Freccia Rossa ripristinato a Orte: dal 19 giugno torna la possibilità di prenotazione on line

TERNI – Confermato il ripristino del Freccia Rossa 1000 che da Orte porta a Milano Centrale in poco più di tre ore. Lo ha ufficializzato l’assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche con questa nota stampa: “Conclusa la prima fase sperimentale, si consolida oggi quel servizio che è ormai entrato nelle abitudini di migliaia di viaggiatori. C’è stata quindi solo una breve sospensione delle prenotazioni ma il biglietto anche in queste ore è possibile acquistarlo in treno mentre, dal 19 giugno prossimo, verrà ripristinata la possibilità definitiva di prenotazione on line”. Melasecche, prosegue: “Mese dopo mese, è andato aumentando il numero degli utenti che ormai ritengono quel treno indispensabile per i propri trasferimenti di lavoro, studio o svago verso la capitale economica del Paese. Finisce in un bicchier d’acqua una possibile tempesta estiva che rischiava di sollevare polemiche infinite soprattutto da parte dei soliti mestatori di turno. Ringrazio il collega della Regione Lazio che si è adoperato in tal senso e anche Trenitalia che ha dato la massima disponibilità per accelerare le pratiche per la conferma del servizio. Molti sono infatti gli umbri che con l’acquisto del biglietto contribuiscono a ridurre l’impegno economico di quel treno a mercato.  Un respiro di sollievo per tutti coloro che lo usano, treno di cui continuo a consigliare l’uso in alternativa all’auto anche e soprattutto per consolidare definitivamente questa offerta. Di certo – conclude l’assessore regionale – l’obiettivo dell’Umbria e delle province confinanti è quello di estendere l’accesso all’Alta Velocità realizzando ad Orte una stazione apposita sulla Direttissima, analoga alla Medio Padana di Reggio Emilia, come la Medio Etruria al confine con la Toscana, ma su questo stiamo lavorando convinti che certe conquiste siano indispensabili per rompere definitivamente l’isolamento dell’Umbria, innanzitutto ferroviario ma anche, ove esiste ed è grave, stradale, con buona pace di quattro negazionisti, l’un contro l’altro armati, legati a logiche di economia curtense ed ad una visione auto referenziale quanto assistenzialistica da turbo reddito di cittadinanza”.

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