

Come sottolinea Carola Sorrentino, il punto di partenza è proprio quello di “creare uno spazio non giudicante per l’ascolto di ciò che proviene da fuori e di ciò che proviene da dentro di noi” e quindi fermarsi, percepire con tutti i nostri sensi, i rumori, i colori, le forme, gli odori, i sapori che ci circondano per spegnere il costante chiacchiericcio della mente, interrompere la compulsione al controllo costante dei nostri dispositivi elettronici e lasciarsi andare alla magia del silenzio. Il bosco così diventa una foresta di simboli che parlano una lingua incomprensibile con la mente ma intuibile attraverso l’apertura dei sensi dove un prato, un albero, un fiore non sono più solamente materia fisica ma ponti in grado di portarci “da un’altra parte, una parte invisibile agli occhi comuni ma afferrabile con il cuore”(S.C. Williams, op.cit.)

 

I benefici della Forest Therapy sono molteplici: si riduce la pressione arteriosa e il battito cardiaco si normalizza mentre viene rinforzato tutto il sistema immunitario. “Studi scientifici – afferma la dottoressa Sorrentino –  hanno dimostrato che il nostro sistema immunitario entra in relazione con le emissioni delle piante, i cosiddetti terpeni, e che questi svolgono su di esso un’influenza utile nello stimolare soprattutto alcune sue funzioni specifiche. In particolare, il numero delle cellule NK (linfociti “Natural Killer”) subirà un aumento, così come quello delle proteine anticancro.

I terpeni inoltre agiscono sia direttamente sul sistema immunitario, che in maniera indiretta, per esempio sul sistema ormonale, riducendo gli ormoni dello stress come il cortisolo”.

Un bagno di foresta aiuta letteralmente a lavare via le negatività, a ridurre ansia ed aggressività migliorando l’umore, la qualità del sonno e la creatività perché, prosegue “Un altro importante effetto del bagno nella foresta è la cosiddetta fascinazione. Si tratta di una sorta di attenzione spontanea, di rapimento, per particolari aspetti della Natura. Pure la fascinazione svolge un ruolo importante per l’ equilibrio della nostra psiche poiché è stato dimostrato che ci consente di rigenerare il nostro cervello”.

 

 

Con il valore aggiunto della professionalità della dottoressa Sorrentino quindi, Forest Therapy Umbria propone già dall’autunno scorso esperienze di questo tipo nei boschi dell’Umbria e non solo.

Il prossimo appuntamento è per domenica 9 maggio  a Sant’Arcangelo di Magione presso i boschi de La Marzolana, società cooperativa che da 40 anni si prende cura dei circa 140 ettari di bosco che circondano la proprietà.

Si parte da Ciaffolino, sede della cooperativa, si cammina per le dolci colline del lago Trasimeno attraverso il Sentiero della Pace, fino ad arrivare a La Pienella per godere di una magnifica vista sul lago e poi rientrare percorrendo un percorso ad anello di circa 6 chilometri. Il sentiero è semplice e non presenta particolari difficoltà.

Immersi nella natura che si risveglia sarà possibile incontrare alberi monumentali come un leccio di ben 450 anni e partecipare ad esperienze di meditazione, camminata consapevole ed arteterapia.

I gruppi sono aperti a tutti e ristretti, massimo 12 persone, per far sì che le esperienze siano più significative e seguite, mentre i prossimi appuntamenti sono fissati per giugno e luglio con la volontà di proseguire poi anche in autunno.

 

Per informazioni ed iscrizioni: Carola Sorrentino 3207061795 – Fabio Santori 3339309557  (whatsapp)

 

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/foresttherapyumbria

 

Scheda tecnica:

Dove: Sant’Arcangelo, Magione (PG)
Lunghezza: 6 km
Durata: 5 ore soste incluse
Dislivello:+ 250 -250
Difficoltà: T/E (Turistico/Escursionista)
Costo: 30 euro a persona.
Prenotazione obbligatoria.
Il costo include i soli servizi di Guida Ambientale Escursionistica, con assicurazione professionale RC, e l’assistenza e la prestazione della dott.ssa Carola Sorrentino, psicologa psicoterapeuta.

 

Si ringrazia per le foto: Forest Therapy Umbria

 

Francesca Verdesca Zain

 

 

 

 

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